Amare i nemici
Ascoltando il discorso della montagna siamo arrivati ad un punto impegnativo e misterioso. Eโ possibile amare i nemici? Se li amiamo non sono piรน nemici. Ma Gesรน continua di offrire lโaltra guancia e fargli prendere anche il mantello a chi ti ha preso la tunica.
Non cโรจ il rischio di confondere il cristiano con lo stupido del villaggio? Chiariamoci: Gesรน non intende essere preso alla lettera ma nella sostanza del messaggio: per il cristiano non รจ ammessa nessuna forma di violenza e, come vedremo, non cโรจ da confondere la forza con le fortezza , che รจ una virtรน cardinale.
Gesรน stesso dice ai suoi quando non sono accolti che vadano altrove e quando il servo del sacerdote gli diede uno schiaffo non gli offrรฌ lโaltra guancia ma chiese la ragione di quel suo atteggiamento. Lโuomo รจ degno di essere rispettato sempre e nessuno deve offenderlo nei suoi diritti e nella sua persona dal suo concepimento, vedi lโaborto, e alla fine, vedi lโeutanasia.
Guardandoci intorno siamo immersi nella violenza e nella guerra. Cosa deve pensare il cristiano? Qual รจ il giudizio evangelico con cui guardare la nostra storia.
La guerra รจ sempre un male, una forma sbagliata per rivendicare i propri diritti, รจ sicuramente la vittoria del demonio portare gli uomini ad uccidersi Nessuna persona puรฒ essere obbligata ad andare in guerra, puรฒ far lโobiezione di coscienza riconosciuta in tutti i paesi civili. Eโ vero che la guerra non la fanno i soldati ma i politici (don Gnocchi) ma gli esecutori del loro volere sono le persone che possono aderire o meno.
Il Concilio Vaticano II ha affrontato questo problema ed รจ stato illuminante: โLa guerra non รจ stata eliminata dalla umana condizione e una volta esaurite tutte le possibilitร di un pacifico accomodamento non si potrร negare ai governi il diritto di una legittima difesa. โฆ. Coloro che al servizio della patria esercitano la loro professione nelle file dellโesercito si considerino anchโessi servitori della sicurezza e della libertร dei popoli e concorrono anchโessi alla stabilitร della paceโ (G, et Sp. 79).
La guerra รจ un esercizio della forza che non รจ una virtรน cristiana ma una condizione naturale ma che il cristiano, per difendere la libertร e la dignitร dei cittadini, puรฒ usare coniugandola con la โgiustiziaโ, cioรจ per giusti motivi, e in giusta misura, con la โprudenzaโ. Nel qual caso la forza diventa virtรน della fortezza, quindi una virtรน cristiana, come argomenta San Tommaso (II -II ).
โDinanzi a a questo stato di degradazione dellโumanitร - continua il Vaticano II- la stessa coscienza del genere umano proclama il valore del diritto naturale e dei suoi principi universali con sempre maggior fermezza e vigore. E le azioni che deliberatamente si oppongono a quei principi che comandano tali azioni sono crimini, nรฉ lโobbedienza cieca puรฒ scusare coloro che li eseguonoโ
La riflessione della Chiesa con la sua teologia ci orienta a pensare la situazione attuale offrendoci le coordinate di un pensiero evangelico. Purtroppo non รจ difficile argomentare come la violenza in cui ci รจ dato di vivere fa apparire lโimperversare dellโopera del demonio che semina stragi tra persone che ingiustamente subiscono sofferenze dovute allโegoismo e alla crudeltร dei fratelli.
Con questi sentimenti ascoltiamo la Parola di salvezza โAmate i vostri nemiciโ. Eโ possibile amare con โFortezzaโ e dolcezza. Eโ il miracolo evangelico.
- Pubblicitร -