Di nuovo, per l’ennesima volta, il vangelo di oggi parla del conflitto tra Gesù e le autorità religiose dell’epoca.
Luca 11,47-48: Guai a voi che costruite i sepolcri dei “Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri. Matteo dice che si tratta di scribi e farisei (Mt 23,19). Il ragionamento di Gesù è chiaro. Se i padri uccisero i profeti ed i figli costruirono i sepolcri, è perché i figli approvarono il crimine dei padri. Oltre tutto sanno che il profeta morto non scomoda nessuno. In questo modo i figli diventano testimoni e complici dello stesso crimine (cf. Mt 23,29- 32).
Luca 11,49-51: Chiedere conto del sangue sparso fin dalla creazione del mondo. “Per questo la sapienza di Dio ha detto: Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno; perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo, dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.” Paragonato con il vangelo di Matteo, Luca è solito offrire una versione abbreviata del testo di Matteo. Ma qui lui aumenta l’osservazione: “sparso fin dalla creazione del mondo, dal sangue di Abele”. Lui fece la stessa cosa con la genealogia di Gesù. Matteo, che scriveva per i giudei convertiti, comincia con Abramo (Mt 1,1.2.17), mentre Luca va fino ad Adamo (Lc 3,38). Luca universalizza ed include i pagani, poi scrive il suo vangelo per i pagani L’informazione sull’assassinio di Zaccaria nel Tempio viene data nel Libro delle Croniche: “Allora lo spirito di Dio investì Zaccaria, figlio del sacerdote Ioadà, che si alzò in mezzo al popolo e disse: “Dice Dio: perché trasgredite i comandi del Signore? Per questo non avete successo: poiché avete abbandonato il Signore, anch’egli vi abbandona.” Ma congiurarono contro di lui e per ordine del re lo lapidarono nel cortile del tempio”. (2Cr 24,20-21). Gesù conosceva la storia del suo popolo fin nelle minuzie. Sa chi sarà il prossimo nella lista di Abele fino a Zaccaria. Ancora oggi la lista è aperta. Molta gente è morta a causa della giustizia e della verità.
Luca 11,52: Guai a voi, dottori delle legge. “Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l’avete impedito”. Come chiudono il Regno? Loro credono di avere il monopolio della scienza rispetto a Dio ed alla legge di Dio ed impongono agli altri il loro modo, senza lasciare margine ad un’idea diversa. Presentano Dio come un giudice severo ed in nome di Dio impongono legge e norme che non hanno nulla a che vedere con i comandamenti di Dio, falsificano l’immagine del Regno ed uccidono negli altri il desiderio di servire Dio ed il Regno. Una comunità che si organizza attorno a questo falso dio “non entra nel Regno”, né è un’espressione del Regno, ed impedisce che i suoi membri entrino nel Regno. E’ importante notare la differenza tra Matteo e Luca. Matteo parla dell’entrata nel Regno dei cieli e la frase è redatta nella forma verbale del presente: “Guai a voi, dottori della Legge e farisei ipocriti, che chiudete il Regno dei Cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci” (Mt 23,13). L’espressione entrare nel Regno dei Cieli può significare entrare nel cielo dopo la morte, ma è probabile che si tratti di entrare in comunità, attorno a Gesù e nelle comunità dei primi cristiani. Luca parla di chiave della scienza e la frase è redatta nella forma verbale del passato. Luca constata semplicemente che la pretesa degli scribi di possedere la chiave della scienza rispetto a Dio ed alla legge di Dio impedisce loro di riconoscere Gesù come Messia ed impedisce al popolo giudeo di riconoscere Gesù quale Messia: Voi vi impadronite della chiave della scienza. Voi stessi non entrate, ed impedite ad altri di entrare.
Luca 11,53-54: Reazione contro Gesù. La reazione delle autorità religiose contro Gesù è stata immediata. “Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.” Considerandosi gli unici veri interpreti della legge di Dio, cercano di provocare Gesù sull’interpretazione della Bibbia per poter sorprenderlo in qualche cosa che uscisse dalla sua bocca. Continua a crescere, così, l’opposizione contro Gesù ed il desiderio di eliminarlo (Lc 6,11; 11,53-54; 19,48; 20,19-20; 22,2).
Per un confronto personale
- Molte persone che volevano entrare furono impedite o non credettero più a causa degli atteggiamenti anti-evangelici dei sacerdoti. Hai esperienze al riguardo?
- Gli scribi cominciarono a criticare Gesù che pensava ed agiva in modo diverso. Non è difficile trovare motivi per criticare colui o colei che pensa diversamente da me. Hai esperienze al riguardo?
Fonte: www.ocarm.org
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Sarà chiesto conto del sangue di tutti i profeti: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 47-54
In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito».
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.
Parola del Signore