p. Alessandro Cortesi op โ€“ Commento al Vangelo di domenica 26 Novembre 2023

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โ€œVenite benedetti dal Padre mio prendete possesso del regno preparato per voi sin dallโ€™origine del mondoโ€ฆโ€ La grande scena del giudizio del Figlio dellโ€™uomo conclude il capitolo 25 di Matteo centrato sui temi del ritorno del Signore, dellโ€™attesa, della responsabilitร  e della vigilanza.

โ€œQuando il Figlio dellโ€™uomo verrร โ€ฆโ€. Tutta la storia umana e il cammino dei popoli โ€“ Matteo usa un termine per indicare tutte le genti โ€“ sono indirizzati ad un incontro che vede al centro un โ€˜venireโ€™โ€ฆ verrร . Questa pagina del vangelo, posta prima della narrazione della passione e morte, conduce a scorgere la fine della storia: lโ€™incontro con Gesรน come Figlio dellโ€™uomo. Figlio dellโ€™uomo รจ titolo ripreso dal libro di Daniele (cap. 7).

In Daniele  indica una figura che proviene dal cielo e alla fine dei tempi compie un giudizio sulla storia mostrando come lโ€™ultima parola non รจ quella dei dominatori ma la parola di Dio stesso. Il Figlio dellโ€™uomo da Matteo รจ identificato in modo paradossale con Gesรน che vive la passione (Mt 26-27). Proprio davanti al sommo sacerdote Gesรน riprende lโ€™annuncio del libro di Daniele: โ€œdโ€™ora innanzi vedrete il Figlio dellโ€™uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nubi del cieloโ€œ.

Il regno che il Figlio dellโ€™uomo rappresenta รจ di tipo diverso dai domini della potenza umana: รจ un regno che ha come criterio la parola della croce. Gesรน รจ quindi il re con tratti paradossali Lโ€™intera pagina รจ da leggere ponendo attenzione alla prima parte che assume risalto proprio per il contrasto con la seconda parte: โ€˜venite benedetti del Padre mio, prendete possesso del regno preparato per voi sin dallโ€™origine del mondoโ€™. La fine della storia appare indicata nei termini di una grande accoglienza, e sarร  una parola definitiva di comunione: โ€˜Veniteโ€™.

La scena presenta lโ€™accoglienza di tutti coloro che hanno dato attenzione concreta allโ€™altro, anche senza adesione esplicita a Gesรน. Indica quindi che un giudizio si sta compiendo nelle scelte quotidiane nel modo di intendere e vivere il rapporto con gli altri. Nellโ€™incontro con gli assetati, i senza dimora, i rifugiati, i poveri senza mezzi di sostentamento, i malati, i carcerati si compie un incontro con Gesรน stesso. La domanda al re colma di stupore rivela il messaggio centrale di questa scena: โ€œQuando ti vedemmo affamato e ti demmo da mangiare o assetato e ti demmo da bere? Quando ti vedemmo pellegrino e ti ospitammo, nudo e ti coprimmo? Quando ti vedemmo infermo o in carcere e venimmo a trovarti?โ€

Il regno di Gesรน non รจ costruzione di potere mondano, non รจ un progetto politico di dominio, non si identifica con alcun sistema religioso che pretende affermazione e privilegi. Il regno si attua nella condivisione con la vita dei poveri: ed in questa apertura allโ€™altro nella sua povertร  รจ giร  incontro con Dio che desidera la vita e la liberazione dei suoi figli, di tutti. Il regno si sta attuando laddove percorsi di giustizia, di custodia, di accoglienza, di pace sono aperti. Il regno sarร  infine un dono quando sarร  rivelato il senso profondo della nostra vita.

Questa pagina presenta una provocazione alla comunitร  a non pretendere di rinchiudere la presenza di Gesรน entro i limiti di un riconoscimento esplicito di lui. La comunitร  di Gesรน ha come suo fine il lasciare spazio alla crescita del regno. In essa si rende presente la chiamata ad intendere la vita al servizio del regno. Nelle parole del re che siede e chiama โ€˜veniteโ€™ si un annuncio decisivo: lโ€™incontro con lui avviene nellโ€™incontro con il volto del povero. Dโ€™ora in poi egli si identifica con i piรน piccoli: e cosรฌ richiama allโ€™incontro con i volti di chi soffre.

La scena del re e del giudizio manifesta come il giudizio va considerato non in un futuro mitico, ma nella quotidianitร  della nostra vita: nel presente e nelle scelte concrete di rapporto agli altri possiamo vivere la compassione oppure possiamo vivere lโ€™indifferenza e lโ€™allontanamento. In questo incontro si sta attuando un giudizio: se incontrare Cristo o allontanarsi da Lui. Gesรน ci raggiunge e viene nei volti dei poveri con cui Lui  si รจ reso solidale fino alla fine.

Per gentile concessione di p. Alessandro โ€“ dal suo blog.


p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

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