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p. Alessandro Cortesi op – Commento al Vangelo di domenica 20 Ottobre 2024

Domenica 20 Ottobre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 10, 35-45

Il canto del secondo Isaia delinea una figura di profeta, il servo di JHWH. Eโ€™ figura che puรฒ tenere insieme il riferimento individuale ad un profeta o indicare un gruppo, una parte di Israele che vive fedeltร  e dedizione.

Eโ€™ esperienza di un rifiutato e oppresso, che vive una sofferenza profonda e indicibile. โ€œDisprezzato e reietto dagli uomini, che ben conosce il patireโ€ Eโ€™ presentato come piccola pianta, radice in terra arida. Nonostante il deserto che lo circonda la sua vita รจ radice che mantiene forza di vita e contro ogni speranza puรฒ dare un frutto che contrasta la desolazione del presente: nonostante lโ€™ostilitร  che lo attornia, il progetto di salvezza di Dio si compie nel suo darsi per gli altri.

Il verso 10ย  presenta lโ€™espressione: โ€˜quando offrirร  se stesso in espiazioneโ€™. Tale termine non indica che lโ€™innocente deve soffrire al posto del colpevole quasi che Dio richieda una โ€˜riparazioneโ€™ da parte dellโ€™innocente per le colpe di altri โ€“ cosรฌ come spesso si intende espiazione โ€“. Lโ€™accento sta piuttosto nella scelta libera dellโ€™innocente nel darsi e nel porre la sua vita secondo il disegno di Dio che dร  salvezza. Non รจ quindi un โ€˜dovereโ€™ o una necessitร , piuttosto una scelta di gratuitร  e di amore nei confronti degli altri, in vista di una salvezza per tutti.

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A questo punto lโ€™inno apre ad una prospettiva nuova: il servo, morto in modo ignominioso, avrร  una discendenzaโ€ฆ Eโ€™ qui presentata una prospettiva nuova: la potenza del Dio vivente รจ forza di vita che puรฒ vincere anche la morte.

Grazie alla sua sofferenza il servo salverร  molti. I versetti 11-12 presentano un nuovo intervento nel dialogo da parte di Dio: sono la conferma da parte di Dio che il servo sarร  esaltato. Nel cammino di fedeltร  del servo che affronta rifiuto e sofferenza si compie il disegno di Dio stesso. In tal senso il, profilo del servo puรฒ essere indicazione di una personalitร  collettiva: รจ il piccolo โ€˜restoโ€™ rimasto fedele a Dio che rende possibile il riproporsi di un dono di salvezza e di vita per tutti. โ€œIl giusto mio servo giustificherร  molti egli si addosserร  la loro iniquitร โ€.

I primi discepoli di Gesรน, guardando alla sua morte hanno colto la vicinanza con le parole del secondo Isaia e lo stesso racconto della passione puรฒ essere letto come storia che fa riferimento ad una profezia e nello stesso tempo come profezia che si delinea in una storia. In Gesรน essi leggono il compiersi della figura del servo. Tratto proprio dellโ€™agire di Gesรน  รจ l sua scelta di servire: non รจ venuto per essere servito. Il suo progetto di vita si pone sulla linea del darsi per gli altri proprio del servo. 

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Al capitolo 10 Marco presenta un dialogo sulla strada. Due discepoli, Giacomo e Giovanni, che seguivano Gesรน gli chiedono: โ€œMaestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemoโ€ฆ concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistraโ€.

Gesรน risponde con una domanda che li provoca: โ€œPotete bere il calice che io bevo , o ricevere il battesimo che io ricevoโ€.

Gesรน accennando al calice e al battesimo parla in fondo del suo cammino. Gesรน intende condurli a concepire la vita e la loro stessa ricerca secondo orizzonti totalmente nuovi: โ€œVoi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano e i loro grandi esercitano su di esse il potere. Fra voi perรฒ non รจ cosรฌ; ma chi vuol essere grande tra voi si farร  vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi si farร  servo di tuttiโ€.

Fra voi perรฒ non รจ cosรฌ: รจ indicazione di una alternativa che si pone come accoglienza dellโ€™annuncio del regno. Se regno di Dio indica la vicinanza da accogliere di Dio che libera ed apre relazioni nuove nella vita sociale, allora sono ribaltate le articolazioni del potere umano, non cโ€™รจ piรน chi possa dominare e chi essere assoggettato e reso schiavo. Sorge una possibilitร  di impostare le relazioni in modo alternativo alle gerarchie e alle logiche di dominio del mondo: รจ lโ€™orizzonte del servire, dello scendere, del pensare agli altri come importanti.

La vita stessa di Gesรน si racchiude in queste parole, la strada che egli percorre รจ la strada del servizio, del dono di sรจ per tutti. Nella sua prassi egli attua la missione del โ€˜servoโ€™: โ€œIl Figlio dellโ€™uomo infatti non รจ venuto per essere servito ma per servire e dare la propria vita in riscatto per moltiโ€.

Per gentile concessione di p. Alessandro – dal suo blog.


p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

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