mons. Giuseppe Mani – Commento al Vangelo di domenica 5 Giugno 2022

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Pentecoste

La Pentecoste รจ la conclusione della storia della salvezza. Tutto quello che Dio ha fatto lo ha fatto per darci lo Spirito Santo, e avvenne la mattina della Pentecoste, cinquanta giorni dopo la Pasqua. Quel giorno nacque la chiesa, quindi oggi รจ il compleanno della chiesa. Santโ€™Agostino spiega che la chiesa, prima della Pentecoste, era nelle mani di Dio come quel pupazzetto di creta da cui fece lโ€™uomo alitando su di esso il suo Spirito di vita. La chiesa ha una lunga preistoria che comincia con Abele, il primo giusto immolato, ma che si conclude quando lo Spirito di Dio รจ entrato in lei.

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Oggi , quindi รจ il giorno opportuno per chiederci perchรฉ esiste la chiesa? Perchรฉ la chiesa? Qual รจ la sua missione?

Perchรฉ la chiesa? Di solito affrontiamo questa questione a livello sociologico. Nessuna religione puรฒ esistere e sopravvivere senza un minimo di organizzazione e di struttura. Ecco allora la ragion dโ€™essere della chiesa: รจ la forma di organizzazione del cristianesimo. Nessuna comunitร  puรฒ sopravvivere senza strutture. In questo senso lโ€™istituzione รจ indispensabile. Sotto questo punto di vista la chiesa deve continuamente essere adattata. Imparare a rispondere alle esigenze del nostro tempo e alle esigenze dellโ€™uomo di oggi. In questa ottica si spiega il buon funzionamento e il rinnovamento indispensabile della chiesa.

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Ma la chiesa รจ piรน che la forma di organizzazione del cristianesimo. La sua ragion dโ€™essere รจ piรน profonda. Deve essere cercata in Dio. La chiesa trova la sua esistenza nel desiderio di Dio. Le strutture della Chiesa restano importanti e indispensabili, ma ricevono una nuova dimensione per i credenti, un nuovo orientamento. Dio vuole la chiesa, perchรฉ attraverso di essa vuol raggiungere noi. Teologicamente la chiesa รจ lo strumento attraverso cui Dio entra in contatto con lโ€™uomo. Credo sia importante avere idee chiare: la chiesa sociologicamente รจ lโ€™organizzazione del cristianesimo e teologicamente il sacramento universale di salvezza, lo strumento con cui Dio prende contatto con lโ€™umanitร .

Dio ci cerca e aspira al nostro amore e non esiste altra strada per Lui che chiedercelo. Cosรฌ comincia a bussare alla nostra porta. Come il Cristo dellโ€™Apocalisse: โ€œEcco, io sto alla porta a busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, entrerรฒ presso di luiโ€ (Ap 3,20). Quanta delicatezza in quanto dice! Non entra senza bussare. E bisogna udire la sua voce. Non forza la porta. Non รจ uno che si impone. Bussa e aspetta la risposta.

Questa storia รจ cominciata con Abramo che non รจ rimasto solo, ma รจ diventato un popolo. Durante i secoli uomini e donne hanno creduto in Dio, condiviso con lui e vissuto nella sua alleanza.

Perchรฉ Dio vuole un popolo? Perchรฉ riunisce le persone in comunitร , in chiesa? Perchรฉ Dio desidera che su questa terra ci siano dei luoghi in cui sia riconosciuto e amato. Luoghi in cui Dio attende e ascolta. Dio per primo cerca questi luoghi in cui ascolta ed รจ ascoltato e spera di non donarsi invano e di non aprire il suo cuore per niente.

La preghiera fa parte della ragion dโ€™essere della chiesa. Dio si rivolge a noi come a degli amici, perchรฉ cerca lโ€™alleanza e lโ€™amicizia.

Lโ€™Eucarestia รจ il cuore della chiesa. Eโ€™ la preghiera per eccellenza. Eโ€™ come il focolare intorno a cui la famiglia si ritrova per riposarsi, per far festa.

Lโ€™amore non รจ senza impegno e dal focolare, centro della chiesa, parte la forza di comunicare agli altri โ€œle insondabili ricchezze di Cristoโ€, Salvatore di tutti gli uomini, per ospitarli nella sua casa.

Questa vita di chiesa crea uno stile, fatto di condivisione, di fraternitร  e di solidarietร , in cui non si cerca il proprio interesse, ma quello dellโ€™altro. Uno stile che รจ quello di Cristo Gesรน.

Nella Chiesa Dio incontra lโ€™uomo ed entra in amicizia con lui.

La chiesa potrร  essere criticata, combattuta e anche derisa, ma rimane sempre lo strumento con cui Dio ci offre il Suo amore.

In una lettera a Pipetta, Don Milani, pur riconoscendo tante ragioni che lโ€™amico comunista aveva e pure tante critiche, anche giuste, che rivolgeva alla chiesa, concludeva: โ€œCaro Pipetta, non fidarti di me! Se anche la Chiesa diventasse la chiesa di Gedda e dei padroni, io non la abbandonerรฒ mai, perchรฉ mi dona il perdono dei miei peccati e lโ€™Eucarestiaโ€.

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