Gesù è alle nozze
Giovanni ci racconta che “il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la Madre di Gesù”. Stupisce che la Madre di Gesù sia messa al primo posto e aggiunge che “fu invitato anche Gesù con i suoi discepoli”. Quell’ “anche” mi sembra molto riduttivo, come dire “tra tanti, tra gli altri” c’era anche Gesù.
Tra le tante applicazioni di questo brano evangelico vorrei sottolinearne una: c’era Gesù, Gesù era presente. La sua presenza santifica e consacra questo momento fondamentale della vita degli uomini: la nascita della loro famiglia. Gesù farà di quel momento un Sacramento: il segno con cui Dio vuole realizzare il suo rapporto con l’umanità, come lo sposo con la sua sposa. Per questo San Paolo lo chiamerà “grande Sacramento”, parlando del matrimonio di Cristo con la Chiesa.
Gesù, come era presente quando nasceva la famiglia di Cana, è presente in tutte le famiglie. Il Concilio Vaticano II lo dice con una immagine bellissima: “Come Dio un tempo ha preso l’iniziativa di un’alleanza di amore e di fedeltà col suo popolo, così ora viene incontro ai coniugi cristiani attraverso il sacramento del matrimonio. Rimane con loro perché, come egli stesso ha amato la Chiesa, anche i coniugi possano amarsi l’un l’altro fedelmente per sempre con mutua dedizione” (G et Sp 48). In questa immagine il tempo di fidanzamento appare come l’antica alleanza e il matrimonio la nuova alleanza. Lo aveva già detto Gesù: “Quando due saranno uniti nel mio nome io sarò in mezzo a loro”. Qual è l’unione più intima di due cristiani se non quella della famiglia?
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Già i Padri hanno chiamato la Famiglia “Chiesa domestica”, perché abitata da Dio, prima cellula della Chiesa.
Proprio perché cellula di Chiesa la famiglia è luogo di crescita e di santificazione dei fedeli. Il Concilio continua: “I coniugi compiendo il loro dovere coniugale e familiare… tendono sempre più a raggiungere la propria perfezione e la mutua santificazione, e assieme rendono gloria a Dio”. La famiglia è il luogo per eccellenza dove si diventa santi insieme.
Dio si rivela in famiglia, la fede diventa esperienza. Ho interpellato diversi gruppi di coniugi se avessero sperimentato la presenza di Dio nella loro vita di coppia e la risposta è stata unanime nell’aver costatato la Presenza di un Altro in due momenti particolari: nel momento della croce. In famiglia le croci si moltiplicano, non ne arriva mai una da sola e misteriosamente poi tutto si risolve. L’altra chiara esperienza della Presenza è quando sta arrivando una nuova vita. L’esperienza è troppo grande per non esserci la presenza di Dio!
Godere di questa Presenza e stare con essa è pregare insieme e costituisce la forza che garantisce la fedeltà e l’amore.
Gesù è presente nella normalità della vita familiare quasi senza che ce ne accorgiamo. È il vero “Dio nascosto”, proprio come a Cana “c’era ANCHE Gesù”. Anche quella prima volta non era in vista, ma tra tanti, come tanti. Così è in famiglia, la sua presenza non è ingombrante, ma garbata, segreta, ma efficace con interventi misteriosi se richiesti con fede e attesi con povertà di spirito.
La crisi che sta attraversando la famiglia è dovuta all’ignoranza del dono che porta con sé. Solo la proposta di una forte vita spirituale consoliderà le nostre famiglie e sanerà tutta la vita sociale.
Gesù è disponibile ancora a cambiare l’acqua in vino. L’acqua che deve essere inodore incolore e insapore in vino buono, capace di stupire fino alla fine tutti i commensali.
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