HomeSolennitàmons. Willy Volontè - Commento al Vangelo di domenica 1 Dicembre 2024

mons. Willy Volontè – Commento al Vangelo di domenica 1 Dicembre 2024

Domenica 1 Dicembre 2024 I DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 21,25-28.34-36

Respiro Spirituale, Prima domenica di Avvento, con mons. Willy Volonté

Trascrizione, non rivista, da Youtube:

Abbiamo lasciato il tempo ordinario e inizi il Sacro tempo dell’Avvento, un tempo particolarissimo, umanissimo, che ci interpella profondamente perché è un tempo che allarga la sua visuale sulla storia, sulla storia che ha preparato l’avvento appunto di Gesù Cristo, la sua incarnazione. È molto significativo perché partirei da una provocazione che in questi giorni ho sentito abbastanza fortemente, di una paura soprattutto nel campo dei giovani. Si sente che c’è una paura del futuro, che c’è un’incertezza

Un’incertezza che viene dalla situazione mondiale, che certamente è conflittuale, ma anche di fronte al problema del senso della vita, del significato della vita. E allora questo tempo è come se ci inoltrasse a indagare sul significato di quello che sta avvenendo. Avvento non è tanto il tempo che prepara il Natale del Signore, anche questo, ma Avvento è comunque qualcosa che si riferisce a Dio.

I Padri Greci parlavano di Dio come ho erchòmenos, che vuol dire: è il Veniente, Colui che viene sempre, è Colui che non manca mai di una Sua presenza. E allora il tempo dell’Avvento ci fa recuperare il senso: la presenza di Dio è Colui che non abbandona mai il Suo popolo, la Sua gente. E quindi inizia un grande cammino educativo che porta a finalmente ad avere il senso, il significato del tempo. Il tempo c’è perché Dio ha sempre pensato di salvare il suo popolo attraverso la presenza di Suo Figlio. Lo dice la Lettera ai Colossesi, lo dice la Lettera agli Efesini.

Quindi la realtà è Cristo, questo è il punto centrale dell’Avvento. E allora dobbiamo chiederci come Dio viene costantemente, perché non è relegato a un momento, a un momento storico preciso che poi si esaurisce: il Veniente è Colui che viene sempre, tutti i giorni, e viene attraverso la presenza concreta appunto di un Dio che si fa carne, che si fa uno di noi.

Allora il tempo dell’Avvento è un tempo di apertura e di speranza, come ci richiama proprio il Giubileo che tra qualche mese si aprirà. Il tempo dell’Avvento sarà esattamente il tempo della speranza, il tempo che ci apre il cuore a sognare una presenza che non ci abbandona mai.

Produzione Caritas Ticino

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