p. Amedeo Pascucci – Commento al Vangelo del 4 Dicembre 2019

ontinuiamo la nostra meditazione sulle venute del Signore nella nostra vita.
Meditiamo anche questo nostro andare incontro al Signore.

Ci facciamo aiutare con il Vangelo di oggi Matteo capitolo 15

Si raccontano due fatti:
1 La gente portatava i malati da Gesù. Gesù ne guariva tanti
2 Gesù vede la gente stanca e affamata e compie il prodigio della moltiplicazione dei pani e dei pesci.

In questo Vangelo per noi ci sono due grazie collegate tra loro:

1 PORTARE A GESÙ I MALATI…

portare nel nostro cuore questi malati nel corpo e nello spirito, portarli con fede viva come ha fatto il centurione di Cafarnao…
Questi malati (soprattutto spirituali) tante volte non hanno la forza, la fede e la capacità di arrivare a Gesù.
Noi che li amiamo e li portiamo nel cuore dobbiamo, nei momenti di intensa preghiera, presentarli a Gesù perchè egli, RISORTO E VIVO, possa mandare su di loro il suo Santo Spirito e risanarli in corpo e spirito.

2 PORTARE GESÙ AI MALATI

Questo avviene quando noi aiutiamo gli altri ad avvicinarsi alla Chiesa e specialmente al mistero dell’Eucaristia.
Nel Vangelo di oggi Gesù moltiplica i pani come segno del prodigio EUCARISTICO.
In verità i pani che ha moltiplicato sono piccola cosa in confronto al prodigio che Gesù continua a fare oggi nel mondo con l’Eucaristia.

Attraverso l’Eucaristia Gesù veramente si moltiplica su tutti gli altari del mondo e veramente sfama le persone non fisicamente nei bisogni materiali ma nei bisogni spirituali.
L’Eucaristia è chiamata dai padri della Chiesa FARMACO DI IMMORTALITA’…CIBO DELLA VITA ETERNA, PANE DELLA VITA ETERNA.

Noi non abbiamo bisogno solo della salute, del lavoro, del pane quotidiani ma anche della COMUNIONE CON DIO, della CAPACITÀ DI AMARE, della PACE, della SPERANZA DELLA VITA ETERNA…
Questa vita profonda la riceviamo da Dio come un dono ma una volta che è sbocciata in noi si alimenta soprattutto attraverso l’Eucaristia.

Per portare Gesù agli altri dobbiamo noi stessi impegnarci a valorizzare la SANTA MESSA e l’EUCARISTIA.
Tanti di noi sono fortunati! Possiamo partecipare alla Messa con una certa facilità…
Tante volte però…noi occidentali sotto il peso dell’abitudine non apprezziamo questo dono! Non partecipiamo con viva fede! Così le grazie si riducono e quasi si annientano!
Puo’ succedere addirittura che partecipare alla Messa in malo modo può diventare per noi una condanna o una fonte di purgatorio.. per questa mancanza di fede e rispetto per il Signore.

Partecipando invece al meglio che possiamo, con la VOLONTÀ DI AMARE, questa Eucaristia veramente ci fa crescere.
Concludo con uno dei pensieri di SAN PIO DA PIETRALCINA.
San Pio aveva questa fede grandissima nella potenza della Messa e diceva: IL MONDO POTREBBE STARE SENZA IL SOLE MA NON SENZA LA MESSA.

Allora spendiamo questa giornata per andare bene incontro al Signore con due opere buone:
1 – PORTARE I MALATI A GESÙ
2 – PORTARE GESÙ AI MALATI… AIUTANDOLI AD AVVICINARSI ALLA CHIESA ED AL MISTERO DELL’EUCARISTIA.

PADRE SANTO TI LODIAMO E BENEDICIAMO PERCHÈ CI DAI QUESTA GRANDE GRAZIA DI UNA NUOVA GIORNATA ED IN MEZZO AL TURBINE DEL MONDO TU CI PARLI E CI VIENI INCONTRO.
AIUTACI A RISERVARE A TE UNA PARTE IMPORTANTE DEL NOSTRO CUORE E DEL NOSTRO TEMPO ED ANCHE VIVERE IN COMUNIONE CON TE IL LAVORO CHE FACCIAMO PER LE NOSTRE FAMIGLIE E LA SOCIETÀ.
PER QUESTO BENEDICO I TUOI FIGLI NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO

PADRE AMEDEO PASCUCCI
http://padreamedeo.com

Basilica Santuario Sant’Antonio Messina
http://www.basilicaantoniana.it/

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI


Gesù guarisce molti malati e moltiplica i pani.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 15, 29-37   In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele.   Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla.   Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene. Parola del Signore

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