Le letture di questa domenica parlano di vita quale dono di Dio e dello Spirito. Ezechiele contrappone una visione di morte ad uno scenario di vita e di ripresa. Alla desolazione รจ contrapposto lo stupore per un risvegliarsi di membra e di relazioni. La grande metafora delle ossa sparse nel deserto che poco alla volta si ricompongono, vengono rianimate e ricominciano a muoversi รจ rinvio alla situazione del popolo dโIsraele nellโesilio. Disperso e nella morte, in una situazione di abbandono lo Spirito di Dio apre ad un futuro nuovo e genera nuova vita: in questo vivere nuovo si ricompone un popolo verso un futuro di comunione. Il profeta si fa portavoce dellโannuncio di Dio: โEcco io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe โฆ Farรฒ entrare in voi il mio spirito e rivivreteโ. Lโimmagine delle ossa aride vivificate dallo Spirito รจ movimento di risurrezione: รจ un evento spirituale e collettivo, inizio del compiersi della promessa: โVi darรฒ un cuore nuovo, metterรฒ dentro di voi uno spirito nuovoโฆโ (Ez 36,26).
Nella seconda lettura Paolo presenta il profilo di chi รจ stato afferrato da Cristo. Eโ la sua stessa esperienza che egli esprime nel delineare il profilo del cristiano: รจ vita nella condizione di risorti. Morto al peccato il cristiano vive lโesperienza dello Spirito come vita nuova. Il Padre, che ha risuscitato Gesรน Cristo dalla morte, darร vita anche ai corpi mortali per mezzo dello Spirito. Paolo vede cosรฌ il battesimo come dono e cammino in cui si attua una trasfigurazione del credente. La vita nuova tutto avvolge e sโincontra con il gemito di tutta la creazione in attesa di vita piena. In questo sospiro Paolo legge il divenire di una umanitร chiamata a configurarsi a Cristo nuovo Adamo.
Nel capitolo 11 del IV vangelo il โsegnoโ della vita segue gli altri segni (il vino a Cana, lโacqua al pozzo, la luce del cieco). Alla notizia della morte di Lazzaro Gesรน nel dialogo con Marta le dice: โtuo fratello risusciterร โ. Marta, radicata nella fede ebraica della risurrezione, gli risponde: โSo che risusciterร nellโultimo giornoโ. Ma Gesรน propone a Marta di scorgere in lui stesso un dono di vita. Nellโincontro con lui si genera un passaggio di vita: โIo sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore vivrร : chiunque vive e crede in me non morrร in eternoโ. Ogni segno nel IV vangelo รจ orientato al grande segno della gloria che si manifesta sulla croce: รจ il segno che indica il volto di Dio come amore che si dona fino alla fine. La vita sgorga da questo amore.
Gesรน propone a Marta di aprirsi, nellโincontro con lui, ad una vita nuova. La vita non puรฒ essere dominata dalla morte e Gesรน accompagna Marta a credere, ad affidarsi a lui. โVieni fuoriโ: il grido rivolto a Lazzaro รจ annuncio che Gesรน ha vinto la morte: lโultima parola รจ quella dellโamore. La risurrezione รจ dono di vita da accogliere nellโincontro con lui, ed รจ realtร non solo da attendere nel futuro ma giร iniziata nel presente. Il โsegnoโ dellโuscita dalla morte di Lazzaro รจ rinvio alla presenza di Gesรน come rivelatore del Padre, fonte di vita. Tuttavia proprio a Betania sโinasprisce lโopposizione a Gesรน: mentre con la sua parola apre alla vita qualcuno inizia a preparare la sua morte.
Betania รจ cosรฌ luogo in cui si scontrano morte e vita. Di fronte alla morte Gesรน รจ turbato e reagisce opponendosi a tutto ciรฒ che la morte significa. Nel racconto di Lazzaro il IV vangelo presenta in filigrana lโannuncio della risurrezione di Gesรน che ha affrontato la morte ma la morte non lo ha tenuto in suo potere. Le lacrime, il sepolcro, la pietra, le fasce, lโinvito a โlasciar andareโ sono tutte indicazioni a leggere il senso della morte di Gesรน. Lazzaro รจ un segno della vita nascosta nella morte di Gesรน stesso: sulla croce proprio nel suo morire rivela la gloria del Padre, lโamore che vince la morte ed apre alla vita come โrimanereโ in lui e nel suo amore.
Fonte: il sito di don Alessandro Cortesi
p. Alessandro Cortesi op
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.