โE partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano di olio molti infermi e li guarivanoโ
La pagina del vangelo di Marco presenta lโinvio degli apostoli, e il discorso di Gesรน che indirizza la loro missione. Sono convocati innanzitutto per โstare con Gesรนโ. Marco racchiude un momento decisivo dellโesperienza di Gesรน in pochi termini: โne costituรฌ dodici che stessero con luiโ. Eโ un primo momento di raduno e di incontro: tutto nasce dalla chiamata di Gesรน, in riferimento a lui. Dodici รจ numero simbolico: rinvia ad un orizzonte di universalitร .
Evoca infatti le dodici tribรน di Israele: la chiamata apre lo sguardo allโintero popolo e ad una pienezza che sta oltre. Eโ simbolo della comunitร che si allarga a comprendere un popolo molto piรน vasto, il popolo di Dio, tutti i popoli della terra. Ma rinvia anche alla continuitร con la storia del popolo dโIsraele. Gesรน non costituisce una comunitร che sostituisca Israele come popolo della promessa. Quel grande raduno, indicato dai profeti, di cui il popolo dโIsraele รจ responsabile, si fa ora movimento aperto a tutti i popoli della terra.
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Stare con Gesรน รจ la prima missione a cui Gesรน chiama i dodici. Sono invitati a condividere una accoglienza da riconoscere come dono, e chiamati ad ascoltare. Nello stare con lui i suoi amici scoprono qual รจ la sua strada. โStare con luiโ รจ per gli apostoli allora il primo atto della missione a cui sono chiamati. La prima grande scoperta degli inviati (apostoli) sta qui: lโimpegno ad andare non proviene da iniziativa personale o da capacitร particolari, ma dal condividere dono di cui essere grati. Al principio sta la gioia dellโincontro.
Cโรจ poi un secondo movimento della loro esperienza: inviati a predicare e a dare segni di guarigione e liberazione. La parola e lโoperare per vincere il male, per prendersi cura, sono i due ambiti di azione degli inviati. โStare per andareโ รจ indicazione di un respiro che guida lโesistenza apostolica. Pone sulla strada, รจ invito ad uscire, non fa restare chiusi nella ricerca di confortanti sicurezze. Questa missione รจ costitutiva โ per tutti โ della comunitร che Gesรน voleva: non ha un termine, non trova conclusione. Lo stile della missione รจ la povertร : in radice รจ affidamento al Padre che non fa mancare ai suoi figli la sua curaโฆ non angustiateviโฆ perchรฉ il Signore ha cura di voi.
Ci si puรฒ chiedere in che misura questa pagina sia significativa per noi oggi in un contesto in cui da secoli la missione della chiesa รจ stata vissuta in modi diversi: da un lato รจ stata espressione. Di testimonianza viva del vangelo, tante volte รจ stata unita con le politiche di dominio e di colonizzazione politica e culturale.
Oggi puรฒ apparire di difficile comprensione il versetto โe partiti predicavano che si convertisseroโ. Quante conversioni forzate nella storia, quanta violenza sotto il segno del vangelo tradito da chi se ne faceva banditore! Quante volte lโannuncio della conversione รจ stato guidato dal pensiero di dover imporre in modo assoluto la veritร del vangelo.
Oggi viviamo la provocazione di scorgere come solo nel dialogo, nel riconoscimento dellโalteritร dellโaltro ย puรฒ farsi strada un annuncio di Gesรน Cristo che nel contempo รจ scoperta della presenza del regno di Dio come seme nella storia umana. Il Concilio Vaticano II ha sottolineato due aspetti: la veritร del vangelo mai deve essere imposta piuttosto esige di essere presentata in modo da affascinare (Dignitatis humanae 10). ย
Le diverse tradizioni religiose recano in sรฉ semi di veritร , di bontร e santitร (Nostra aetate 3). Oggi possiamo vivere una profonda conversione: da una mentalitร di affermazione ad una linea di dialogo e apertura allโincontro. Da una visione di superioritร ed autosufficienza ad uno stile di mendicanza e di itineranza: abbiamo bisogno della veritร dellโaltro e nellโincontro scopriamo il volto di Gesรน Cristo che ha dato la sua vita per tutti e il disegno di salvezza del Padre per il mondo.
Per gentile concessione di p. Alessandro – dal suo blog.
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p. Alessandro Cortesi op
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.