I buoni frutti
Il vangelo di oggi conclude il discorso della montagna secondo Luca e parla dei frutti buoni come segno inconfondibile della bontร dellโalbero. Ci viene proposto un test della nostra situazione personale: sono un albero buono o un albero cattivo?
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Il frutto in questione รจ la Misericordia. Sei misericordioso? Vuol dire che hai un cuore misericordioso. Non lo sei? Allora sei un uomo cattivo che โdal suo cuore trae fuori il maleโ.
La misericordia รจ la qualitร del Padre che si riflette nel Cuore di Cristo, ma che รจ difficile da coniugare con la nostra vita e quindi da comprendere.
Gesรน non fa sconti sullโargomento: โQuante volte devo perdonare? Sette volte? No. Settanta volte setteโ, quindi sempre. La notte della Passione il primo papa fa lโesperienza del perdono. Nel โPadre nostroโ abbiamo il coraggio di dire: โPerdona a noi i nostri debiti come noi perdoniamo ai nostri debitoriโ.
Fin dallโAntico Testamento una cosa appare chiara: il Dio della rivelazione non รจ il Dio freddamente trascendente, non รจ lโOnnipotenza distante, ma un Dio che rivela โle viscere di misericordiaโ, come canta Zaccaria.
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Il testo evangelico piรน sconvolgente, tanto da essere chiamato un vangelo nel vangelo, รจ la parabola del figliol prodigo. Da notare che il figlio fa la peggiore offesa al padre: โPer me puoi morire, dammi quello che mi spettaโ. Questa affermazione รจ la peggior descrizione del nostro comportamento nei confronti di Dio. Lโatteggiamento di Dio deve caratterizzare i cristiani. ร stato lo stile di Cristo, ma ci pone non pochi problemi pratici. ร possibile avere una societร in cui la regola รจ la misericordia e il perdono? Si pensa subito ad una societร senza polizia e carabinieri, senza pene per i malviventi, senza contravvenzioni per i trasgressori della legge. Siamo nellโutopia o nella Buona Novella?
Credo che sia importante chiarire questo per non immaginare la svendita della grazia o โla grazia a buon mercatoโ, il perdono a prezzo stracciato. Niente di piรน falso. Ogni rapporto con Dio si configura come unโalleanza con Lui. Quando ha offerto la prima legge sul Sinai sapeva bene che gli avrebbero disobbedito, per questo nella prima pagina del diritto penale di Dio cโรจ scritto perdono e misericordia.
Ma questโalleanza tra Dio e lโuomo ha come corrispettivo nellโuomo lโimpegno ad essere fedele e a rinnovare la fedeltร in caso di mancanza.
Ogni alleanza con Dio si configura come un contratto: Dio ci dร la sua benevolenza e noi gli promettiamo amore e fedeltร .
Questo contratto perรฒ non รจ un contratto di compravendita, bensรฌ un contratto di donazione che richiede la generositร del donatore, ma anche che il beneficiato lo accetti, altrimenti sarebbe un regalo. Se il dono non viene ricevuto e accolto con gratitudine con la promessa di essere fedele per lโavvenire, tutto รจ vanificato. Dio รจ sempre misericordioso e disponibile a perdonare, ma lโuomo non รจ sempre disposto a ricevere il perdono e a ricominciare il cammino di fedeltร .
Gesรน ci รจ stato di esempio sulla Croce: ha perdonato il ladro che gli chiedeva perdono (โOggi sarai con me in paradisoโ), ma per i suoi crocifissori ha pregato: โPadre, perdona loro, perchรฉ non sanno quello che fannoโ. Non ha offerto lโamnistia per tutto quello che avevano fatto.
In conclusione, il nostro cuore deve essere sempre aperto al perdono e disposto alla misericordia anche se rischiamo, come Gesรน, di essere derisi e di incontrare chi addirittura si approfitta del nostro perdono, confondendolo con debolezza. Eโ un rischio che da cristiani dobbiamo correre.
Eโ possibile avere un cuore misericordioso? Essere un albero buono per fare frutti buoni? Certamente con la grazia di Dio e la coscienza di essere stati tante volte perdonati da Dio; consapevoli di essere frutto della Sua Misericordia, di essere dei peccatori pentiti e penitenti, quindi perdonati. Dio condanna lโamministratore infedele, perchรฉ dopo avergli perdonato tanto, non ha perdonato poco al fratello. Perdono e misericordia non sono uno stato di amnistia generale, ma fanno entrare responsabilmente nella civiltร dellโAmore.