Abbiamo un tesoro in vasi di creta
Cari fratelli e sorelle, Gesรน รจ nel Cenacolo con i suoi discepoli in occasione della Pasqua Ebraica, Una festa annuale che celebrava il memoriale del passaggio dalla schiavitรน dโEgitto alla libertร della Terra promessa.
ร lโultima sua Pasqua, Gesรน sa che di lรฌ a poche ore verrร arrestato, condotto in tribunale, processato, condannato e infine crocifisso dai Romani. ร la sua ora!
Tutta la sua vita era orientata verso questโora, ma la pasqua che Gesรน celebra non รจ quella ebraica, รจ la Sua Pasqua!
ร la misteriosa anticipazione, nei segni del pane e del vino, di quello strabiliante โPassaggioโ dalla morte alla vita, di quella incredibile metamorfosi: la Risurrezione, di quellโultimo e definitivo salto di qualitร nella storia dellโuniverso, che lo vedrร protagonista nelle prossime ore.
Gesรน comanderร agli Apostoli di perpetuare quel rito che diventerร memoriale della sua Pasqua fino alla fine del mondo.
La bella notizia cari amici, e che ogni volta che celebriamo il memoriale della sua morte e risurrezione Gesรน, per mezzo del suo Santo Spirito, porta avanti in noi il medesimo processo di trasformazione.
Possiamo dire che tutta la nostra vita cristiana รจ un โwork in progressโ, un โlavoro in corsoโ portato avanti dallo Spirito di Gesรน per trasformarci, come dice san Paolo, da terrestri in celesti.
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Che tesoro prezioso, cari amici, nasconde quella fragile Ostia e quel calice di Vino consacrati!
Quale formidabile potenza cela lโEucarestia! Quale esplosione di vita, di gioia, di entusiasmo produce nei cuori purificati dallโAmore!
Cari amici, come direbbe Papa Francesco, non lasciamoci rubare lโEucarestia!