โLa sapienza si รจ costruita la sua casa, (โฆ) e ha imbandito la sua tavola. โVenite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparatoโโ. Seguire le vie della sapienza, scoprire il senso profondo della vita, guardare la storia con profonditร di sguardo: รจ partecipare ad un incontro che ha i tratti della tavola pronta, dellโinvito a condividere la gioia.
Nel grande discorso sul pane Gesรน giunge a dire: โIo sono il pane vivoโ. Cโรจ il pane della tavola, cโรจ il pane della sapienza, cโรจ il pane che si fa vita e incontro. Questa parola apre ad un nuovo orizzonte in cui leggere il segno del pane. E riguarda il rapporto con Gesรน stesso: โse non mangerete la carne del figlio dellโuomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterรฒ nellโultimo giornoโ.
Non รจ in fondo il desiderio piรน profondo dellโamore quello di assimilarsi e divenire come pane che dร vita e porta forza, speranza e futuro? Partecipare alla medesima vita รจ trovare il senso piรน autentico della propria esistenza: รจ possibilitร di guardare giร il presente in modo nuovo e scorgere una promessa inedita. La vita eterna non รจ qualcosa che appartiene ad un futuro lontano e inavvicinabile, ma inizia ora, dice Gesรน, nellโaprirsi a vivere il quotidiano nel rapporto con lui, nel partecipare a quella sapienza che รจ vita nello Spirito.
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Non รจ questione limitabile ad un atto di culto, รจ ben di piรน, รจ esperienza di vita: รจ accogliere il segno del pane quale nutrimento di vita, criterio di scelte e di una nuova prassi solidale. Il pane spezzato e condiviso racconta il senso profondo della vita, dice il desiderio di condivisione nel partecipare la propria vita insieme agli altri, vivere la meraviglia del prendere parte al nutrimento dellโamore. Siamo inviati a vivere ciรฒ che Gesรน ha vissuto e come lui ha vissuto: ha fatto della sua vita un pane spartito, distribuito.
Giร si puรฒ vivere qui e ora in una prospettiva di risurrezione se la vita viene intesa come esistenza eucaristica, pane spezzato per la vita del mondo. Il senso profondo della vita sta allora nel vivere perโฆ qualcuno: โComeโฆ io vivo per il Padre, cosรฌ anche colui che mangia di me vivrร per meโ. Vivere per Gesรน รจ condividere la sua passione per i volti, tutti quelli che ha incontrato, e il suo desiderio di amare oltre ogni confine.
โVigilate dunque attentamente sulla vostra condotta, comportandovi non da stolti, ma da uomini saggi; profittando del tempo presente, perchรฉ i giorni sono cattivi. Non siate perciรฒ inconsiderati, ma sappiate comprendere la volontร di Dioโฆ siate ricolmi dello Spirito Santoโ
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Nei โgiorni cattiviโ dellโegoismo, dellโindividualismo, della guerra, in cui il pane non รจ condiviso ma posseduto come privilegio, in cui tutto รจ ridotto a mercato e sfruttamento si apre un orizzonte nuovo: solo nel dono ricevuto di un pane che รจ dono di vita e solo nel pensare la propria esistenza come pane da condividere sta il segreto di unโesistenza che vince la morte.
Per gentile concessione di p. Alessandro – dal suo blog.
p. Alessandro Cortesi op
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.