Porre la questione di Dio mentre i popoli si fanno la guerra, mentre cresce lโonda di un fascismo che torna ad attraversare lโEuropa, mentre la violenza dilaga nei femminicidi e allโinterno di contesti familiari e scolastici puรฒ sembrare una sorta di fuga. Eppure proprio la domanda sul volto di Dio รจ decisiva per stare in questa storia, e per rispondere alle sfide del tempo.
Piรน che interrogare Dio dovremmo imparare a lasciarci interrogare da Lui. Il tempo che viviamo, come ogni tempo con le proprie difficoltร e domande, รจ occasione per scoprire il Volto inaccessibile di Dio che si รจ fatto vicino in Gesรน: la sua vita puรฒ essere accostata come parola di amore e invito ad una relazione. Come scrive Frรฉdรฉric Boyer (Il dio morto cosรฌ giovane, ed. Sanpino 2022) ยซPerchรฉ amo Gesรน. Perchรฉ non credo a un modello non incarnato, non personale, di amore e di giustizia. Perchรฉ non credo affatto a un modello di amore. Perchรฉ Gesรน stesso ha amato gente malata dโamore. Come Maddalena per esempio, e forse Giuda. Prima ancora di aver iniziato ad amare, siamo tutti malati come loro. E dopo Gesรน, ci sono solo malati dโamore, in eternoยป.
Al maestro saggio, conoscitore delle Scritture, di nome Nicodemo, recatosi da lui di notte Gesรน dice: โDio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenitoโฆ perchรฉ il mondo si salvi per mezzo di luiโ.
Nellโesperienza di Gesรน emerge un rapporto unico e profondo con colui che egli chiamava Abbร . Il suo ritirarsi da solo sul monte in preghiera, in un dialogo personale, ne era il segno. Ma tutte le sue scelte sono orientate a compiere la volontร del Padre. Il suo annuncio รจ stato racchiuso nelle parole: โil regno di Dio รจ vicinoโ. Dopo la Pasqua lโesperienza dello Spirito nei cuori apre i discepoli a leggere in modo nuovo il loro cammino di Gesรน, a scorgere le dimensioni nascoste della sua vita umanissima. Incontrano Gesรน come il Vivente, proprio nella sua assenza. Quella relazione con il Padre diviene orizzonte anche della loro vita al seguito di Gesรน mandato โper portare ai poveri la bella notizia della salvezzaโ (Lc 4,18). Gesรน viene cosรฌ indicato come โil Figlioโ. E ricordano le sue promesse e le parole sul Consolatore che sarebbe rimasto con loro, lo Spirito che li avrebbe condotti a scorgere il senso della sua esistenza e della loro stessa vita: โegli vi guiderร alla veritร tutta interaโ.
A partire da Gesรน giungono a scoprire che il volto di Dio รจ amore che si dona. โNessuno ha mai visto Dio: il Figlio unico di Dio, quello che รจ sempre vicino al Padre, ce lโha fatto conoscereโ (Gv 1,18).
Nel colloquio con Nicodemo, maestro che lascia spazio alla ricerca, Gesรน parla del volto di Dio: รจ il volto di chi โdร โ. Accogliere tale dono, vivere questo incontro, gli dice Gesรน, non รจ questione di capacitร o di sapienza umana, ma รจ opera di una nascita โdi nuovoโ e โdallโaltoโ, opera dello Spirito che soffia oltre ogni confine, lร dove vuole, nella, libertร che mal si concilia con le strettoie dei sistemi religiosi e delle istituzioni di potere.
Tutta la vita di Gesรน sta sotto il segno del dono per aprire ad una comunione di amicizia con il Padre. โio e il Padre siamo una sola cosaโ (Gv 10,30). Gesรน ha reso vicino il volto di Dio comunione.
Salutando la comunitร a cui scriveva a conclusione di una sua lettera Paolo fa scorgere il profondo legame tra il volto di Dio-comunione e una vita aperta a relazioni nuove, non di violenza ed esclusione, non di sopraffazione e asservimento, ma di riconoscimento della diversitร e di ricerca inesausta della pace, nella gioia di un incontro che รจ grembo e porto dellโesistenza umana e cosmica: โsiate gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dellโamore e della pace sarร con voi. Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i santi vi salutano. La grazia del Signore Gesรน Cristo, lโamore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voiโ. Lโabbraccio gioioso, la parola scambiata, il bacio, la pace sono tutti segni di unโesperienza di Dio non da cercare in un mondo lontano ma giร in atto nel presente e che fa responsabili di un amore che libera.
Fonte: il sito di don Alessandro Cortesi
p. Alessandro Cortesi op
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.