mons. Giuseppe Mani – Commento al Vangelo di mercoledì 1 Novembre 2023

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Tutti i Santi

Le letture che ci hanno nutrito nella Messa della festa di tutti i santi intendono trasfondere in ogni battezzato una grande certezza, quella di essere tutti chiamati a vivere la vita del Padre, tutti, senza nessuna distinzione. In particolare in questo “Tutti”, dobbiamo sottolinearlo, cono compresi quelli che hanno scelto la Verginità per il Regno e coloro che sono stati chiamati al sacramento del matrimonio.

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Tutti ugualmente chiamati, tutti aventi uguale accesso alla possibilità di vivere con Cristo nello Spirito la vita del Padre, già cominciata per tutti qui e destinata a raggiungere la sua pienezza un giorno al di la della morte. Tutti.

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E’ la dottrina del concilio che dobbiamo aver sempre presente anche perché non è stato un cammino semplice.

La storia della perfezione cristiana, della santità cristiana è stata lunga e interessante. Fina al 300 (L’Editto di Milano) santi erano soltanto i martiri. Il martirio era e rimane la forma più alta di assimilazione a Cristo. Dopo cominciò l’epoca dei monaci. La loro vita era la più assimilabile a quella dei martiri . Il primo santo non martire è San Martino di Tours, Vescovo ma anche monaco. Con San francesco di Assisi cominciarono i santi religiosi, che praticavano il vangelo in comunità e predicavano il Vangelo. Nel ‘500 con Sant’ Ignazio di Lojola cominciarono i santi religiosi, che non vivevano in comunità ne avevano il “coso” ma professavano di vivere evangelicamente per essere liberi per l’evangelizzazione. Per noi vescovi e preti la strada era chiusa. Si poteva raggiungere la perfezione cristiana scimmiottando i religiosi e i monaci. Per gli sposi manco a parlarne. Il Vaticano II ha proclamato che ogni battezzato è chiamato alla Santità, il Vescovo e i preti facendo i vescovi e i preti e le coppie di sposi addirittura possono farsi santi insieme vivendo l’amore coniugale ed educando cristianamente i figli. Già le prime famiglie sono state canonizzate.

La condizione è uguale per tutti: rispondere con fedeltà e generosità alla chiamata di Dio o nella Verginità evangelica o nella vita coniugale.

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Le vocazioni della chiesa sono il riconoscimento che un fratello ha vissuto nella sua vita il Vangelo. Papa Ratzinger nel bellissimo libro su Gesù Cristo commentando le beatitudini dice che uno dei modi per capire il Vangelo è vedere l’esempio dei santi. Vuoi sapere cos’è la povertà cristiana, guarda Francesco di Assisi. La Purezza, guarda Maria Goretti. I puri di cuore, guarda santa Teresa di Gesù Bambino, la Missione, guarda San Francesco Saverio, la preghiera, guarda Santa Teresa di Avila ecc… In paradiso ci sono modelli per tutti che ci invitano a seguire le loro orme come loro quelle di Cristo per far parte di quella Beatitudine di cui oggi la Chiesa ne celebra lo splendore.

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