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mons. Giuseppe Mani – Commento al Vangelo di domenica 23 Marzo 2025

Domenica 16 Marzo 2025 - II DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 9,28b-36

Convertitevi!

Nelle ultime tre domeniche di quaresima saremo impegnati sul tema della โ€œconversioneโ€. Nella terza domenica il discorso della conversione parte da un fatto di cronaca. Pilato ha fatto uccidere dei galilei mentre offrivano un sacrificio e diciotto persone sono state uccise dal crollo della torre di Siloe.

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Gesรน, partendo da questi fatti, parla dellโ€™urgenza della conversione: โ€œSe non vi convertirete, perirete tutti allo stesso modoโ€. Gesรน dice che disavventure come queste non sono effetto delle colpe. Mette cosรฌ fine allโ€™idea tradizionale di un concetto di retribuzione temporale delle colpe individuali, a quello di un castigo sulla terra, ma vede nei fatti quanto avverrร  alla fine dei tempi: finiranno tutte le cose e noi stessi โ€œSe non vi convertirete!โ€.

Nella seconda parabola, invece, mette in luce la pazienza di Dio che aspetta la nostra conversione. Dio aspetta la nostra conversione. Ci รจ offerta la Quaresima per convertirci e in questa Quaresima dellโ€™Anno Santo il Signore ci aspetta, preparandoci la grazia di cui dobbiamo approfittare.

Cosโ€™รจ la conversione? โ€œLa fede nasce dalla predicazioneโ€. Non รจ unโ€™invenzione personale e non si puรฒ raggiungere guardando soltanto la natura dellโ€™uomo. La fede nasce dallโ€™annuncio di ciรฒ che Cristo ci ha comunicato del Padre e questo si ascolta attraverso la Parola della Chiesa. Questa รจ la conversione.

Certamente anche altre creature sono orientate verso Cristo. Tutta la realtร  del mondo, compresi noi stessi, siamo salvati da Lui. Cosรฌ il sentimento spontaneo, un sano giudizio, la disponibilitร  ad amare, il nostro progresso umano, contengono giร  essi stessi un importante riferimento a Cristo. Perรฒ non possiamo fidarci completamente di noi stessi, dei nostri sentimenti che sono fallaci. La Rivelazione ci mostra la strada. Il Vangelo rivela sempre qualcosa di inatteso. รˆ un messaggio che ci obbliga ogni momento a pensare diversamente. Ci rende nuovi. Ecco la conversione.

Con il โ€œDio dei filosofiโ€ si comincia a vedere una parte importante della veritร , perรฒ la strada che conduce a Cristo non รจ ancora trovata. Una sola cosa ci ferma: le soglie di una porta bassa in cui non entri se non accetti di piegarti. Abbassarci non vuol dire che la Parola di Dio รจ semplice e umana. รˆ Dio stesso che ha parlato in Gesรน Cristo in termini umani. Riconoscere questo, umiliarsi, รจ convertirsi.

Possiamo anche accettare che Dio si sia lasciato toccare e si sia fatto sentire nella persona di Cristo, ma ammettere che anche ora per noi attraverso realtร  umane come il sacerdozio la Chiesa ci raggiunge, si fa toccare e ci offre la salvezza รจ piรน difficile e fa tornare indietro. Questa reazione ci ferma e ci priva del contatto con Dio. Il contatto con Dio non รจ esclusivamente un contatto individuale, nรฉ puramente invisibile. รˆ nella comunitร  dove cโ€™รจ il Corpo di Cristo che accettiamo Dio, non come frutto di immaginazione, ma come veramente lโ€™Altro.

Due realtร  ci guidano. Una visibile, lโ€™espansione del messaggio di Cristo; lโ€™altra interiore, la pace che il mondo non puรฒ dare. Tuttโ€™e due indicano la vera porta per chi vuole abbassarsi. Una volta entrato nella casa, la scoprirร  meravigliosa, alta e vasta.

Credere, avere la fede รจ professare quanto i nostri fratelli hanno da sempre professato, perchรฉ la Chiesa, ispirata dallo Spirito Santo, ha sintetizzato quanto apparteneva alla rivelazione di Gesรน, inviato dal Padre.

Convertirsi vuol dire credere nel Padre di Gesรน Cristo, in Lui, suo Figlio naturale, nella Chiesa, anticipo del Regno di Dio e comunitร  di salvezza. Millesettecento anni fa, la Chiesa definรฌ a Nicea il suo Credo e lโ€™Anno Santo รจ lโ€™occasione per confrontarci con quellโ€™atto di fede e per rinnovare la fede del Battesimo.

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La Pasqua dellโ€™Anno Santo dovrร  essere determinante per la nostra conversione.

Fonte