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p. Alessandro Cortesi op – Commento al Vangelo di domenica 6 Ottobre 2024

Domenica 6 Ottobre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 10,2-16

Lโ€™amore รจ lโ€™esperienza che fa toccare il mistero stesso della vita di Dio che รจ amore: โ€œSe ci amiamo a vicenda, Dio รจ in noi, e la sua caritร  in noi รจ perfettaโ€ (1Gv 4,12).

Lโ€™esistenza umana puรฒ essere indicata come il cammino di una solitudine che cerca un โ€˜tuโ€™ e si apre un โ€˜noiโ€™. I primi capitoli di Genesi richiamano ad un orizzonte che sta davanti, con il linguaggio del mito. In ogni essere umano cโ€™รจ una tensione non solo a vivere in un mondo popolato di tante creature, ma a rapportarsi ad un โ€˜tuโ€™ simile: a questa creatura tratta dalla terra (Adam) รจ dato il compito di dare un nome agli animali, e ciรฒ significa conoscenza, relazione e cura.

Lโ€™uomo รจ chiamato ad essere custode e guida di un mondo affidato. Non nella logica del dominio ma nellโ€™impegno a coltivare e custodire il dono ricevuto. Ma lโ€™Adam (un umano indistinto partecipe della terra) โ€˜non trovรฒ un aiuto che gli fosse simileโ€™. Nel mondo bello affidato sorge un desiderio di qualcuno che โ€˜stia di fronteโ€™ nella paritร , nella somiglianza e nella differenza, soprattutto capace di dialogo, di uno scambio di parola.

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In tale quadro di apertura e desiderio รจ posto il dono di quel โ€˜tuโ€™ uguale e diverso che apre a scoprire la bellezza dellโ€™incontro tra uomo e donna: dono proveniente da Dio. Ciรฒ avviene nel sonno, simbolo di un intervenire di Dio che non puรฒ essere ridotto ai pensieri ed al fare umano. Mentre Adam, il tratto dalla terra, dorme, Dio agisce e cosรฌ, al suo risveglio, si trova di fronte una presenza nuova: mistero di gratuitร  che rimarrร  sempre rinvio a un dono improgrammabile e rinvio al totalmente Altro.

โ€œโ€ฆla si chiamerร  donna (isha) perchรฉ da uomo (ish) รจ stata toltaโ€. La donna ritrovata accanto รจ in tutto uguale, e tuttavia diversa, capace di un incontro vitale e presenza nuova. รˆ esito di una ferita che rimarrร  segno di una mancanza e di una nostalgia: tratta dalla costola, chiamata ad un incontro. La ricerca e il desiderio in rapporto allโ€™altro/a diviene ricerca inesauribile della propria identitร  piรน profonda e richiamo di una mancanza. รˆ sorpresa di stare di fronte ad un volto simile, โ€˜carne della mia carne, osso dalle mie ossaโ€™ canterร  lโ€™uomo (ish) davanti alla donna (isha), ma anche radicalmente diversa: sta di fronte e costituisce un โ€˜tuโ€™ con cui confrontarsi e sperimentare la fatica del dialogo: รจ โ€˜altraโ€™. Da qui la bellezza e la fatica della comunicazione.

La risposta a questo dono รจ un inno, una poesia di meraviglia e di gratitudine, rivolto alla Sorgente di tutti i doni. In lei una forza nuova di vita รจ presente: piรน tardi si dirร  โ€œlโ€™uomo chiamรฒ la moglie Eva perchรฉ essa fu la madre di tutti i viventiโ€ (Gen 3,20). Il nome Eva reca la radice di โ€˜vivereโ€™; nellโ€™incontro si scopre la meraviglia della forza della vita.

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Da questo dono al principio ha inizio un cammino che porta a considerare queste pagine non come il racconto delle origini, ma come lโ€™annuncio di un orizzonte di compimento dellโ€™umanitร  e della casa comune di tutta la creazione. Lo stare di fronte come โ€˜diversiโ€™ e come โ€˜similiโ€™ รจ cammino che nella storia รจ chiamata a costruire relazione, a costruire pace, in una creazione casa comune affidata e di cui si รจ parte.

Gesรน, interrogato sulla questione dellโ€™adulterio, prende posizione contro una mentalitร  patriarcale che considera la donna riducendola a oggetto da usare e rifiutare. Il ripudio era infatti prerogativa dellโ€™uomo. Pone lโ€™esigenza di un riconoscimento e questa posizione viene dal suo prendere la parte delle vittime. Cosรฌ sposta la questione e la riporta ad un orizzonte di fondo che รจ il disegno di Dio sullโ€™amore umano.

Gesรน rinvia al progetto del principio ma anche ad un cammino da realizzare e da cercare sempre nuovamente. Apre cosรฌ ad unโ€™assunzione di responsabilitร  in cui il vangelo รจ stella che guida ma richiede sempre di essere posto in rapporto con le condizioni concrete della vita e richiede ricerca e discernimento. Ogni relazione รจ chiamata ad una fedeltร  ad un progetto dโ€™amore.

Gesรน richiama ognuno ad una responsabilitร  del cuore, che รจ lo stare della coscienza di fronte a Dio. Ciรฒ implica aprirsi allโ€™azione del โ€˜Dio che congiungeโ€™, che ha un progetto di amore per ogni uomo e donna. Invita a tale fedeltร  e a scoprire la propria responsabilitร  perchรฉ lโ€™incontro con Dio passa attraverso la relazione con gli altri.

Per gentile concessione di p. Alessandro – dal suo blog.


p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

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