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p. Alessandro Cortesi op – Commento al Vangelo di domenica 3 Novembre 2024

Domenica 3 Novembre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 12, 28-34

โ€œShemaโ€™! Ascoltaโ€ฆ amerai il Signore Dio tuoโ€ฆ amerai il prossimo tuo come te stessoโ€. Uno scriba interroga Gesรน: โ€œQual รจ il primo di tutti i comandamenti?โ€ Gesรน risponde richiamando due punti della Torah. โ€œAscolta Israele, il Signore รจ il nostro Dio, il Signore รจ uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta lโ€™anima e con tutte le forze.

Questi precetti che oggi ti do ti stiano fissi nel cuore, li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. te li legherai alla mano, come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porteโ€ (Dt 6,4-9).

Eโ€™ testo da cui sgorga la preghiera dello โ€˜Shemร โ€™ (Ascolta Israele), preghiera quotidiana da ripetersi al mattino e alla sera e che scandisce la giornata. Eโ€™ testo da porre in mezzo agli occhi quasi come parola che orienta la vita, che dร  la direzione dove porre i passi.

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โ€˜Ascolta Israeleโ€™ รจ un richiamo ad un ascolto che fa riferimento ad una storia di vicinanza e di liberazione. Ascoltare รจ lโ€™attitudine di mettersi in relazione con Dio che si fa vicino nella storia e chiama Israele a scoprire la sua voce negli eventi. Ascoltare รจ ricordare la relazione con il Signore che apre al vita e la fa fiorire per amare.

โ€˜Ascoltaโ€™ รจ attitudine del โ€˜cuoreโ€™: nel linguaggio biblico รจ questo il centro della sensibilitร  e delle decisioni. Il Dio che ha liberato Israele il cui nome รจ โ€˜io sono colui che vi ha fatti uscire dal paese della schiavitรนโ€™, non prende il posto del faraone, ma dona liberazione e vita anche nel luogo della morte il deserto e chiama a rimanere nellโ€™ascolto che รจ risposta alla sua Parola, nel dialogo dellโ€™alleanza.

Gesรน accosta a questa parola una seconda parola, senza separazione, in piena continuitร  โ€œSiate santi, perchรฉ io, il Signore Dio vostro, sono santoโ€ (Lev 19,2; cfr. Lev 20,8). โ€œNon ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signoreโ€ (Lev 19,18). โ€˜Amerai il tuo prossimo come te stessoโ€™. Cosรฌ richiama al cuore del rapporto con Dio che trova la sua concretezza nel rapporto con gli altri.

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Gesรน non si fa prendere dai legacci del dibattito di scuola su quale sia il piรน importante dei precetti, laddove i precetti erano innumerevoli e tutti importanti. Lo supera alla radice e rinvia allโ€™orizzonte di fondo: โ€˜Ameraiโ€™. Fa uscire dalla mentalitร  di precetti che opprimono e distolgono dallโ€™autenticitร  della vita, libera da un modo di pensare il rapporto con Dio segnato da pesi insopportabili da portare. Richiama al cuore di una fede che suona come bella notizia, che apre la vita: โ€œAmerai lโ€™altro, il prossimo perchรฉ egli รจ come teโ€.

Solamente scorgendo nellโ€™altro un volto che รจ simile, in cui potersi riconoscere sorge lโ€™attitudine della cura, della vicinanza. Se lo stare di fronte allโ€™altro si nutre di senso di superioritร  o della convinzione di di essere migliori, piรน importanti o di distanza, non ci potrร  essere spazio per lโ€™ โ€˜ameraiโ€™. Gesรน invece suggerisce in questo invito la parola chiave capace di dare senso allโ€™esistenza, quella parola che che fa restare vivi, ed apre alla concretezza dellโ€™incontro con volti, con storie. Perchรฉ lasciarsi muovere il cuore รจ rinvio alla concretezza.

Ed รจ anche un verbo al futuro โ€“ โ€˜ameraiโ€™ โ€“ a dire che non si รจ mai concluso di imparare ad amare, รจ chiamata che attraversa e perdura in tutta la vita, una pagina nuova da scrivere ogni giorno. Eโ€™ un verbo che racchiude il futuro, non solo personale ma il futuro di una umanitร  chiamata a scoprire lโ€™altro mondo possibile in cui lโ€™altro non sia nemico, ma โ€˜come teโ€™, volto da riconoscere e amare. E lรฌ aprirsi allโ€™incontro con il Dio vicinissimo da incontrare nellโ€™ascolto, nel ripercorrere una storia visitata e nel rispondere a questa parola: โ€˜ameraiโ€™.

Per gentile concessione di p. Alessandro – dal suo blog.


p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

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