โBenedetto lโuomo che confida nel Signore e il Signore รจ la sua fiducia. ร come un albero piantato lungo un corso dโacqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi, nellโanno della siccitร non si dร pena, non smette di produrre fruttiโ.
Una parola di benedizione รจ legata al confidare e alla fiducia nel Signore. Lโimmagine che esprime questa relazione รจ quella di un albero che affonda le sue radici dove scorre acqua e porta vita. Eโ un invito a trovare energia di vita nel rapporto con Dio che non esaurisce il suo dono e continua ad offrire in modo gratuito come acqua che scorre forza e speranza.
Le foglie che rimangono verdi sono metafora di un agire che rimane coerente e continua nellโimpegno anche quando attorno cโรจ difficoltร . Eโ anche bello scorgere come la relazione con Dio รจ presentata nel linguaggio biblico โ che รจ sempre linguaggio di rinvii e simboli โ con un paragone vegetale. La natura stessa parla di Dio e quanto si puรฒ leggere nel silenzio delle piante, del loro lento crescere, fiorire, senza far rumore, quanto si puรฒ scorgere nella vita di tutti gli elementi che compongono la casa comune che รจ lโambiente รจ rinvio ad una esperienza in cui soffia la presenza di Dio ed รจ messaggio per gli esseri umani chiamati ad ascoltare la voce di Dio che parla in diversi modi.
Un albero ricco di foglie e frutti presso un corso dโacqua diventa rinvio a scorgere il dono di una benedizione che non viene meno, benedizione originaria e che si dร senza limiti. La vita stessa di quellโalbero nel silenzio testimonia un dono, una relazione, una vita. E fa cogliere da dove puรฒ trarre vita la fioritura di foglie e di frutti: da unโacqua in cui le radici vanno alla ricerca e in cui si affondano.
โOra, invece, Cristo รจ risorto dai morti, primizia di coloro che sono mortiโ. Alla comunitร di Corinto Paolo comunica il messaggio al cuore della fede, il rinvio alla vicenda di Gesรน, morto e risorto. La sua risurrezione รจ letta da Paolo con lโimmagine della โprimiziaโ. Ancora troviamo un simbolismo tratto dalla natura. Le primizie sono i primi frutti della stagione, come le prime ciliegie , dal sapore ancora un poโ acerbo, i primi frutti che si affacciano sui rami, talvolta ancora pochi, primo assaggio di quello che sarร una maturazione abbondante.
Un annuncio di unโampia condivisione. Le primizie aprono alla gioia che deriva dallโabbondanza di cui esse sono primo segno. Sono indicazione di speranza. Cosรฌ le prime prugne su di un grande albero che si coprirร in breve di frutti, o i primi covoni di una futura mietitura che raccoglierร innumerevoli steli raccolti insieme. Paolo indica con questa immagine il grande annuncio di un legame tra il rialzarsi di Cristo, il suo aver vinto la morte nel donarsi fino alla fine e nel darsi ad incontrare vivente ai suoi, e il futuro di speranza per ogni uomo e donna.
Cristo รจ primizia di risurrezione futura per tutti coloro che sono morti. Primula che annuncia timidamente nella sua piccolezza lโirrompere di una fioritura difusa e immensa nel tempo della primavera. La morte non รจ lโultima parola della vita: Cristo ha spalancato una strada di cui รจ primo testimone ma non da solo, legandosi a tutta lโumanitร chiamata a vivere la comunione nella risurrezione.
โBeati voi, poveri, perchรฉ vostro รจ il regno di Dioโ. Luca indica i poveri come coloro che si devono rallegrare. Non certo per la sofferenza della condizione di povertร , ma perchรฉ lโannuncio di Gesรน apre a scoprire che Dio si pone dalla loro parte e che il regno di Dio รจ una nuova realtร possibile, di relazioni nuove, in cui i poveri sono posti al centro e con loro Gesรน si identifica. Lโautentica povertร รจ lโatteggiamento di non dipendere dalla smania di possesso e di accaparramento, รจ la base per pensare alla condivisione e allโaiuto reciproco. Il vero problema che impedisce di vivere insieme รจ la ricchezza che genera paura di perdere, grettezza nellโaccumulare, incapacitร di sguardo allโaltro.
Cโรจ un segreto di felicitร nella condizione di chi non pensa di essere padrone delle cose, degli altri, di se stesso. Gesรน รจ venuto per annunciare una bella notizia ai poveri: notizia di liberazione, di futuro, di speranza. Eโ questo annuncio delle beatitudini con la vita ciรฒ che Gesรน chiede a chi desidera seguirlo. Anche oggi siamo chiamati a lasciarci cambiare dalla proposta di una felicitร nuova confidando che Dio prende le parti dei poveri e solleva per aprire a cammini di solidarietร e comunione.
Per gentile concessione di p. Alessandro โ dal suo blog.
p. Alessandro Cortesi op
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
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