Il cuore “sotto attacco”!
Cari fratelli e sorelle, Gesù, nel brano del Vangelo di Marco che ascoltiamo Domenica 29 di Agosto, esclude categoricamente che esista qualcosa dal di fuori che entrando nell’uomo lo possa rendere impuro! Infatti è l’uomo, sulla base del male che c’è dentro il suo cuore, che decide, con piena avvertenza e deliberato consenso, di peccare.
D’altro canto Gesù non esclude che dal di fuori esista qualcuno o qualcosa che può influenzare, negativamente, le decisioni dell’uomo. Gesù stesso, per fare un solo esempio, avverte più volte i suoi discepoli di stare attenti al “lievito” dei farisei.
Benedetto XVI, durante l’omelia pronunciata nella Solennità della Pentecoste del 2009 non esitò a lanciare questo allarme : Il mondo è avvelenato dall’inquinamento morale! Così argomentava:
“Come esiste un inquinamento atmosferico, che avvelena l’ambiente e gli esseri viventi, così esiste un inquinamento del cuore e dello spirito, che mortifica ed avvelena l’esistenza spirituale … allo stesso modo in cui non bisogna assuefarsi ai veleni dell’aria – e per questo l’impegno ecologico rappresenta oggi una priorità -, altrettanto si dovrebbe fare per ciò che corrompe lo spirito … Sembra invece che a tanti prodotti inquinanti la mente e il cuore che circolano nella nostra società – ad esempio immagini che spettacolarizzano il piacere, la violenza o il disprezzo per l’uomo e la donna – a questo sembra che ci si abitui senza difficoltà …” Anche questo è libertà, si dice, senza riconoscere che tutto ciò che inquina, intossica l’animo soprattutto delle nuove generazioni, finisce poi per condizionarne la stessa libertà. La metafora del vento impetuoso di Pentecoste fa pensare a quanto invece sia prezioso respirare aria pulita, sia con i polmoni, quella fisica, sia con il cuore, quella spirituale, l’aria salubre dello spirito che è l’amore!
Benedetto XVI, Omelia della Solennità della Pentecoste, Roma, 31 Maggio 2009