Il “potere rigenerante” del perdono
Papa Francesco ha più volte ripetuto che oggi più che mai il mondo ha bisogno di perdono. Questo perché la cultura odierna dominata dal pensiero unico è all’insegna di un antropologia fluida che produce individui incerti, confusi, narcisisti, risentiti che sono impegnati in una guerra continua e spietata contro se stessi, contro gli altri, contro il creato…
Una cultura che fomenta nell’uomo, a scopo di lucro, un’ eterna insoddisfazione di sé e un’ incapacità cronica di stabilire relazioni che non siano tossiche generando grandi sofferenze al singolo, alla comunità, alla società civile nel suo insieme, al mondo intero. C’è bisogno, cari fratelli e sorelle, di riscoprire la bellezza e nello stesso tempo l’efficacia, nella risoluzione delle grandi sfide che oggi attanagliano il mondo, dell’antropologia cristiana.
Infatti, coloro che vengono “rivestiti” di potere dall’alto per mezzo del santo Battesimo e per questo partecipi della regalità di Cristo sono “dotati” di quella magnanimità, empatia, tenerezza e condiscendenza capace di fare la differenza, di rivitalizzare, cioè, il “tessuto necrotico” delle relazioni tra gli uomini per mezzo del “potere rigenerante” del perdono.