Non è un “do ut des” di antica, romana maniera,
ma un consiglio più che prezioso
che fa muovere in anticipo l’amore.
Non quello risicato o fatto a forza,
che guarda alla convenienza e cerca il tornaconto
– che non può e non deve neppure essere chiamato amore –
ma quello a somiglianza di Colui che dell’amore se ne intende,
avendo fatto tutto per amore, preventivo e generoso.
Con questo invito Gesù ci indica la strada
per camminare verso un amore
ancora più puro e perfetto.
Infatti se facciamo agli altri ciò che da loro ci aspettiamo,
l’interesse – per quanto venga dopo – è comunque già previsto
e Dio – dal quale Gesù ci chiede di imparare – non dà
per nessunissimo interesse personale, ma soltanto
per la gioia di donare e renderci felici.
È vero questo è il top… ma a forza di guardare e di provare
qualche sprazzo del suo amore
potrebbe anche passare nelle nostre mani.
Facendo attenzione a lasciarlo passare umilmente
senza neppure il minimo pensiero
di mettere la nostra firma personale.
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Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 7, 7-12
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono! Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».
Parola del Signore