p. Bruno Oliviero (padre Elia) commenta il Vangelo del 18 Giugno 2023

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La “compassione” che salva…

Il cuore degli esseri umani oggi, come sempre, affaticato ed esausto a causa del male presente in esso e nel mondo ha bisogno del Buon Pastore che attraverso l’opera dei suoi discepoli porta loro la tenerezza e la consolazione del Padre.
Non sarà mai il vestito che indossano, elegante o semplice che sia, la lingua che parlano, antica o moderna che sia, che permetterà ai discepoli di Gesù di guarire gli occhi dei fratelli e delle sorelle “accecati” dalla superbia; risuscitare i morti dentro per l’odio e la violenza; liberare coloro resi schiavi dai demoni dei vizi e delle passioni ingannatrici, ma solo la compassione che sgorga da un cuore purificato dall’amore di Dio!

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Gesù e la società della stanchezza!

Gesù prova compassione anche oggi di fronte allo spettacolo dei suoi fratelli e sorelle, sia dentro che fuori la chiesa, affaticati ed esausti a causa del male presente nel loro cuore e nel mondo. Non a caso la società di oggi è chiamata, a ragione, la società della stanchezza. La soluzione, l’unica valida, che Gesù propone per rimettere “in moto”, per così dire, il cuore dei suoi fratelli e sorelle, oppresso dal male è il “fuoco” del suo amore. Un amore capace di alleviare ogni malattia e infermità. Un amore capace di guarire gli infermi, risuscitare i morti, purificare i lebbrosi, scacciare i demoni. Un potere che Gesù affida alla sua Chiesa la quale lo deve esercitare “gratis” perchè “gratis” lo ha ricevuto….