p. Alessandro Cortesi op โ€“ Commento al Vangelo di domenica 23 Febbraio 2025

Domenica 23 Febbraio 2025 - VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 6,27-38

Data:

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Un gesto e alcune parole segnano la liturgia di oggi. Il gesto di Davide innanzitutto: esso non segue la via della vendetta. Davide non uccide Saul che lo inseguiva nel deserto. Sceglie invece di non mettere le mani sul re, consacrato del Signore. Davide si astiene dal ripagare il male con il male e lo fa perchรฉ la vita di Saul รจ nelle mani del Signore.

Nel discorso di Gesรน โ€“ della pianura secondo Luca โ€“ in una sezione del vangelo in cui si parla della chiamata dei discepoli ad essere imitatori di Dio/Abbร , Gesรน pone una serie di indicazioni: ยซA voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano maleโ€. Sono tra le parole piรน provocatorie del vangelo. Luca le riporta sapendo che Gesรน stesso le ha vissute nella sua passione: quando ha scelto il silenzio di resistenza davanti ai suoi persecutori e quando ha scelto di non usare violenza e di opporre la sua nonviolenza attiva, cosรฌ come quando sulla croce ha donato perdono anzichรฉ violenza: โ€œPadre, perdona loroโ€ฆ non sanno quello che fannoโ€ (Lc 23,34).

Il discorso continua con tre esempi: lo schiaffo, il mantello e il prestito: โ€œA chi ti percuote sulla guancia, offri anche lโ€™altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Daโ€™ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietroโ€. In queste parole si pone lโ€™esigenza di una opzione radicale per una attitudine di non violenza attiva, nella fiducia di un contagio del bene che disarma chi fa il male.

Il prestito senza esigere interessi era giร  una prescrizione dellโ€™Esodo, anche se ristretta a colui che apparteneva al popolo dโ€™Israele (Es 22,24). Gesรน estende la richiesta non solo riguardo ai vicini ma verso tutti. Indica uno stile di vita nel dono senza calcoli, senza riserve. In gioco cโ€™รจ una ricompensa che รจ gioia di incontro con il Dio misericordioso.

โ€œE come volete che gli uomini facciano a voi, cosรฌ anche voi fate a loroโ€. Gesรน richiama alla nostalgia profonda del cuore: per tutti indistintamente cโ€™รจ un desiderio profondo di essere compresi, di essere accolti, di poter essere accompagnati ad un ritorno anche se si sono intrapresi sentieri sbagliati. Cโ€™รจ il bisogno di essere guardati con sguardo benevolo e che vi sia almeno qualcuno che porta una parola di benedizione. Quell che si desidera per sรจ รจ bene prorgerlo ad altri, per non rinchiudersi in un vita senza respiro, assoggetandosi alla logica della durezza e della violenza.

La radice di questo nuovo stile possibile di vita non รจ la buona volontร  umana ma รจ in radice il dono ricevuto da Dio di misericordia. Solo nellโ€™esperienza del perdono di Dio si apre la possibilitร  di intendere i rapporti nellโ€™orizzonte della misericordia: il Padre non solo รจ modello, ma รจ la fonte e il principio da cui รจ possibile trarre forza per vivere secondo questa logica nuova. โ€œSiate misericordiosi come รจ misericordioso il Padre vostroโ€.

Luca introduce una variazione rispetto alla versione di Matteo che parlava di essere โ€˜perfetti come รจ perfetto il Padre vostro celesteโ€ (Mt 5,48). Individua cosรฌ nellโ€™amore di misericordia il tratto proprio del volto di Dio. Un volto di Dio che oltre ogni calcolo e ogni soppesare dona in abbondanza. Il suo essere misericordia รจ motivo e forza per testimoniare questo stile nella vita di tutti i giorni. Ed รจ lโ€™uncia via per aprire le relazioni al cambiamento ed alla speranza.

Per gentile concessione di p. Alessandro โ€“ dal suo blog.

p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

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