Mons. Giovanni Dโ€™Ercole โ€“ Commento al Vangelo del 24 Settembre 2023

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  1. Nel vangelo di questa domenica Gesรน propone una strana parabola: il padrone dโ€™una vigna assume lavoratori in diversi orari del giorno e addirittura alcuni proprio allโ€™ultimo momento e poi fa consegnare a tutti la stessa paga. Se in unโ€™impresa il proprietario agisse cosรฌ susciterebbe delle proteste da parte degli altri lavoratori soprattutto da chi fin dal mattino ha dovuto sopportare โ€œil peso della giornata e il caldoโ€. E forse dovrebbe pure riflettere che lโ€™azienda non potrebbe avere i profitti sperati: si tratta cioรจ dโ€™una mentalitร  antieconomica e antisindacale. 

A scanso di equivoci, Gesรน chiarisce che non si tratta dโ€™una impresa come quelle dove vigono i regolamenti sindacali e la regola della perfetta perequazione economica. Eโ€™ anzi qualcosa di radicalmente diverso e la logica che viene usata per trattare gli operai nella vigna del Regno dei cieli รจ opposta a quella contabile. Del resto il profeta Isaia nella prima lettura ricorda che โ€œi miei pensieri โ€“ dice il Signore โ€“ non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vieโ€. Siamo veramente in un altro mondo! Solo se si conosce che รจ Dio il signore di tale simbolica vigna si capisce la logica che egli adopera quando affronta i contestatari:โ€Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a questโ€™ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? 

Ecco il punto: Dio รจ generoso e la sua bontร  รจ senza misura, ma tale generositร  suscita incomprensione, invidia e gelosie. Che fare allora se non lasciarsi interpellare dal suo modo di agire e finalmente decidersi ad abbandonare alcune nostre convinzioni? Questa parabola insegna che per essere graditi a Dio non ci si deve angustiare di sommare sacrifici, preghiere e quantโ€™altro allo scopo di guadagnare meriti per il cielo. Eโ€™ vero il contrario: piรน ci si lascia amare da Dio come siamo cercando di seguirlo come possiamo piรน ci riesce facile comprendere lโ€™apparentemente ingiusto suo modo di agire. In questa vigna infatti non esiste il criterio del merito, ma del dono, non prevale la ricerca del profitto da parte del padrone, ma la generositร  gratuita verso gli operai. Tutto ciรฒ non รจ semplice da accettare se non ci lasciamo prima lavare la mente e il cuore della tenera misericordia di Dio. 

  1. Gesรน nella sua costante predicazione insegna che nessuno ha diritti da accampare nel rapporto con Dio perchรฉ per quanto ci si sforzi, si resta sempre dei poveri mendicanti di felicitร  e solamente la tenerezza del suo amore puรฒ cambiare il nostro modo di pensare e di agire. Fanno certamente meno fatica a comprenderlo quelli che, dopo unโ€™esperienza difficile e travagliata, incontrano il suo volto misericordioso. Esempio lampante della strategia divina รจ la vicenda del buon ladrone crocifisso al lato destro di Gesรน. Lโ€™evangelista Luca lo racconta cosรฌ: โ€œUno dei malfattori appesi alla croce lo insultavaโ€ฆma lโ€™altro lo rimproverava: ยซNeanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perchรฉ riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di maleยป. E aggiunse: ยซGesรน, ricordati di me quando entrerai nel tuo regnoยป. Gli rispose: ยซIn veritร  ti dico, oggi sarai con me nel paradisoยป (Lc23,39-43). Un grande apostolo della comunicazione, il vescovo americano Fulton Sheen commenta: questo bandito di cui ignoriamo il nome รจ morto come un ladro perchรฉ finalmente รจ riuscito a rubare il Cielo. E questa รจ anche la speranza di ciascuno di noi: Noi possiamo ancora rubare il paradiso. Gesรน conferma che โ€œgli ultimi saranno primi e i primi, ultimiโ€. Quanto grande รจ stata lโ€™ultima gioia di Gesรน quando ha potuto portare con sรฉ in paradiso un pentito dellโ€™ultima ora! Ma cosa avrร  pensato il condannato di sinistra vedendo la scena e ascoltando le parole di Gesรน? 
  1. Gesรน risponde a chi pretenderebbe che il trattamento economico fosse diverso secondo lโ€™entitร  del lavoro prestato: โ€œTu sei invidioso perchรฉ io sono buono?โ€ Quanti danni fanno lโ€™invidia e la gelosia quando corrompono le relazioni fraterne e amicali che vanno facilmente in frantumi. La domanda di Cristo ci mette in crisi perchรฉ la gelosia e lโ€™invidia sono nemici dichiarati dellโ€™armonia e dellโ€™amore e finiscono per diventare vere malattie spirituali o, come scrive un antico monaco vissuto in Egitto, Evagrio Pontico (345-399) โ€œspiriti maligniโ€ contro i quali occorre lottare con pazienza e perseveranza. La Bibbia narra che il peccato di Lucifero fu la gelosia nei confronti dellโ€™uomo creato a immagine e somiglianza di Dio. Nel libro della Sapienza leggiamo infatti: ยซรˆ per invidia del diavolo che la morte รจ entrata nel mondo e ne fanno esperienza quanti gli appartengonoยป (2,24).
    Per gelosia e invidia Abele venne massacrato dal fratello Caino inaugurando unโ€™infausta catena di omicidi che continua anche oggi. Come pure sempre perchรฉ divorato dal tarlo malefico della gelosia Saul tentรฒ di eliminare Davide. Tra i nostri ricordi dโ€™infanzia cโ€™รจ poi la vicenda fiabesca di Biancaneve e la strega Grimilde che produce la cosiddetta โ€œsindrome di grimildeโ€ quando a causa dellโ€™invidia e gelosia si รจ presi da un esagerato nervosismo, ansia e perdita di autostima. Tra i peccati capitali โ€“ sette per la tradizione occidentale ai quali Evagrio Pontico aggiunge come ottavo, la tristezza โ€“ alcuni comportano un certo anche se momentaneo piacere, ma non lโ€™invidia che รจ un vero veleno dellโ€™anima e del cuore, generatore solamente di un tormento interiore, sofferenza e senso di inferioritร . Puรฒ degenerare in una vera dipendenza perchรฉ nasce sempre da un confronto esasperato con gli altri; si soffre e ci si inquieta per il loro bene, il loro successo, la loro gioia e felicitร  e tutto ciรฒ lo si avverte come qualcosa che ci รจ tolto ingiustamente per cui alla fine subentra una tristezza mista a rabbia che ti rode il fegato e ti fa sentire la vita come un fallimento. Se รจ facile cadere nelle mani dellโ€™invidia e della gelosia, รจ invece assai difficile liberarsene. 
  1. Come combattere la gelosia e lโ€™invidia? Non solo in questa pagina evangelica ma in molti altri testi la parola di Dio nellโ€™Antico e nel Nuovo Testamento offre riferimenti alla gelosia e in primo luogo mostra la gelosia di Dio che ci ama e ci domanda di non anteporre niente altro al suo amore. Esiste dunque una sana gelosia che sconfigge quella possessiva e distruttrice della nostra persona.  Sperimentando appunto lโ€™amore geloso divino che, come fuoco divoratore, purifica il nostro cuore possiamo sentirci liberati dalla possessivitร  della malvagia ed egoistica gelosia generatrice di unโ€™invidia a sua volta portatrice di complessi autodistruttivi. Sentendosi amati gratuitamente da Lui si รจ portati a scoprire a nostra volta la bellezza dโ€™un amore che non esige in contraccambio nulla se non la gioia della persona che amiamo. Facciamo dunque ricorso con fiducia nella preghiera allo Spirito Santo perchรฉ purifichi e renda puro il nostro amore e ci renda capaci di arrivare ad amare gli altri come Dio ci ama. Il segreto รจ lasciarsi convertire dalla gelosia dellโ€™amore di Dio che relativizza e guarisce la nostra gelosia.  Ma occorre molta pazienza perchรฉ il Padre celeste rispetta la libertร  dellโ€™uomo e mai la forza. Se perรฒ nutriamo veramente fiducia in Lui e cerchiamo con pazienza e perseveranza di vincere quanto in noi si ribella, Dio ci libera e ci guarisce. Nei momenti in cui ci sentiamo tentati dal demone della gelosia e dellโ€™invidia ripetiamo con fiducia lโ€™invocazione  piรน volte ripetuta nellโ€™odierno salmo responsoriale tratto dal  salmo 144:โ€ Il Signore รจ vicino a quanti lo invocano, a quanti lo cercano con cuore sinceroโ€.

AUTORE: Mons. Giovanni Dโ€™Ercole, Vescovo emerito โ€“ Pagina Facebook โ€“ Sito Web