Gesù fa ritorno a Cafarnao e mentre vi fa ritorno avviene l’incontro con il paralitico. È la prima volta che l’evangelista in modo esplicito ascrive a Gesù questo particolare potere divino.
Per i Giudei l’infermità di un uomo era considerata un castigo per eventuali peccati commessi; ma ecco che la parola autorevole ed efficace di Gesù risveglia l’umanità paralizzata (9,5-7) e le fa dono di camminare (9,6).
Cosa non si fa per un fratello in bisogno? Per alcuni dei presenti, però Gesù è un arrogante perché solo Dio può perdonare. Difronte al male, alla malattia, alla limitatezza Gesù non ha dubbi: Se si può fare qualcosa lo si deve fare!!! Ma questa attitudine non va giù a molte persone che in vece di gioire per la vita di chi ci sta vicino, cerca motivi per creare dissenso e odio.
Come sempre sono i fatti e non le parole che faranno la differenza, ci ricorda il vangelo di oggi.
P. Arturo MCCJ
Fonte: Telegram
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