Il commento al Vangelo della Prima Domenica di Avvento di Mons. Sabino Iannuzzi
Puoi leggere la trascrizione, non rivista, del video qui sotto.
Il Maestro รจ qui e ti chiama
Cari amici, siamo nuovamente qui per cominciare questo tempo nuovo del nostro anno liturgico: questo tempo d’Avvento, che proietta l’esperienza della nostra vita su quel invito di Gesรน, il quale continua a farsi presente nella storia, nella quotidianitร , per poterci cosรฌ invitare a scoprire sempre piรน la sua vita e ad accoglierla nel nostro cammino.
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C’รจ la frase del Vangelo di oggi, significativa, quando Gesรน dice ai suoi discepoli, e lo ripete a ciascuno di noi: State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano. ร l’esperienza della vita e della storia, quell’attesa a non perdere mai di vista l’itinerario della nostra strada. Quell’itinerario che, nella sollecitudine del nostro essere, ci invita a riscoprire e ad accogliere la presenza di Dio nella storia.
Quella presenza diventa la capacitร di saper riconoscere la bellezza di quei segni di Dio che, come Papa Francesco ci ricorda, sono chiamati a diventare segni di speranza. Una speranza nuova, una speranza che deve darci sempre piรน la forza di saper riconoscere il presente di Dio nella vita di ciascuno di noi.
E allora, da qui, quell’invito ancora pressante nella pagina del Vangelo: Vegliate in ogni momento, pregando. La vigilanza e la preghiera siano le armi, siano soprattutto, per cosรฌ dire, quelle norme per poter orientare questo cammino verso la meta.
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Il Signore รจ venuto, il Signore continua a venire, il Signore verrร . La nostra sfida รจ quella di saperlo accogliere qui, quando Egli si manifesterร , e vuole trovarci pronti, solleciti. Non perdiamo l’occasione: il Signore passa. Dobbiamo saper condividere con Lui il pellegrinaggio della vita nella storia.
Buona domenica a tutti.