Un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il piú grande comandamento?». Gli rispose: «”Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”.
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“ma io ne avevo chiesto uno” disse il dottore della legge
“e io te ne do due!”, beccati questo!
Incontro di due amori
Bisogna allontanarsi dagli uomini per trovare Dio? E chi ha trovato Dio può ancora ritornare verso gli uomini e vivere con loro, interessarsi di loro e lavorare con loro e per loro? In altre parole, l’amore di Dio e l’amore degli uomini sono compatibili o, al contrario, l’uno esclude l’altro in modo che bisogna assolutamente operare una scelta? La risposta di Gesú é chiara, da un ordine, una prioritá. Ci dice chi viene prima e chi viene dopo. Allora potremmo addirittura dire che é proprio l’incontro con Dio che ci fa amare l’uomo.
La mia vita interiore è la sorgente delle mie relazioni esteriori. A differenza di alcune teorie orientali, la predicazione cristiana non oppone l’essere al fare, l’interiore all’esteriore, la teoria alla pratica, la preghiera alla vita, la fede alle opere, Dio al prossimo. Se la comunità cristiana si disfa o la fede diminuisce, allora la si vede abbandonare il mondo e le sue responsabilità e ricostruire il mito dell’interiorità. Allora il Cristo non è più riconosciuto nella persona del povero, dell’esiliato, del prigioniero (P. Ricoeur)
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Fonte: Comunità Cattolica Italiana in Ungheria