Il Regno di Dio è vicino
“Dio è vicino”: è la buona novella che Gesù proclama e che la Chiesa annuncia da 2000 anni.
“Il Regno di Dio è vicino”. Cioè, vale a dire che Dio è là e si dona.
Ma a chi si dona? A Gesù. Completamente e in maniera perfetta. Gesù è il Regno di Dio e Lui soltanto. Ma anche ogni uomo pronto ad accoglierlo, ad accogliere in sé stesso la sua presenza, ad accogliere la sua presenza perché è qui, è vicino.
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“Convertitevi e credete”. È l’unica condizione a due facce inseparabili per accogliere Dio in me: devo credere e convertirmi. O meglio, convertirmi credendo, perché convertirsi e credere è la stessa cosa. È operare questa rivoluzione copernicana che consiste nel fondare la propria vita su un altro, sui meriti di un altro, sui doni di un altro.
La conversione non consiste nello sforzarsi per avere diritto a Dio, altrimenti non sarebbe più un dono, una Buona Novella. Conversione consiste nel rimettersi ad un altro, confidare in Lui come ci si affida al pilota di un aereo.
Gesù dice a Simone: “Venite dietro a me!”. Non mettersi davanti a Gesù, non camminare per la propria strada, alla propria luce, ma a quella di Cristo. “Venite dietro a me!”, “Seguitemi!”.
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Il Cristiano è uno che segue. Il salmo di questa domenica ci dice: “Insegnami, Signore, i tuoi sentieri! Guidami nella tua verità e istruiscimi!”. “La via giusta addita ai peccatori; guida gli umili secondo giustizia, insegna ai poveri le sue vie”.
Cioè, a dire: Signore, voglio sottomettere la mia intelligenza, la mia saggezza alla tua. Voglio sottometterti la mia volontà.
Chiedendo questo, chiedendo la fede, chiedendo di venire dietro di Lui, Gesù fa una promessa: “Farò di voi dei pescatori di uomini”.
L’acqua del lago è il simbolo della morte. Essere pescatori di uomini è liberare gli uomini dalla morte e farli vivere. Il Cristiano è un seguace di Cristo, ma anche un coinvolgitore di fratelli, un salvatore con Cristo. Questa è una Buona Novella, una magnifica promessa di Gesù.
“Sono io! E tu sarai un trascinatore di fratelli”. Sono io, lascia le tue reti, ma vieni dietro di me. Il Vangelo non mette sulla bocca di Gesù: “Lascia le tue reti”, ma “vieni dietro di me”. Poi c’è scritto che essi “lasciate le loro reti, lo seguirono”.
Magdeleine Delbrel scrive: “Signore, se sei dappertutto, come si fa se io sono sempre altrove?”.
Il Regno di Dio è vicino. È in mezzo a noi, ma noi siamo altrove, impigliati nelle nostre reti. Non rinviamo a più tardi di convertirci, di credere in Lui, di metterci a seguirlo! Facciamolo subito, ora!