NONO GIORNO – 07 DICEMBRE 2017
ANTIFONA
Chi è il saggio? Colui che abita nella Parola del Signore. Il saggio è luce per la terra più che il sole. Un solo saggio può illuminare tutta la terra.
I saggi rifulgeranno come lo splendore del firmamento; coloro che insegneranno a molti la giustizia brilleranno come stelle per sempre (Dn 12,3).
Il saggio è vero saggio se non è saggio solo per se stesso, ma se è saggio per il mondo intero. La saggezza vissuta per rendere saggi è benedetta dal Signore.
COLLETTA
Sant’Ambrogio è un dono di Dio. In Lui Dio ci ha dato un insegne maestro della fede cattolica e un esempio di apostolica fermezza. Ogni santo è dono di Dio.
O Dio, che nel vescovo sant’Ambrogio ci hai dato un insigne maestro della fede cattolica e un esempio di apostolica fortezza, suscita nella Chiesa uomini secondo il tuo cuore, che la guidino con coraggio e sapienza.
Cosa chiede oggi la Chiesa al Signore? Chiede che ci dia ancora e ancora di questi uomini santi perché essa, la Chiesa, sia guidata con coraggio e sapienza.
Ecco la stupenda verità contenuta in questa preghiera. Ogni santo è un dono di Dio per la Chiesa. La Chiesa chiede che sempre il Signore mandi santi in essa.
PRIMA LETTURA – Dal libro del profeta Isaia (Is 26,1-6).
Abbiamo una città forte. La città forte è la Chiesa. A salvezza della città Dio ha posto bastioni e mura. Bastioni e mura della Chiesa sono i suoi santi.
In quel giorno si canterà questo canto nella terra di Giuda: «Abbiamo una città forte; mura e bastioni egli ha posto a salvezza.
Come una città senza bastioni e senza mura è conquistabile da qualsiasi esercito. Così la Chiesa è conquistabile da Satana senza i suoi santi.
I Santi sono le mura e bastioni della Chiesa. Finché il Signore susciterà santi in essa, la sua difesa contro le potenze del male è assicurata.
Aprite le porte: entri una nazione giusta, che si mantiene fedele. La sua volontà è salda; tu le assicurerai la pace, pace perché in te confida.
Chi è chiamato ad abitare nella città della Chiesa? Una nazione giusta, un popolo di giusti. Chi è giusto e fedele? Chi dimora nella Parola.
Abitazione nella Parola e nella Chiesa non sono mai separabili. Si abita nella Chiesa per abitare nella Parola. Si abita nella Parola per abitare nella Chiesa.
Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna, perché egli ha abbattuto coloro che abitavano in alto, ha rovesciato la città eccelsa, l’ha rovesciata fino a terra, l’ha rasa al suolo. I piedi la calpestano: sono i piedi degli oppressi, i passi dei poveri».
Perché si deve sempre confidare nel Signore? Perché solo Lui può abbattere le potenze del male. Solo Lui può annientare la città della cattiveria e malvagità.
Nessun altro può abbattere la potenza di Satana. Ma chi è che confida veramente nel Signore? Colui che entra nella città di Dio, nella sua Chiesa.
Confida nel Signore colui che sceglie la Parola del Signore come sua casa, sapendo che questa casa sarà invincibile, perché sempre difesa dal suo Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Sal 117)
Colui che viene nel nome del Signore è il suo Messia. Lui non solo viene nel nome del Signore, viene per dare ogni gloria al nome del Signore.
- Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Questa verità vale per ogni missionario di Cristo Gesù. Lui sempre deve venire nel nome del Signore per dare gloria e onore al nome del Signore.
Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell’uomo. È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti.
Ecco perché viene il Messia del Signore. Per dare gloria al nome del Signore. Come Lui dona gloria al nome del Signore? Manifestando la verità del Signore.
Il Signore è buono. Il suo amore è per sempre. Solo Lui è il rifugio sicuro. Solo in Lui si può confidare. Nessun uomo è rifugio e in nessuno si può confidare.
Apritemi le porte della giustizia: vi entrerò per ringraziare il Signore. È questa la porta del Signore: per essa entrano i giusti. Ti rendo grazie, perché mi hai risposto, perché sei stato la mia salvezza.
Qual è per noi la porta del giustizia? Cristo Gesù, la Parola perfetta del Padre, la pienezza della sua verità, grazia, vita. Lui è la porta per giungere fino a Dio.
Chi vuole ringraziare il Signore deve passare per questa porta. Ma per cosa si deve ringraziare il Signore? Perchè ha dato a noi la porta della giustizia.
Cristo e porta, Cristo e giustizia, Cristo e ringraziamento, Cristo e lode devono essere una cosa sola. Non possono essere separate in più cose.
L’errore della moderna teologia e pastorale è aver separato questa mirabile unità, facendone più cose separate, distinte, non collegabili.
Ti preghiamo, Signore: dona la salvezza! Ti preghiamo, Signore: dona la vittoria! Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Vi benediciamo dalla casa del Signore. Il Signore è Dio, egli ci illumina.
La salvezza è dono di Dio. A Lui va sempre chiesta. Anche la vittoria al consacrato del Signore è dono di Dio. A Lui va chiesta. Tutto è dono di Dio.
Colui che viene nel nome del Signore va sempre benedetto. Qual è la benedizione vera? È quella che nasce dall’accoglienza della sua Parola.
Benedire dalla casa del Signore per noi è benedire da Cristo Gesù, la sola casa vera di Dio, nella quale Lui abita con la pienezza della sua divinità.
Il Signore è Dio. Il Signore ci illumina. Come? Per mezzo di colui che viene nel suo nome. È il Messia la luce del Signore. Chi è illuminato dal Signore?
È illuminato dal Signore chi accoglie il suo Messia come sua vera luce. Non si accoglie il Messia, si è fuori della luce del Signore.
Messia, Dio, luce, sono una cosa sola. Si esclude il Messia, si toglie Cristo, si è senza Dio e senza la luce. Si rimane nelle tenebre. Gesù è la vera luce di Dio.
ACCLAMAZIONE AL VANGELO
C’è un tempo favorevole per la salvezza e un tempo che non è più favorevole. Ogni uomo è invitato a non far scorrere invano il tempo favorevole.
Alleluia, alleluia. Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo mentre è vicino (Is 55,6). Alleluia.
Il tempo favorevole per ciascuno lo stabilisce il Signore. È in questo tempo che Lui si lascia trovare, perché è vicino all’uomo.
Ogni missionario di Gesù è obbligato a vivere bene anche lui tutto il tempo favorevole per la sua salvezza, ma anche deve gridare questa verità agli altri.
L’errore si insinua nel cuore e ci convince che tutti i tempi sono favorevoli e per questo si passa da un peccato all’altro. Poi il tempo finisce e si è nell’inferno.
Vangelo – Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 7,21.24-27).
Ma quando è il tempo favorevole? È tempo favorevole sempre quando risuona all’orecchio dell’uomo la Parola di Gesù che invita alla conversione.
Finché sulla terra vi sarà un missionario di Cristo Signore che annunzia la Parola e invita alla conversione e alla fede in essa, il tempo è favorevole.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Quando la Parola di Gesù non risuona più, allora l’uomo deve tremare. Deve chiedere a Dio che gli faccia ascoltare la parola della conversione e della fede.
Solo sulla Parola di Gesù si può costruire la casa che rimarrà stabile in eterno. Se la Parola non risuona, non è data, neanche la casa sarà costruita.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Costruire la casa del tempo e dell’eternità sulla parola dell’uomo è come costruirla sul fango o sulle sabbie mobili o sulla sabbia. Crollerà.
La storia ogni giorno mette in luce che ogni casa anche materiale e non solo spirituale costruita sulla parola dell’uomo va sempre in frantumi.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
Se non diamo ascolto alla Parola di Dio prima di costruire la nostra casa, Dio ci concede una seconda grazia. Ci fa vedere la casa che crolla perché ci possiamo convertire.
Finché c’è il tempo, vedendo le nostre case che crollano, possiamo convertirci, sempre per grazia del Signore. Al momento della morte il tempo finisce.
Con la fine del tempo finisce il tempo favorevole della conversione. Si è esposti al crollo eterno della nostra casa, senza più rimedi. Tempo favorevole finito.
Oggi l’eresia attesta che questa parola è falsa. Non c’è più tempo né favorevole e né sfavorevole. Alla fine della vita, Dio ci accoglierà nel suo regno eterno.
PREGHIERA SULLE OFFERTE
Cosa chiede al Signore la Chiesa, presentando le sante offerte all’altare per il sacrificio? Chiede che venga il suo Santo Spirito e ci riempia di luce evangelica.
Venga su di noi, o Padre, il tuo Santo Spirito, nella celebrazione dei divini misteri, e ci riempia di quella luce evangelica che fece di sant’Ambrogio un ardente apostolo della fede.
Perché chiede lo Spirito e la sua luce evangelica? Perché come ha fatto Sant’Ambrogio apostolo della fede, faccia anche noi apostoli della fede.
Se lo Spirito non è invocato e se Lui non ci colma della sua luce evangelica, nessuno mai potrà divenire apostolo della vera fede.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Ogni vero pastore di Cristo Gesù deve imitare Cristo Gesù. Come si imita Cristo Gesù? Donando la vita per le pecore. Il pastore salva le pecore con la sua vita.
Il buon pastore dona la vita per il suo gregge. (Cfr Gv 10,11).
Se Dio in Cristo ha dato la sua vita per la salvezza delle pecore, vi potrà essere un pastore che possa solo immaginare di salvare le pecore in modo differente?
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
L’Eucaristia ci ha colmati di ogni potenza di grazia e di verità. È una potenza misteriosa e invisibile. La si vede solo con gli occhi della fede.
O Dio, che ci hai rinnovati con la potenza misteriosa di questo sacramento, fa’ che alla scuola di sant’Ambrogio vescovo camminiamo da forti sulla via della salvezza, per giungere alla gioia del convito eterno.
La Chiesa chiede che alla scuola di Sant’Ambrogio anche noi camminiamo da forti sulla via della salvezza. Ogni forza necessaria è stata attinta nell’Eucaristia.
La forza ci è stata donata perché con essa possiamo giungere alla gioia del convito eterno. L’Eucaristia è la forza per coloro che camminano verso l’eternità.
Anche questa verità oggi è stata cancellata. L’eternità di gioia e di vita è data a tutti. L’Eucaristia non serve più. Oggi Parola, fede, grazia, nulla più serve.
Leggi l’approfondimento alla Novena