HomeVangelo della Domenicamons. Giuseppe Mani - Commento al Vangelo di domenica 13 Ottobre 2024

mons. Giuseppe Mani – Commento al Vangelo di domenica 13 Ottobre 2024

Domenica 13 Ottobre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 10, 17-30

Vieni e seguimi!

Il vangelo tocca un punto sensibile, quello del possesso dei beni materiali. Attentamente seguiamo lโ€™insegnamento preciso di questa domenica che non รจ un invito alla solidarietร  e condivisione, nรฉ vuole far sentire in colpa chi possiede dei beni. Siamo invitati alla Sapienza per potere vedere e ricevere la Grazia della Parola vivente che Gesรน ci offre.

Lโ€™inutile preoccupazione di fare per avere. Ci troviamo dinanzi ad un bravo uomo, che, perรฒ, รจ centrato su sรฉ stesso. รˆ un proprietario non soddisfatto di quel che ha. รˆ naturale che lโ€™uomo cerchi di avere sempre di piรน: โ€œMaestro, cosa devo fare per avere la vita eterna?โ€. Cerca la vita eterna sinceramente, infatti si era gettato in ginocchio dinanzi al Signore, ma resta preoccupato del โ€œfare per avereโ€. Ora, la vita eterna non รจ un oggetto da possedere, ma un cammino in cui avanzare, guidati dalla Parola divina.

Gesรน orienta il proprietario inquieto verso Colui che รจ veramente Buono. Lโ€™essenziale della fede non consiste nellโ€™accumulare tante opere, ma nellโ€™obbedire a Colui che solo รจ Buono. Non siamo discepoli di Gesรน se non aderiamo alla sua missione, facendo la Volontร  del Padre come ci suggerisce lo Spirito Santo. Questo atteggiamento del vero discepolo si accresce attraverso una preghiera vera e profonda per ottenere la Sapienza.

- Pubblicitร  -

La Sapienza divina non รจ un bene da possedere, ma un dono da ottenere chiedendolo umilmente. Tutte le ricchezze del mondo non sono paragonabili alla Sapienza divina. Lโ€™uomo รจ un enigma che sfugge a sรฉ stesso; รจ la Sapienza divina che dร  la chiave di questo enigma. Per ottenerla basta pregare, chiederla, per essa si accede alla vera intelligenza.

La rinuncia non รจ attraente. Si capisce rinunciare al male, ma perchรฉ rinunciare alle cose buone? Nellโ€™itinerario di un cristiano rinuncia vuol dire liberazione, alleggerirsi per andare liberamente verso dove il Signore ha fissato. Gesรน non impone niente al suo interlocutore, ma lo prende in parola su ciรฒ che gli manca: โ€œVaโ€™, vendi tutto quello che hai, dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo, poi vieni e seguimi!โ€.

Il testo precisa lโ€™atteggiamento di Gesรน in questโ€™istante: โ€œLo guardรฒ e lo amรฒโ€. Sveglia cosรฌ unโ€™altra dimensione, quella dellโ€™essere, dellโ€™essere in comunione, piรน che quella di avere. Chiama alla rinuncia, cioรจ alla liberazione del suo cuore preoccupato piรน dal possesso, per proteggersi. Non รจ una maledizione gettata sulle ricchezze materiali, ma un avvertimento: โ€œSarร  difficile per coloro che possiedono ricchezze entrare nel Regno dei cieli!โ€. La sorpresa degli apostoli corrisponde alla nostra e la precisazione di Gesรน รจ illuminante: โ€œPer gli uomini questo รจ impossibile, ma non per Dio. Perchรฉ tutto รจ possibile a Dioโ€.

- Pubblicitร  -

Questo รจ il punto piรน importante del Vangelo di questa domenica: Gesรน ci raccomanda di non distrarci con le ricchezze ingannatrici e materiali, per mettere risolutamente la nostra fiducia nella Sapienza che viene da Dio. Questa Sapienza รจ comunione con Dio e, piรน precisamente, collaborazione alla sua opera in questo mondo. Per conseguenza la vita cristiana non consiste nellโ€™accumulare cose di cui la vita รจ giร  piena. รˆ accoglienza fiduciosa della Sapienza che viene da Dio, Sapienza che opera in tutte le cose. Questa sapienza รจ potenza di trasformazione che supera qualsiasi rinuncia.

Fonte

Articoli Correlati