Commento al Vangelo di domenica 22 Dicembre 2019 a cura di don Bruno Oliviero.
Il “sogno” di Dio
Cari fratelli e sorelle, papa Francesco ai giovani, radunati per la GMG in Panama lo scorso Gennaio, disse che ciò che li univa, nonostante il fatto che la nazionalità, i costumi, le tradizioni e le lingue fossero differenti, era la condivisione dello stesso sogno: il Sogno di Dio!
E il brano del Santo vangelo di Matteo che ascolteremo Domenica prossima 22 dicembre che ci presenta la figura di Giuseppe, lo Sposo di Maria, che sogna il “Sogno” di Dio ce lo fa comprendere, da una parte, un po’ meglio, e dall’altra ci rivela lo “stile giusto” per farlo nostro!
Innanzitutto il “Segno” grandioso della Vergine che concepisce il Bambino Gesù, già profetizzato, in qualche modo, dal Profeta Isaia secoli prima, ci ricorda che non siamo frutto del caso ma che Dio, in Cristo, ci ha sognati e ci ha voluti suoi figli adottivi. per mezzo dello Spirito Santo, da prima che esistessimo.
Cari fratelli e sorelle che non ci succeda che, per la nostra superbia, cadiamo, come il Re Acaz, nell’orribile inganno diabolico di rifiutare il “segno” rivelatore del “Sogno”, illudendoci di poter realizzare la nostra vita senza o, addirittura, contro Dio…
Come Giuseppe, invece, uomo giusto, lasciamo che Dio Padre, che nel Figlio esce fuori di Sè, trasformi la nostra vita in un “meraviglioso Sogno” con la bellezza e la purezza inaudita del suo Amore!
Colgo l’occasione per augurare a tutti voi un santo Natale e un felice Anno Nuovo. Dio vi benedica sempre!