
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
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Pentecoste รจ festa del pellegrinaggio per Israele (Dt 16,16) e al momento in cui si raccolgono le messi รจ memoria del dono della legge. La grande scoperta nel cammino dellโesodo della vicinanza di Dio con la sua parola aveva segnato la fede del popolo in cerca di liberazione. Al momento della mietitura (Es 34,22; cfr Es 23,16) nella gioia per le primizie รจ da ricordare la Torah, legge come parola che orienta la vita, dono di alleanza dl Dio che benedice (Deut 16,9-10). La festa dei cinquanta giorni (Pentecoste) rinvia quindi allโesodo e alla pasqua; chiede che si contino i giorni (festa delle settimane) per coltivare il senso dellโattesa. Nella precarietร del presente indica un orizzonte di speranza. La memoria del dono della Torah รจ connessa alla Pasqua, quasi un prolungamento della festa di Pesah.
Nel IV vangelo il dono dello spirito รจ posto nel quadro della sera del giorno di quella Pasqua in cui Gesรน compรฌ il suo dono fino alla fine. Gesรน, dopo i giorni di Gerusalemme e della croce, si presenta in mezzo, soffia sui discepoli e dice: โRicevete lo Spirito Santoโ (Gv 20,22). Eโ racconto che richiama al grande messaggio del IV vangelo: nella sua morte Gesรน ha donato lo Spirito consegnandolo quale inizio nuovo di una storia di comunione (Gv 19,30).
Il dono dello Spirito sgorga dalla vita di Gesรน, data per gli altri. Il soffio evoca una presenza non racchiudibile, una forza di rigenerazione e di vita: โIl vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: cosรฌ รจ di chiunque รจ nato dallo Spiritoโ (Gv 3,8). Lโalitare sui discepoli รจ ricordo di quel respiro che il racconto della creazione presenta come donato da Dio allโumanitร plasmata dal fango e soffio di vita presente dentro al creato stesso. Il soffio di Dio รจ dentro alle cose e sta nella parola. Il soffio di Gesรน รจ soffio creativo, apre allโesistere di una comunitร nuova e a tutte e tutti รจ affidato il compito di portare riconciliazione, che significa responsabilitร di costruire pace nella storia (Gv 20,23).
Nel racconto di Luca durante la festa di Pentecoste a Gerusalemme il dono dello Spirito รจ espresso con le immagini del vento, delle lingue e del fuoco. Il vento suggerisce lโapertura e la ricerca continua a cui la comunitร รจ chiamata. Non dovrร rinchiudere lo spirito in sistemi religiosi e di potere umani. Lo Spirito suscita una comprensione nuova tra coloro che avvertono le sfumature della propria lingua nel parlare di altri: lo Spirito fa passare dalla chiusura e incomunicabilitร al comunicare tra diversi, fa incontrare i linguaggi mantenendo la diversitร , apre allโincontro possibile. Lo Spirito fuoco รจ forza che consuma, riscalda, illumina e genera possibilitร nuove di vita.
Il dono dello Spirito si rinnova e chiama ad essere attenti cercatori della sua presenza che soffia dove vuole, travalica confini, spinge a guardare oltre. In un tempo di guerre e ripiegamenti di difesa e chiusura di fronte alle diversitร lo Spirito soffia ancora ed attende di essere accolto quale soffio di vita che proviene dalla Pasqua di Gesรน.