Secondo il racconto dell’Evangelo di Luca, Gesù nasce povero e straniero: in una stalla, in mezzo ai pastori, fuori luogo, in viaggio. Fin dall’inizio, la storia di Gesù si svolge sotto il segno della povertà , allude a un disvelamento delle scelte di Dio che vanno in direzione opposta a quelle del mondo: tutta la sua tenerezza è rivolta agli umili, ai piccoli, ai miserabili. Già Maria, nello stesso Evangelo, aveva riconosciuto con chiarezza questo capovolgimento dell’ordine delle cose: è un’umile serva che è stata prescelta per magnificare il Signore, il quale verrà a rovesciare i potenti dai troni, a innalzare gli umili. La domanda che ci accompagna in questa mattina di Natale sarà : come è stato narrato questo “evangelo della povertà ” nei secoli della storia cristiana? E come è stato vissuto, in questi duemila anni di storia, il rapporto tra i poveri e i ricchi che abitano questa terra? E oggi, quando la povertà del mondo ci sta davanti agli occhi, che cosa fa per rovesciare l’ordine esistente delle cose il mondo cristiano civilizzato? Intrecciamo voci diverse: Chiara Frugoni ci racconta, attraverso gli “evangeli” di Giotto e di Francesco d’Assisi questa contraddizione in seno alla cristianità . Al priore dellla Comunità di Bose Enzo Bianchi proponiamo una riflessione biblica sul tema della povertà . L’economista Andrea Segre’ esamina lo stato di ricchezza e povertà nel mondo.
Prima Parte
[audio:http://www.radio.rai.it/podcast/A0036355.mp3]
Seconda Parte
[audio:http://www.radio.rai.it/podcast/A0036354.mp3]
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Fonte: Radio Rai 3 – Uomini e Profeti