Questa volta insieme al professor Rodolfo Papa andremo a scoprire lโimportanza di due tra i piรน noti versetti del vangelo di Matteo: โBeati invece i vostri occhi perchรฉ vedono e i vostri orecchi perchรฉ ascoltano. In veritร io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciรฒ che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciรฒ che voi ascoltate, ma non lo ascoltaronoโ (Mt 13,16-17).
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Anche alla luce dellโenciclica Lumen Fidei, il professor Papa ci spiega proprio come queste parole del vangelo di Matteo giustifichino la centralitร che lโarte assunse nel cristianesimo. Il professore riconosce nellโesperienza mistica di San Francesco un โdiscrimineโ per tutta la storia dellโarte. Con lโinvenzione del presepe moderno a Greccio e con la conformazione totale di Francesco a Cristo sino alle stimmate, si apre un nuovo inizio dellโarte. Lโintroduzione della prospettiva nel ciclo di affreschi con le Storie di Isacco nella Basilica superiore di Assisi (seconda metร del XIII secolo) si pone come immediata conseguenza di questi avvenimenti, una risposta dellโarte in linea con la tradizione che il professor Papa ci indica nei testi di Siccardo, vescovo di Cremona, Guglielmo Durando, vescovo di Mende, e di Tommaso dโAquino.
La prospettiva non รจ una scoperta paragonabile allโintroduzione della pittura ad olio, piuttosto รจ un cambio di passo radicale nellโarte cristiana che denuncia qualcosa: lo stile รจ uno strumento, non un fine.
Lโobiettivo dellโuso della costruzione prospettica nellโarte cristiana รจ quello di creare uno spazio abitabile che ribadisca lโincarnazione di Cristo. Questa tradizione, come ci indica il professor Papa, risale alla Veronica, quel panno con il quale la pia donna asciugรฒ il volto di Gesรน che stava salendo il Calvario. Una tradizione che insiste dunque sulla corporeitร di Cristo.
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Questa insistenza si giustifica attraverso tre argomenti: lโincarnazione di Cristo, vero Dio, ma anche vero uomo; la reiterazione nei Vangeli del tema della โvisioneโ, del โvedereโ; infine il permanere della presenza di Cristo nella Chiesa attraverso lโEucarestia, una volontร che lโarte deve in qualche modo assecondare.
La prospettiva dunque non รจ un semplice escamotage per coinvolgere lo spettatore, ma รจ un invito a contemplare la presenza e la corporeitร di Cristo. Con la prospettiva lโarte cristiana ci ricorda che Dio ha scelto di irrompere nella Storia. Attraverso la costruzione prospettica lโarte tenta di restituire la presenza dellโEmanuele (โDio con noiโ) perchรฉ nel vederla si possa gioire, si possa essere beati.
Fonte: aleteia.org