Gen 49,2.8-10: la benedizione di Giacobbe su Giuda
Gli oracoli sui figli, che Giacobbe pronuncia benedicendoli prima di morire, sono rivolti non tanto a singoli personaggi, quanto alle tribรน che essi rappresentano. Infatti, le caratteristiche che vengono presentate in riferimento ai singoli figli rispecchiano la situazione delle tribรน.
Questi testi, quindi, si riferiscono a unโepoca successiva alla storia di Giacobbe, quando il popolo di Israele รจ giร nella terra promessa. Nel contesto narrativo in cui sono inseriti vengono presentati come delle profezie sul futuro; probabilmente, perรฒ, rispecchiano la situa- zione presente ai tempi in cui la storia รจ stata scritta.
Giuda รจ paragonato a un leone, immagine di forza e di potenza. I versetti 10- 12 del cap. 49 del libro della Genesi (ยซNon sarร tolto lo scettro da Giuda nรฉ il bastone di comando tra i suoi piedi, finchรฉ sia portato il tributo a lui e sua sia lโobbedienza dei popoli. Egli che lega alla vite il suo asinello, e a scelta vite il figlio dellโasina sua, egli che lava nel vino la sua veste e nel sangue dellโuva il suo manto. Egli che ha gli occhi lucidi per il vino e bianchi i denti per il latteยป) presentano forse una traccia dellโattesa messianica, di colui che deve venire per instaurare il dominio del Signore. Lโasino รจ la cavalcatura del Messia, ripreso dallโevangelista Matteo 21,7. Il vino e il latte sono segni di abbondanza, per indicare la prosperitร e la pace che regneranno allโavvento del Messia.
Ruben, Simeone e Levi. Ruben รจ il primogenito di Giacobbe e quindi dovrebbe avere una posizione privilegiata. In realtร , la preferenza va a Giuda e a Giuseppe. Questo riflette la situazione delle tribรน: Ruben come tribรน ebbe scarsa importanza nella storia di Israele, mentre Giuda e Giu- seppe-Efraim ebbero un ruolo dominante. Il testo biblico spiega questo fatto come originato dal peccato di incesto di Ruben (Genesi 35,21- 22: ยซโฆRuben andรฒ a unirsi con Bila, concubina di suo padre, e Isra- ele lo venne a sapereยป), che gli fa perdere il diritto di primogenitura e quindi e la prosperitร ad esso legate. Anche Simeone e Levi hanno pecca- to per lโeccessiva violenza contro i Sichemiti: la primogenitura tra i figli di Lia, spetta allora a Giuda.
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Come avverrร anche per Mosรจ (Deuteronomio 33), Giacobbe, giun- to alle soglie della morte, pronunzia una benedizione-testamento che รจ come uno sguardo panoramico sul futuro destino delle dodici tribรน che comporranno il popolo eletto. Cosรฌ come sono formulate queste benedizioni sono โcommemorativeโ, cioรจ sono raffigurazioni della situazione di Israele durante lโepoca dei re, perciรฒ molti secoli dopo i patriarchi. Poste in bocca a Giacobbe, vengono messe al futuro. Alcuni hanno pensato che il testo fosse liturgico e appartenesse a un ri- to di rinnovamento dellโalleanza con il Signore da parte delle tribรน che si autodefinivano presentandosi al Signore. ร difficile, perรฒ, spiegare lโesatta origine e lโambito in cui le benedizioni sono sorte. Certo รจ che, collegandole a Israele-Giacobbe, si volevano riaffermare le proprie ra- dici, riconoscendole come sostegno e giustificazione del presente in cui si viveva.
La piรน solenne benedizione, riservata a Giuda, tribรน da cui uscirร Davide sua dinastia. Le immagini sembrano riflettere lโatmosfera messianica che avvolgerร la linea dinastica davidica: il primato sulle tribรน sorelle, la forza battagliera comparata a quella di un leone (donde il simbolo del โleone di Giudaโ), la grande durata della poten- za di Giuda, la sua straordinaria prosperitร agricola, simboleggiata dal vino e dal latte abbondanti e dallโasino, lโanimale del lavoro nei campi. Su queste immagini, usate poi per dipingere la pace messianica, si รจ innestata la tradizione giudaica e cristiana che ha attribuito un valore messianico a questa benedizione.
In particolare il versetto 10, che รจ piuttosto oscuro nellโoriginale ebraico a causa di un termine incomprensibile e che probabilmente esalta solo la regalitร duratura e il primato di Giuda (lo scettro e il tributo sono simboli regali), รจ stato letto liberamente dalla versione latina della Bibbia, la Vulgata di san Girolamo, come un annunzio del Messia:
ยซNon sarร tolto lo scettro da Giudaโฆ finchรฉ verrร Colui che devโessere inviatoยป. E lโInviato per eccellenza รจ il Messia atteso.
Mt 1,1-17: La genealogia di Gesรน e la sua nascita
ยซGenealogia di Gesรน Cristoยป (1,1). Motivi religiosi e giuridici spingono gli Ebrei a conservare la memoria degli antenati, poichรฉ la discendenza รจ il fondamento di importanti diritti e privilegi. Il vangelo di Matteo inizia con una genealogia che dimostra lโappartenenza di Gesรน al popolo di Israele.
Fidanzamento, matrimonio, ripudio. Per gli Ebrei il fidanzamento รจ un impegno decisivo, in funzione del matrimonio. Esso costituisce il primo momento della celebrazione (in ebraico qiddushรฌn, consacrazione), quando la donna viene โconsacrataโ allโuomo e i due giovani possono essere chiamati marito e moglie. La violazione del fidanzamento รจ considerata adulterio (Deuteronomio 22,23-27). Dopo un anno si celebrava il matrimonio vero e proprio (in ebraico nissuim, dal verbo nasa, โsollevareโ, โportareโ), quando la sposa veniva portata nella casa dello sposo. In seguito i due momenti furono uniti in un unico rito.
Come farร anche Luca, Matteo apre il suo vangelo con due capitoli dal taglio originale rispetto al resto della sua opera e, usando materiali preesistenti, elabora un profilo delle origini terrene e dellโinfanzia di Gesรน. Anche se il racconto contiene antiche memorie storiche, la figura che domina in queste pagine รจ giร quella gloriosa di Cristo, colui che ยซsalverร il suo popolo dai suoi peccatiยป, colui che imprime pienezza alle Scritture di Israele, colui che รจ oggetto della lotta aspra del male, ma verso cui ormai converge lโintera umanitร . Sono, quindi, pagine che hanno una forte finalitร teologica, anche se spesso la tradizione le ha colmate di colore e di sentimento (emblematici, i questo senso, sono i vangeli โapocrifiโ sullโinfanzia di Gesรน, non riconosciuti dalla Chiesa).
Matteo apre questa parte del suo vangelo con una genealogia di Cristo: essa risale ad Abramo e a Davide per sottolineare la qualitร messianica, ma anche il legame che Gesรน ha con la storia della salvezza aperta con il grande patriarca biblico. Gli anelli di questa genealogia sono articolati in tre tappe, ciascuna composta di quattordici generazioni: un evidente tentativo simbolico-numerico di delineare la perfezione e la pienezza (considerato il valore del โtreโ e del โsetteโ nella Bibbia del piano di salvezza che Dio porta a compimento in Cristo. I nomi, che nella terza sezione sono spesso oscuri, contengono elementi curiosi, come la menzione delle quattro donne: Tamar (Genesi 38), Racab (Gs 2) Rut e Betsabea, la moglie di Uria, sono state variamente interpretate, ma agli occhi dellโevangelista piรน che loro essere straniere lโattenzione รจ rivolta forse al modo piuttosto eccezionale con cui esse furono incinte e generarono, anticipando, cosรฌ, la vicenda stessa di Maria e di Cristo.
La nascita di Gesรน che subito segue la genealogia รจ, infatti, spiegata nel suo significato misterioso nellโannunciazione a Giuseppe. Egli deve accettare di essere il padre legale del figlio che Maria concepirร ยซper opera dello Spirito Santoยป, come lโangelo spiega due volte. La citazione del passo di Isaia 7,14 ha lo scopo di collocare questo evento allโinterno del grande disegno di salvezza divino, giร annunziato ai profeti e giร in atto nella prima alleanza con Israele. Non per nulla il nome di Gesรน rimanda al verbo ebraico โsalvareโ, come puntualizza lโangelo (1,21), e a lui si adatta in pienezza il titolo di Emmanuele, cioรจ Dio-con-noi.
Le due letture sono legate dalla tribรน di Giuda, cioรจ di Davide. Il Messia รจ della casa di Davide.
A cura di P. ERNESTO DELLA CORTE biblista โ File PDF completo