mons. Vincenzo Paglia โ€“ Commento al Vangelo del 22 Maggio 2022

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Mentre ci avviciniamo alla celebrazione della Pentecoste, la Liturgia ci riporta allโ€™Ultima Cena e propone un brano tratto dai grandi discorsi fatti da Gesรน ai suoi. I versetti 23-29 del capitolo 14 del Vangelo di Giovanni fanno parte del primo colloquio di Gesรน, allorchรฉ egli conforta la fede e lโ€™amore di quella prima piccola comunitร , con la promessa dello Spirito. Il primo nodo che Gesรน affronta รจ quello della presenza di Dio nella vita del credente e della comunitร .

Ed รจ senza dubbio uno dei temi cardini della nostra stessa vita e di ogni esperienza religiosa. Il bisogno del rapporto con Dio, spesso surrogato nella societร  odierna con le piรน svariate esperienze, resta il cuore della vita di ogni uomo. E il Vangelo รจ la risposta radicale a tale bisogno. Lโ€™affermazione di Gesรน รจ chiara: โ€œSe uno mi ama, osserverร  la mia parola, e il Padre mio lo amerร  e verremo a lui e prenderemo dimora presso di luiโ€ (v. 23). Cโ€™รจ una identitร  tra lโ€™amore per Gesรน, lโ€™osservanza della sua parola e la presenza di Dio. Nella tradizione veterotestamentaria il luogo della dimora di Dio nel cammino nel deserto era la โ€œtendaโ€, successivamente fu il โ€œTempioโ€ e la stessa โ€œGerusalemmeโ€.

Con Gesรน, il Tempio diviene lui stesso; e chiunque si unisce a lui partecipa del culto. Oggi, pertanto, il luogo della presenza di Dio (qui risiede la straordinarietร  del cristianesimo!) รจ il cuore di chi ascolta e mette in pratica il Vangelo. Per incontrare Dio โ€“ viene a dirci il Vangelo di questa domenica โ€“ non abbiamo bisogno nรฉ di miracoli, nรฉ di visioni straordinarie e neppure di rivelazioni nuove. Il Vangelo ci basta! Giovanni, nella sua prima Lettera, afferma: โ€œChi osserva la parola di Gesรน, in lui lโ€™amore di Dio รจ perfettoโ€ (1 Gv 2,5); e Gesรน stesso dice con solennitร : โ€œIn veritร , in veritร  vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrร  mai la morteโ€ (Gv 8,51).

Il Vangelo รจ la perfezione e la vita eterna. Purtroppo la maggior parte di noi crede poco a tale veritร ; eppure le affermazioni evangeliche sono molto chiare e da tutti comprensibili. Il Vangelo non divide gli uomini in perfetti o imperfetti a seconda delle varie appartenenze. Lโ€™unica divisione passa nel cuore di ognuno, quando osserva o non osserva il Vangelo. รˆ piuttosto normale, invece, andare alla ricerca di qualcosa dโ€™altro. Gesรน dopo aver ribadito: โ€œChi non mi ama, non osserva le mie paroleโ€, aggiunge immediatamente: โ€œLa parola che voi ascoltate non รจ mia, ma del Padre che mi ha mandatoโ€ (v. 24).

Ecco cosโ€™รจ il Vangelo. Come dire, allora, che non ci basta? Qualcuno potrebbe ribattere che sono ormai duemila anni che lo si ascolta e poco o nulla รจ cambiato; si auspicano nuove prospettive, magari legate al Vangelo, ma che lo adattino e lo rendano piรน moderno. Mi ha, invece, molto impressionato una considerazione che faceva spesso padre Mien, il parroco di Novaiaderevna (vicino a Mosca) ucciso agli inizi degli anni Novanta a Zagorsk. Da pochi anni aveva fondato un movimento di rinnovamento religioso e a coloro che lo avvicinavano diceva: โ€œNon crediate che il Vangelo abbia ormai detto tutto, perchรฉ in realtร  noi oggi siamo ancora agli inizi della comprensione di quelle parole!โ€. Siamo appena agli inizi di una comprensione vera del Vangelo, una comprensione che richiede unโ€™appassionata adesione, un coinvolgimento totale.

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Non abbiamo bisogno di altre parole: dobbiamo, e con urgenza, approfondire e amare lโ€™unica Parola. รˆ quello che Gesรน disse ai suoi discepoli di allora e ripete a noi oggi: โ€œQueste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderร  nel mio nome, egli vโ€™insegnerร  ogni cosa e vi ricorderร  tutto ciรฒ che io vi ho detto (vv. 25-26). Gesรน aveva capito che i discepoli erano smemorati e inclini allโ€™incomprensione; e noi non siamo diversi. Per questo aggiunse che avrebbe mandato lo Spirito come maestro interiore dei discepoli e di ogni credente.

Sarร  suo compito โ€œinsegnareโ€ e โ€œricordareโ€ le parole dette da Gesรน. โ€œRicordareโ€ il Vangelo con lโ€™aiuto dello Spirito vuol dire amarlo come la parola piรน cara e cercare in ogni modo di metterlo in pratica. La vita del discepolo, guidata non dai tanti โ€œspiritiโ€ di questo mondo ma dallo โ€œSpirito di Dioโ€, renderร  visibile la parola scritta. Gregorio Magno, con quella sapienza spirituale che lo ha reso uno dei piรน grandi maestri spirituali, scriveva: โ€œLa santa Scrittura cresce con colui che la leggeโ€.


Per gentile concessione di mons. Paglia. FONTE