Carissimi Fratelli e Sorelle!
1. Il mese di Ottobre è dedicato alla preghiera del Rosario, preghiera per eccellenza popolare, che appartiene, cioè, al patrimonio spirituale dell’intero Popolo di Dio.
I miei Predecessori hanno molto amato questa preghiera, che Pio XII, di venerata memoria, definì “compendio di tutto quanto il Vangelo” (Pio XII, Lettera all’Arcivescovo di Manila: AAS 38 [1946], 419).
Mentre si avvia alla fine il primo anno di immediata preparazione al Giubileo del 2000 dedicato a Cristo Salvatore, mi piace richiamare quanto scrisse il Papa Paolo VI nell’Esortazione apostolica Marialis cultus: “Il Rosario è preghiera evangelica, incentrata nel mistero dell’Incarnazione redentrice, . . . è preghiera di orientamento nettamente cristologico. Infatti, il suo elemento caratteristico – la ripetizione litanica dell'”Ave, Maria” – . . . costituisce l’ordito, sul quale si sviluppa … la meditazione dei misteri della vita del Signore . . . visti attraverso il cuore di colei che al Signore fu più vicina” (46-47: AAS 66 [1974], 155-156).
2. Quante volte, nel corso della storia, la Chiesa ha fatto ricorso a questa preghiera, specialmente in momenti di particolare difficoltà. Il santo Rosario è stato strumento privilegiato per scongiurare il pericolo della guerra e ottenere da Dio il dono della pace. La Vergine, apparendo a Fatima ai tre pastorelli, ottant’anni or sono, non chiese forse la recita del Rosario per la conversione dei peccatori e per la pace nel mondo?
E come potrebbe venir meno la preghiera per la pace, al termine di un secolo che ha conosciuto guerre terribili e continua, purtroppo, a sperimentare violenza e conflitti? In questi anni che ci preparano al terzo millennio cristiano, possa la corona di Maria aiutarci ad implorare da Dio la riconciliazione e la pace dell’intera umanità.
3. Ma la pace del mondo passa anche attraverso la pace delle famiglie, cellule fondamentali della grande famiglia umana. Ecco perché ad esse va la speciale attenzione della Chiesa, come ha testimoniato il recente incontro mondiale di Rio de Janeiro.
Vorrei quest’oggi riproporre a tutte le famiglie cristiane la preghiera del Rosario, perché possano gustare la bellezza di fermarsi insieme a meditare, con Maria, i misteri gioiosi, dolorosi e gloriosi della nostra Redenzione, e così santificare i momenti lieti e quelli difficili della vita quotidiana. Pregare insieme aiuta la famiglia ad essere più unita, serena e fedele al Vangelo.
Maria, Regina del santo Rosario, sia maestra e guida di ogni famiglia in questa preghiera, a me particolarmente cara.
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Dall’Angelus di Giovanni Paolo II del 26 ottobre 1997