mons. Vincenzo Paglia โ€“ Commento al Vangelo del 7 Marzo 2021

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โ€œSi avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesรน salรฌ a Gerusalemmeโ€. Il brano evangelico che abbiamo ascoltato inizia con queste parole come a volerci ricordare che anche per noi si sta avvicinando la Pasqua. E la Chiesa, con preoccupazione materna, attraverso questa celebrazione ci unisce nuovamente al gruppo dei discepoli che accompagnano Gesรน che sale verso Gerusalemme per celebrare la Pasqua. Per noi sono passate tre settimane da quando siamo stati chiamati a metterci in cammino. E non possiamo non chiederci, ancora una volta: siamo fedeli al cammino che ci รจ stato proposto? E ancora: che ne abbiamo fatto del cammino quaresimale sino ad oggi? รˆ facile anche per noi, come per i discepoli di allora, concentrarci piรน sulle nostre preoccupazioni che su quelle del Vangelo, rallentando cosรฌ i nostri passi e allontanandoci dai pensieri del Signore. Ogni qualvolta, infatti, che prevale il nostro io, ogni qualvolta che diamo retta anzitutto alle nostre ragioni, ci allontaniamo dal Signore e dai suoi fratelli. Ma il Signore torna a parlarci. Nella Santa Liturgia del giorno del Signore, tutti veniamo nuovamente immersi nellโ€™itinerario che la Parola di Dio traccia per noi. Non siamo un popolo che cammina senza avere parole e senza una meta da raggiungere. Semmai dobbiamo chiederci se davanti ai nostri occhi continua a brillare la luce di questa Parola. La fedeltร  al Signore รจ ricordarsi ogni giorno della sua Parola. E il Signore non ci fa mancare la luce che illumina i nostri passi.

La lettura del brano tratto dallโ€™Esodo ci ricorda le โ€œdieci paroleโ€ date da Dio a Mosรจ sul Sinai. Furono le prime che gli israeliti ascoltarono. E forse sono state anche per noi le prime che abbiamo ascoltate sin dalla nostra infanzia. I Dieci Comandamenti, a guardarli con attenzione, non sono perรฒ semplicemente una serie di alte e universali norme morali. Sono molto di piรน: in essi si esprime il contenuto fondamentale da cui sgorga tutta la legge e la profezia dei profeti, ossia lโ€™esortazione ad amare il Signore e il prossimo. Le due tavole, strettamente legate lโ€™una allโ€™altra, non esprimono altro che questo duplice amore che deve presiedere lโ€™itinerario dei credenti. Attraverso di essi siamo guidati verso la meta. Tutti noi, perรฒ, sappiamo quanto sia facile distrarsi dallโ€™amore e non avere piรน davanti ai nostri occhi la meta divenendo preda di quel padrone che continua a insidiare la nostra vita. Lโ€™apostolo Pietro nella sua prima Lettera ricorda ai cristiani di essere sobri e di vegliare e il tempo quaresimale รจ proprio questo! perchรฉ โ€œil vostro nemico, il diavolo, come un leone ruggente va in giro cercando chi divorare. Resistete saldi nella fedeโ€ (1 Pt 5, 8).

Lโ€™evangelista Giovanni, nella pagina evangelica odierna, ci presenta il primo viaggio di Gesรน verso Gerusalemme per celebrarvi la Pasqua, come a volerci far entrare sin da ora nella meta verso la quale siamo diretti. Si potrebbe interpretare anche la scena della cacciata dei venditori dal Tempio come una manifestazione di gelosia da parte di Gesรน. Del resto non dice il profeta: โ€œLo zelo della tua casa mi divoraโ€ sino alla gelosia? Gesรน, appena vide il Tempio invaso da venditori, nota lโ€™evangelista Marco, fece una cordicella e cominciรฒ a sferzarli e a rovesciare i loro banchetti. รˆ un Gesรน particolarmente duro e risoluto; non puรฒ tollerare che la casa del Padre sia inquinata, anche se si tratta di piccoli e, in certo modo, indispensabili commerci. Gesรน sa bene che in un Tempio ove si accolgono questi piccoli commerci si arriva a vendere e a comprare anche la vita di un uomo per soli trenta denari. Ma qual รจ il mercato che scandalizza Gesรน? Qual รจ la compravendita che Gesรน non puรฒ sopportare? Senza dubbio la Lettera di questa pagina evangelica interpella il nostro modo di gestire gli edifici di culto e quanto vi รจ annesso: se siano cioรจ davvero luoghi per la preghiera e di incontro con Dio o non piuttosto luoghi sciatti e pieni di confusione. Cosรฌ pure chiede a chi ha responsabilitร  pastorali di porre grande attenzione a se stessi e alle proprie comunitร  perchรฉ non siano palestre per il proprio egocentrismo e tornaconto o per quantโ€™altro che non riguardi lo โ€œzelo per la casa del Signoreโ€.

Ma cโ€™รจ un altro mercato sul quale รจ importante porre la nostra attenzione: รจ quello che si svolge dentro i cuori. Ed รจ un mercato che scandalizza ancor piรน il Signore Gesรน perchรฉ il cuore รจ il vero Tempio che Dio vuole abitare. Tale mercato riguarda il modo di concepire e di condurre la vita. Quante volte la vita viene ridotta ad una lunga ed avara compravendita, senza piรน la gratuitร  dellโ€™amore! Quante volte dobbiamo constatare, a partire da noi stessi, il rarefarsi della gratuitร , della generositร , della benevolenza, della misericordia, del perdono, della grazia! La ferrea legge dellโ€™interesse personale, o di gruppo, o di nazione, sembra presiedere inesorabilmente la vita degli uomini. Tutti, chi piรน chi meno, siamo impegnati a trafficare per noi stessi e per il nostro guadagno; e non badiamo se da tale pratica crescono le erbe velenose dellโ€™arroganza, dellโ€™insaziabilitร  e della voracitร . Quel che conta e quel che vale รจ il proprio personale guadagno; a qualsiasi prezzo.

Gesรน entra ancora una volta nella nostra vita, come entrรฒ nel Tempio, e rovescia questo primato, manda allโ€™aria le bancarelle dei nostri interessi meschini e riafferma il primato assoluto di Dio. รˆ lo zelo che Gesรน ha per ognuno di noi, per il nostro cuore, per la nostra vita perchรฉ si apra ad accogliere Dio. Per questo, ogni domenica il Vangelo diviene come la sferza che Gesรน usa per cambiare il cuore e la vita. Anzi, ogni volta che quel piccolo libro viene aperto scaccia dai cuori di coloro che lo ascoltano lโ€™attaccamento a se stessi e rovescia la tenacia nel perseguire in qualsiasi modo i propri affari. Il Vangelo รจ la โ€œspada a doppio taglioโ€, di cui parla lโ€™apostolo Paolo, che penetra sin nelle midolla per separarci dal male. Purtroppo capita non di rado di metterci dalla parte di quegli โ€œuomini religiosiโ€ i quali, al vedere un โ€œlaicoโ€, qual era Gesรน, nel territorio sacro del Tempio, si scandalizzano e chiedono ragione di tale brusco e โ€œirriverenteโ€ intervento. โ€œQuale segno ci mostri per fare queste cose?โ€ chiedono a Gesรน. รˆ la sorda opposizione che ancora facciamo di fronte allโ€™invadenza del Vangelo nella nostra vita. Il male e il peccato, lโ€™orgoglio e lโ€™egoismo, cercano tutti i modi per ostacolare lโ€™invadenza dellโ€™amore nella vita del mondo. Eppure รจ proprio nellโ€™accogliere lโ€™amore del Signore che noi troviamo la salvezza. รˆ piรน che mai necessario lasciarci sferzare dal Vangelo per essere liberati dalla legge del mercato, ed entrare cosรฌ nel Tempio dellโ€™amore che รจ Gesรน stesso.

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Fonte โ€“ il sito web di mons. Paglia

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