Ordine dei Carmelitani – Commento al Vangelo del 1 Ottobre 2019

Il vangelo di oggi ci narra come Gesù decide di andare a Descrive anche le prime difficoltà che incontra lungo questo cammino. Ci presenta l’inizio del lungo e duro cammino dalla periferia verso la capitale. Gesù lascia la Galilea e va verso Gerusalemme. Non tutti lo capiscono. Molti lo abbandonano, perché le esigenze sono enormi. Oggi avviene la stessa cosa. Lungo il cammino delle nostre comunità c’è incomprensione ed abbandono.

“Gesù decide di andare a Gerusalemme”. Questa decisione marca il duro e lungo cammino di Gesù dalla Galilea fino a Gerusalemme, dalla periferia verso la capitale. Questa camminata occupa più della terza parte di tutto il vangelo di Luca (Lc 9,51- 19,28). Segno che la camminata fino a Gerusalemme ebbe un’enorme importanza nella vita di Gesù. La lunga camminata è simbolo, nello stesso tempo, del viaggio che le comunità stanno facendo. Loro cercano di svolgere un passaggio difficile dal mondo giudeo verso il mondo della cultura greca. Simbolizzava anche la tensione tra il Nuovo e l’Antico che si chiudeva sempre più in se E simbolizza anche la conversione che ognuno di noi deve vivere, cercando di seguire Gesù. Durante il viaggio, i discepoli e le discepole cercano di seguire Gesù, senza tornare indietro. Non sempre ci riescono. Gesù dedica molto tempo ad istruire coloro che lo seguono da vicino. Un esempio concreto di questa istruzione lo abbiamo nel vangelo di oggi. All’inizio del viaggio, Gesù esce dalla Galilea e porta con sé i discepoli verso il territorio dei samaritani. Cerca di formarli affinché siano in grado di capire l’apertura verso ciò che è nuovo, verso l’ “altro”, il differente.

Luca 9,51: Gesù decide di andare a Gerusalemme. Il testo greco dice letteralmente: “Quando si completarono i giorni della sua assunzione (rapimento), Gesù volse risolutamente la sua faccia verso Gerusalemme”. L’espressione assunzione evoca il profeta Elia rapito in cielo (2 Re 2,9-11). L’espressione volgere la faccia evoca il Servo di Yavè che diceva: “rendo la mia faccia dura come pietra sapendo di non restare deluso” (Is 50,7). Evoca anche un  ordine  che  il  profeta  Ezechiele  ricevette  da  Dio: “Volgi la faccia verso Gerusalemme!” (Ez 21,7). Usando queste espressioni Luca suggerisce che camminando verso Gerusalemme, inizia un’opposizione più dichiarata di Gesù contro il progetto dell’ideologia ufficiale del Tempio di Gerusalemme. L’ideologia del Tempio voleva un Messia glorioso e Gesù vuole essere un Messia Servo. Durante il lungo viaggio, questa opposizione crescerà ed alla fine, termina nell’assunzione (rapimento) di Gesù. L’assunzione di Gesù è la sua morte in Croce, seguita dalla risurrezione.

Luca 9,52-53: Fallisce la missione in Samaria. Durante il viaggio, l’orizzonte della missione si allarga. Dopo l’inizio, Gesù oltrepassa le frontiere del territorio e della razza. Manda i suoi discepoli a preparare la sua venuta in un villaggio della Samaria. Ma la missione insieme ai samaritani Luca dice che i samaritani non ricevettero Gesù perché andando verso Gerusalemme. Però, se i discepoli avessero detto ai samaritani: “Gesù sta andando verso Gerusalemme per criticare il progetto del tempio e per esigere una maggiore apertura”, Gesù sarebbe stato accettato, poiché i samaritani erano della stessa opinione. Il fallimento della missione si deve, probabilmente, ai discepoli. Loro non capirono perché Gesù “volse la faccia verso Gerusalemme.” La propaganda ufficiale del Messia glorioso e nazionalista impediva loro di intravedere. I discepoli non capirono l’apertura di Gesù e la missione fallì!

Luca 9,54-55: Gesù non accetta la richiesta di vendetta. Giacomo e Giovanni non vogliono portare a casa la sconfitta. Non accettano che qualcuno non sia d’accordo con le loro idee. Vogliono imitare Elia ed usare il fuoco per vendicarsi (2 Re 1,10). Gesù rifiuta la proposta. Non vuole il fuoco. Certe Bibbie aggiungono: “Voi non sapete che spirito vi muove!” Significa che la reazione dei discepoli non era dello Spirito di Gesù. Quando Pietro suggerisce a Gesù di non seguire lungo il cammino del Messia Servo, Gesù si rivolge a Pietro chiamandolo Satana (Mc 8,33). Satana è il cattivo spirito che vuole cambiare la rotta della missione di Gesù. Messaggio di Luca per le comunità: coloro che vogliono impedire la missione tra i pagani sono mossi dallo spirito del male!

Nei dieci capitoli che descrivono il viaggio fino a Gerusalemme (Lc 9,51 a 19,28), Luca, costantemente, ricorda che Gesù è in cammino verso Gerusalemme (Lc 9,51.53.57; 10,1.38; 11,1; 13,22.33; 14,25; 17,11; 18,31; 18,37; 19,1.11.28). Raramente, dice per dove Gesù andava. Solo qui all’inizio del viaggio (Lc 9,51), in mezzo (Lc 17,11) ed alla fine (Lc 18,35; 19,1), si sa qualcosa riguardo al luogo dove Gesù stava Ciò vale per le comunità di Luca e per tutti noi. Ciò che è sicuro è che dobbiamo camminare. Non possiamo fermarci. Ma non sempre è chiaro e definito per dove passiamo. Ciò che è sicuro è l’obiettivo: Gerusalemme.

Per un confronto personale

  • Quali sono i problemi che devi affrontare nella tua vita, per la decisione che hai preso di seguire Gesù?
  • Cosa impariamo dalla pedagogia di Gesù con i suoi discepoli che volevano vendicarsi dei samaritani?

Fonte: www.ocarm.org

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