Il brano delle nozze di Cana, che Giovanni colloca allโinizio del suo Vangelo, in certo modo riassume lโintera missione di Gesรน. Non รจ solo il primo dei โsegniโ, ne รจ lโarchetipo. Riassume in sรฉ lโimmagine della destinazione dei popoli che tutti possono comprendere sino a esserne anche attratti. Gesรน lโespliciterร nelle parabole del regno che paragona appunto a un banchetto di nozze.
In un mondo privo di visioni e smarrito sul senso della vita, qui si parla di una festosa convivialitร che ha la sua forza attrattiva. Il โsegnoโ di Cana ha cambiato anche il cuore dei discepoli, i quali proprio da Cana iniziarono a credere in Gesรน. Erano un piccolissimo gruppo che da soli tre giorni seguiva Gesรน, ma al vedere il โsegnoโ di Cana, nota lโevangelista, โcredettero in luiโ.
Compresero, cioรจ, che il cambiamento dellโacqua in vino mostrava nei fatti che Gesรน stava inaugurando una convivenza festosa tra gli uomini. Persino le consuetudini piรน solide furono rovesciate. Lo notรฒ il maestro di tavola: โTutti mettono in tavola il vino buono allโinizio e, quando si รจ giร bevuto molto, quello meno buono. Tu, invece, hai tenuto da parte il vino buono finoraโ. A Cana Gesรน iniziava il nuovo regno: la solitudine veniva trasformata in comunione, la tristezza in gioia e la morte in vita. Finalmente le parole del profeta si realizzavano: โNessuno ti chiamerร piรน abbandonataโฆ ma sarai chiamata mia gioiaโ.
Colpisce nella narrazione la presenza della madre di Gesรน, la quale era lรฌ giร prima di lui. Appare come colei che vigila perchรฉ tutto vada bene. ร lei, infatti, ad accorgersi che il vino sta per finire. Verosimilmente siamo verso il giorno finale della festa che in genere durava piรน di un giorno. Subito Maria si reca dal Figlio e, preoccupata, gli dice: โNon hanno piรน vino!โ.
Potremo dire: รจ lei, ben prima di noi e talora anche senza di noi, che intercede perchรฉ tutto vada bene. E sente la responsabilitร dellโamore. Per questo Maria dice ai servi: โFate quello che egli vi dirร โ. Sappiamo bene che รจ Gesรน a compiere il miracolo, ma ha bisogno che quei servi riempiano dโacqua le giare fino allโorlo, generosamente, fin quasi a eccedere. ร la forza della preghiera di intercessione, un vero e proprio ministero che dovremmo tutti riscoprire.
Qui tutti i commenti al Vangelo delle domeniche precedenti di mons. Vincenzo Paglia