โUomini di Galilea, perchรฉ state a guardare il cielo?โ Gesรน tornerร : รจ questo lโannuncio della prima comunitร . Il Risorto che ha vinto la morte non sarร piรน incontrato tornando al passato, ma viviamo ora nella sua assenza e Lui viene e tornerร Eโ possibile ora vivere lโesperienza dโincontro con lui in modo nuovo, nella comunitร , nei segni da lui lasciati in sua memoria, nellโoperare dello Spirito che anima la missione dei credenti.
Alla richiesta degli apostoli di โconoscere i tempi e i momentiโ, cioรจ prevedere il futuro, Gesรน invita a non lasciare spazio a vana curiositร , a non lasciarsi distogliere da ciรฒ che รจ piรน importanti. Sposta la loro attenzione, li invita a guardare il presente sperimentando sin dโora il suo esserci in modo nuovo, nellโassenza. Chiede cosรฌ di vivere lโattesa dando fiducia alla promessa del Padre; chiede di prepararsi a ricevere la forza dello Spirito.
Lo Spirito scende come dono dallโalto e diviene fonte della testimonianza. La promessa del Padre รจ che tutti possano avere parte alla morte e risurrezione di Gesรน. Lo Spirito รจ il dono di Gesรน risorto e nello Spirito farร sentire la sua presenza. Dopo la Pasqua non sarร piรน possibile incontrare Gesรน come prima, ma sarร possibile in modo nuovo, nella fede, nella forza dello Spirito. La sua presenza รจ reale tra noi e nel contempo รจ interiore e coinvolge lโintimo.
โUna nube lo sottrasse al loro sguardoโ: quando ci sono momenti di rivelazione di Dio nella Bibbia si richiama alla nube. Ora lo spazio di Gesรน รจ lo spazio di Dio, una dimensione nuova rispetto allo spazio e al tempo umani che Gesรน ha vissuto. La sua presenza continua e segnerร i cuori e si farร vicina nei segni del suo chiamare e passare: lo Spirito รจ dono che accompagna ad incontrarlo nella fede e rende testimoni della sua risurrezione โvoi mi sarete testimoniโ.
Alla fine del suo racconto Marco riporta un mandato di Gesรน ai suoi: โAndate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creaturaโฆโ. Li invia a continuare quanto egli ha vissuto, lโannuncio della bella notizia del โregnoโ (cfr Mc 1,12) e la testimonianza di segni di liberazione e di novitร di vita (Mc 1,32-34). La Pasqua รจ evento che ha rivelato la signoria di Cristo sulla storia: รจ una signoria particolare perchรฉ si attua nel dono, nel servizio, nellโamore fino alla fine.
I discepoli di Gesรน sono ora inviati ad allargare lo sguardo, ad andare, a dare testimonianza di quanto Gesรน ha fatto e detto. โAllora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loroโ. I segni e la parola sono al centro della testimonianza: la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte รจ operante nella storia e procede con il corso della parola del vangelo, nonostante le contraddizioni.
La testimonianza dei credenti dovrร confrontarsi con la fatica e il buio, ma conoscono la strada che Gesรน ha percorso. Nel vangelo di Marco รจ questa la strada verso Gerusalemme, strada di fedeltร nellโessere uomo-per-gli-altri (Mc 10,45).
La seconda lettura offre unโulteriore sottolineatura: ascensione รจ festa della comunitร . Gesรน non lascia la sua chiesa, ma dona la presenza dello Spirito che conduce nella relazione di amore del Padre e del Figlio. Anche la comunitร vive questa fondamentale chiamata, la vocazione ad essere segno della comunione del Padre del Figlio e dello Spirito.
Nella comunitร che sperimenta e accoglie la molteplicitร di doni e di servizi, si puรฒ fare esperienza dellโagire dello Spirito; non eliminando le differenze, e non appiattendo le diversitร . La chiesa รจ chiamata ad offrire testimonianza di unitร come relazione di scambio e di incontro, divenendo icona della vita trinitaria. Lโascensione รจ festa della glorificazione di Cristo nella sua umanitร e coinvolgimento di noi tutti nella comunione che sgorga dalla sua morte e risurrezione.
Per gentile concessione di p. Alessandro โ dal suo blog.
p. Alessandro Cortesi op
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
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