Convertitevi!
Nelle ultime tre domeniche di quaresima saremo impegnati sul tema della โconversioneโ. Nella terza domenica il discorso della conversione parte da un fatto di cronaca. Pilato ha fatto uccidere dei galilei mentre offrivano un sacrificio e diciotto persone sono state uccise dal crollo della torre di Siloe.
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Gesรน, partendo da questi fatti, parla dellโurgenza della conversione: โSe non vi convertirete, perirete tutti allo stesso modoโ. Gesรน dice che disavventure come queste non sono effetto delle colpe. Mette cosรฌ fine allโidea tradizionale di un concetto di retribuzione temporale delle colpe individuali, a quello di un castigo sulla terra, ma vede nei fatti quanto avverrร alla fine dei tempi: finiranno tutte le cose e noi stessi โSe non vi convertirete!โ.
Nella seconda parabola, invece, mette in luce la pazienza di Dio che aspetta la nostra conversione. Dio aspetta la nostra conversione. Ci รจ offerta la Quaresima per convertirci e in questa Quaresima dellโAnno Santo il Signore ci aspetta, preparandoci la grazia di cui dobbiamo approfittare.
Cosโรจ la conversione? โLa fede nasce dalla predicazioneโ. Non รจ unโinvenzione personale e non si puรฒ raggiungere guardando soltanto la natura dellโuomo. La fede nasce dallโannuncio di ciรฒ che Cristo ci ha comunicato del Padre e questo si ascolta attraverso la Parola della Chiesa. Questa รจ la conversione.
Certamente anche altre creature sono orientate verso Cristo. Tutta la realtร del mondo, compresi noi stessi, siamo salvati da Lui. Cosรฌ il sentimento spontaneo, un sano giudizio, la disponibilitร ad amare, il nostro progresso umano, contengono giร essi stessi un importante riferimento a Cristo. Perรฒ non possiamo fidarci completamente di noi stessi, dei nostri sentimenti che sono fallaci. La Rivelazione ci mostra la strada. Il Vangelo rivela sempre qualcosa di inatteso. ร un messaggio che ci obbliga ogni momento a pensare diversamente. Ci rende nuovi. Ecco la conversione.
Con il โDio dei filosofiโ si comincia a vedere una parte importante della veritร , perรฒ la strada che conduce a Cristo non รจ ancora trovata. Una sola cosa ci ferma: le soglie di una porta bassa in cui non entri se non accetti di piegarti. Abbassarci non vuol dire che la Parola di Dio รจ semplice e umana. ร Dio stesso che ha parlato in Gesรน Cristo in termini umani. Riconoscere questo, umiliarsi, รจ convertirsi.
Possiamo anche accettare che Dio si sia lasciato toccare e si sia fatto sentire nella persona di Cristo, ma ammettere che anche ora per noi attraverso realtร umane come il sacerdozio la Chiesa ci raggiunge, si fa toccare e ci offre la salvezza รจ piรน difficile e fa tornare indietro. Questa reazione ci ferma e ci priva del contatto con Dio. Il contatto con Dio non รจ esclusivamente un contatto individuale, nรฉ puramente invisibile. ร nella comunitร dove cโรจ il Corpo di Cristo che accettiamo Dio, non come frutto di immaginazione, ma come veramente lโAltro.
Due realtร ci guidano. Una visibile, lโespansione del messaggio di Cristo; lโaltra interiore, la pace che il mondo non puรฒ dare. Tuttโe due indicano la vera porta per chi vuole abbassarsi. Una volta entrato nella casa, la scoprirร meravigliosa, alta e vasta.
Credere, avere la fede รจ professare quanto i nostri fratelli hanno da sempre professato, perchรฉ la Chiesa, ispirata dallo Spirito Santo, ha sintetizzato quanto apparteneva alla rivelazione di Gesรน, inviato dal Padre.
Convertirsi vuol dire credere nel Padre di Gesรน Cristo, in Lui, suo Figlio naturale, nella Chiesa, anticipo del Regno di Dio e comunitร di salvezza. Millesettecento anni fa, la Chiesa definรฌ a Nicea il suo Credo e lโAnno Santo รจ lโoccasione per confrontarci con quellโatto di fede e per rinnovare la fede del Battesimo.
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La Pasqua dellโAnno Santo dovrร essere determinante per la nostra conversione.