Non รจ il carpentiere?
A Nazareth, come a Cafarnao la gente non poteva fare a meno di stupirsi incontrando Gesรน. Dinanzi alle sue azioni erano obbligati ad interrogarsi: โCosa รจ questo, un insegnamento dato con autoritร ! Comanda agli spiriti impuri e gli obbedisconoโ. I testimoni degli atti e delle parole di Gesรน non possono eludere la questione dellโorigine della sua potenza e della sua identitร .
โDa dove. Viene tutto questo: ma si rifiutano ad ammettere la realtร che gli si impone. Per giustificare il loro rifiuto di convertirsi invocano la loro conoscenza umana di Gesรน. Il suo mestiere. โNon รจ il carpentiere?โ e le sue origini umane. โNon รจ il figlio di Maria? Il fratello di Giacomo, di Josรจ, e di Simone?โ
Lโimpasse in cui si trovano i concittadini di Gesรน รจ quello di un certo razionalismo. La ragione non puรฒ accettare una divinitร che si incarna in una umanitร corruttibile che soffre, muore e risuscita, perchรฉ lโuomo percepisce a priori che Dio รจ trascendente, immutabile, impassibile come riconoscerlo in un uomo fragile della storia?
Questa posizione non rispetta assolutamente i diritti di Dio, tanto che lโuomo mantiene questa obiezione fondamentale. Gesรน non puรฒ compiere alcun miracolo. In affetti manca loro la fede, la fiducia in Gesรน, fanno ciรฒ per cui Gesรน non puรฒ assolutamente intervenire perchรฉ le sue azioni miracolose sono rigettate: trovano sempre una motivazione razionale che neutralizza lโazione divina.
Quello che ci interessa รจ che Gesรน invece ci tiene a farci sapere che esercita un mestiere come Paolo che faceva le tende e come molti rabbini del primo secolo.
Per la sua incarnazione, il Figlio di Dio si รจ unito a tutti gli uomini. Lavora con mani di uomo, pensa con lโintelligenza di uomo, agisce con la volontร di uomo, ha amato col cuore di uomo. Lโumanitร allโopera del Figlio di Dio gli permette questa unione con tutti gli uomini, di tutti i tempi e di tutte le culture. Per il credente, contemporaneo o no, del Cristo, questa umanitร allโopera attesta la sua identitร profonda: รจ il Messia, il Figlio di Dio vivente รจ Colui che รจ allโopera per la salvezza.
Non รจ indifferente che Gesรน Cristo che afferma a Nazareth la sua identitร messianica sia riconosciuto come il carpentiere, lโoperaio che lavora allโedificazione di una casa. Lo stupore degli ascoltatori di Cristo รจ grande ma noi dobbiamo capire che Gesรน getta una nuova luce su questo aspetto del lavoro da compiere in vista della salvezza: lavoro bello e nobile laborioso e faticoso. Cosรฌ facendo fa riconoscere come lโoperaio per eccellenza, Gesรน, manifesta la salvezza di ogni uomo, compresa quella del lavoro umano
Molte ideologie hanno promesso una certa liberazione per il lavoro umano: liberazione delle dipendenze, dalla schiavitรน, dalla sofferenza e dalle dure leggi. Solo Cristo, il carpentiere di Nazareth, lโartefice della nostra salvezza puรฒ dare forma e forza al nostro lavoro, qualunque esso sia.
Paolo VI , nel suo pellegrinaggio a Nazareth, diceva cosรฌ: โNazareth, casa del carpentiere, qui dovremo comprendere e celebrare la severa e redentrice legge del lavoro umano: qui ristabilire la dignitร del lavoro ; qui ricordare che il lavoro non puรฒ avere un fine in se stesso ma che la sua libertร e nobiltร gli vengono piรน che dal suo valore economico, dai valori che lo finalizzano; come non vorremmo qui salutare tutti i lavoratori del mondo intero e mostrare loro il grande modello, il loro fratello divino, il profeta di tutte le giuste cause, il Cristo Nostro Signore.โ (5 Gennaio 1964)