Il commento al Vangelo del giorno a cura di padre Enzo Fortunato.
Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.
Buonasera, buonasera, brava gente. Avete compreso subito dove stiamo, eh? Di fronte ad una delle immagini, penso, più famose al mondo dopo i grandi santuari. Qui è avvenuta un’apparizione della Madonna, e mi faccio raccontare, ma con due battute, dal parroco, giusto?
Eccoci qui. Un modo per introdurre alla lettura del Vangelo è la storia di questo luogo.
Volentieri, siamo appunto in questo luogo, luogo di grazia, perché è apparsa la Vergine Santissima ad Alfonso Ratisbon, un uomo nato in Francia, ebreo di stirpe, che in realtà era avverso alla religione, nemico in modo particolare del cattolicesimo. A causa di diverse circostanze, lui tendeva sempre a ironizzare e a schernire la fede cattolica. Quando, per ragioni che sarebbe difficile riassumere, ma che invito comunque ad approfondire, si è trovato a Roma, decise di accettare, per scherno, una scommessa che gli pose un amico: portare la medaglia miracolosa. A detta proprio di quest’uomo, qualcosa sarebbe successo, e Alfonso Ratisbon accettò, ma proprio per dimostrare il contrario, cioè che nulla sarebbe accaduto.
Sta di fatto che il 20 gennaio 1842, entrando in questa chiesa, semplicemente per accompagnare proprio questa persona, dove siamo? Santa Maria delle Fratte… Sant’Andrea delle Fratte. Santuario della Madonna del Miracolo. Madonna del Miracolo, cioè della conversione di Alfonso Ratisbon, perché infatti, in quell’occasione, dicevamo, il 20 gennaio 1842, la Vergine Santissima apparve proprio qui, presso quest’altare. Chiaramente generò in Alfonso un’apertura alla fede: Alfonso si convertì, si fece immediatamente battezzare, e poi divenne sacerdote.
Qui è arrivata anche Santa Teresa di Lisieux. Tanti santi sono stati in questo luogo, fra cui anche Santa Teresina, Santa Teresa di… poi San Massimiliano Kolbe, che ha celebrato e sviluppato anche questo amore alla Vergine Santissima, approfondito ed edificato dalla storia di cui abbiamo parlato.
Bene, allora, questo luogo ci porta ad ascoltare il Vangelo pregando Maria:
“Ave o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.”
Dal Vangelo secondo Luca:
“In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: ‘Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato’. Ma egli disse: ‘Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano’. Parola del Signore.”
Vedete che straordinaria coincidenza? Stasera sono stato chiamato qui, nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, a portare una riflessione sulla devozione del beato Carlo Acutis a Maria. E il Vangelo ci invita a guardare ad una donna beata: “Beato il seno che ti ha allattato.” E questa è Maria. E Gesù dice una cosa bellissima, che siamo tutti un po’ come Maria: beati, ma soprattutto quando ascoltiamo la sua parola.
Come Carlo Acutis si è nutrito della parola di Dio, come San Massimiliano Kolbe si è nutrito della parola di Dio. E vedete, sia Carlo Acutis ha affrontato il periodo della sua sofferenza con il sorriso, con serenità, e San Massimiliano Kolbe che, con forza, dona la vita, si fa catturare al posto di un papà di famiglia. Dice: “Lasciate il papà, questo padre di famiglia, prendete me.” Siamo ad Auschwitz, e quindi dona la vita al posto di un papà di famiglia.
E questa forza da dove arriva? Arriva da “Beati coloro che ascoltano la parola”. E allora, a Maria, vogliamo chiedere questa grazia stasera, di essere come lei: donne che hanno affrontato il dolore più grande, la perdita di un figlio, ma perché nutriti di quella parola, nutriti dalle parole del figlio, dalle parole di Gesù.
Ecco, Maria, donaci questa grazia, che la parola che ascoltiamo ogni sera sia una parola che irrobustisca la nostra vita e ci faccia affrontare con serenità le avversità della vita, i momenti difficili, e ci faccia davvero affrontare le accuse gratuite e i momenti particolari con serenità. Doniamo sempre un sorriso, doniamo sempre un sorriso, e sarà il segno di una vita ben ancorata.
Beati quelli che ascoltano la sua parola.
Mi fermo qui, brava gente. Ho anticipato un po’, perché poi, giustamente, qui la chiesa deve essere chiusa. Dico grazie a questa comunità, c’è tanta brava gente che si è fermata. Alcuni hanno resistito fino alla fine. Salutiamo, eh?
Eccoci qua. È bello vedere come, insomma, in ogni comunità dove andiamo, troviamo la brava gente, quelle persone che si sforzano di donare continuamente un sorriso, un gesto di bontà.
Buona serata, brava gente. Per chi si affaccia domani, buona giornata, brava gente. Eccoci qua, vado un momento ai saluti.
Angela vorrebbe gli auguri per il nipote Gabriele, 2 anni oggi. Gabriele, un abbraccione forte, forte, forte. Poi facciamo gli auguri anche ad Alessio e Sereni che si sposano domani. Ogni bene, un augurio grande, grande, e possiate crescere davvero dinanzi al Signore con forza e con serenità.
Avanti, buona serata, brava gente, e buona giornata per chi si affaccia domani.