Stillate cieli dallโaltoโฆ
Siamo alle porte del Natale del Signore. La fede ci fa chiedere โVieni Signore Gesรน!โ. Siamo in attesa dellโunico Salvatore dellโuomo. Verrร ? ร certo che verrร . Ma chi troverร e in che condizione?
Quanto allโunico Salvatore dellโuomo troverร lโerrore di certe ideologie del progresso parallele allโerrore di una certa ideologia laicista. Un Cesare che ignora Dio e che non ne riconosce lโautoritร , usurpando facilmente per sรฉ quello che viene da Dio, intervenendo sulle libertร di coscienza degli uomini, non รจ mancato neppure ai giorni nostri. Nel secolo passato abbiamo conosciuto falsi messia che hanno promesso e illuso di cambiare il mondo ed hanno lasciato il posto a nuovi fanatici.
Le ideologie tecniciste ignorano Dio e si illudono di dominare col loro potere e le loro opere ciรฒ che solo Dio puรฒ fare compiacendo le loro ambizioni, lโorgoglio di non aver bisogno di nessuno. Se lโuomo ha vinto la poliomielite e la tubercolosi finirร per vincere anche la morte. Superando lโanalfabetismo e lโignoranza credono anche di superare il male morale.
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Lโuomo non puรฒ situarsi in maniera precisa nella sua propria veritร se non si situa in rapporto con Dio, se perde il suo riferimento vitale al Creatore. I vari fallimenti che lโuomo ha dovuto verificare non lo hanno convinto che ha bisogno di un altro Salvatore che sia al di fuori di se stesso, che sia capace di stupirlo per la sua potenza.
Lโuomo spera ed รจ sostenuto dalla visione del suo futuro che puรฒ costruire con le sue mani, ma la storia ci insegna che i suoi limiti sono segnati e crediamo che esiste il Dio dellโImpossibile, colui che รจ il vero Redentore dellโuomo.
Aspettiamo che si rinnovi il miracolo caratteristico degli interventi di Dio che รจ il Dio dellโimpossibile. Sentiamo il bisogno di Lui, ma non osiamo contarci, perchรฉ รจ sempre imprevedibile e originale nei suoi interventi. Originale e imprevedibile la nascita di Isacco da Abramo e Sara, ugualmente quella di Giovanni dallโanziana Elisabetta e Zaccaria; straordinaria, invece, quella di Gesรน, il vero Messia, da una Madre vergine.
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Natale significa soltanto questo: Dio รจ diventato uomo, niente di piรน straordinario, lo ha fatto facendosi bambino e impotente per non illudere nessuno e non condizionare alcuno. ร voluto nascere da una donna vergine e morire per poi risorgere. Niente di piรน paradossale, di straordinario, di imprevisto! E lo ha fatto per abituarci al suo modo di agire e di intervenire. Soltanto cosรฌ saremo capaci di non stupirci dei suoi interventi e del suo Natale.
Cominciamo lโanno santo entrando di nuovo dentro la porta della fede come โPellegrini di Speranzaโ. Non di una speranza umana, ma di una speranza divina che ha come oggetto Dio e soltanto Lui. Sperare lโimpossibile รจ la caratteristica del cristiano e sono tante le cose che appaiono tali: la Pace, la giustizia sociale, la ricomposizione di tante famiglie e, dopo tante prove, anche la nostra personale conversione.
La venuta del Redentore potrร segnare lโinizio di un vero tempo santo, una vera rinascita, un ridiventare bambini per entrare nel Regno dei cieli.