- โAscoltate oggi la voce del Signoreโโ
In questa 23ma domenica del Tempo ordinario colgo un filo conduttore che lega in armonica sintesi le letture bibliche che oggi la Chiesa propone alla nostra meditazione. Il tema รจ lโamore, ma lโamore conosce varie sfaccettature che invitano a non semplificare, a non bypassare i passi necessari per giungere alla vera caritร . Sia nel testo del profeta Ezechiele, come nella lettera di san Paolo ai Romani che nel vangelo secondo Matteo ci sono alcune indicazioni che ci ricordano la responsabilitร dellโamore che esige una conversione costante del cuore. Il vangelo parla della fraterna correzione, possibile solo quando si coltiva lโascolto della voce del Signore come ben mette in luce il salmo responsoriale (94/95): โSe ascoltate oggi la sua voce! Non indurite il cuore come a Meriba e come nel giorno di Massa nel desertoโ.
Massa e Meriba sono il ricordo della perdita di fiducia in Dio da parte dโIsraele assetato e smarrito in un deserto infuocato dal caldo torrido. Si lamenta con Dio e dubita del suo amore. Alla ribellione del popolo il Signore risponde facendo sgorgare dal deserto roccioso una fonte inesauribile dโacqua fresca. Massa e Meriba continuano a ricordarci che la fede รจ non dubitare ma affidarsi allโamore di Dio in ogni situazione. La parola โAmenโ, che in ebraico indica lโadesione totale della nostra fede, esprime concretamente il concetto di โappoggiarsi su Dioโ, coltivando la memoria del suo amore che puรฒ rendere tenero e compassionevole il nostro cuore.
- โPienezza della legge infatti รจ la caritร โ
Nella seconda lettura tratta dalla Lettera di san Paolo ai Romani, lโapostolo ripropone il tema dellโamore e questโodierno testo viene da alcuni considerato come il secondo canto paolino della caritร dopo la famosa pagina del tredicesimo capitolo della prima lettera ai Corinzi. Per percepirne il valore occorre contestualizzare la riflessione di Paolo nellโinsieme della Lettera ai Romani. Nel capitolo che precede, il dodicesimo, egli fornisce alcuni consigli ai cristiani circa la questione piรน difficile in ogni tempo, e cioรจ come vivere concretamente da cristiani in un mondo che di cristiano non ha nulla. Essere cristiani, spiega, รจ fare dellโintera nostra esistenza un dono a Dio, un sacrificio santo e invita a non lasciarsi guidare dallโesempio dal mondo presente, ma occorre in ogni circostanza discernere la veritร e cercare di compiere volontร di Dio.
Entrando nel concreto della vita sociale e nel rapporto con le autoritร stimola il cristiano a comportarsi sempre da onesto cittadino. Ma occorre obbedire a tutte le leggi che la societร impone โ si chiede lโapostolo? A questo riguardo offre come criterio ultimo il vero amore. Suggerisce cioรจ di non prendere pretesto del fatto di essere cristiani per non assumere ogni nostra responsabilitร civile e aggiunge che non basta essere buoni cittadini perchรฉ si รจ semplicemente osservanti delle regole. Dovere del credente รจ โnon essere debitore di nulla a nessuno se non dellโamore vicendevoleโ. Il che cโimpegna a discernere il vero amore e a saper distinguere la veritร dallโerrore, ciรฒ che รจ giusto da ciรฒ che non lo รจ e ad agire di conseguenza: Eโ il coraggio dellโamore, ma come farlo?
- โIo ti ho posto come sentinella per la casa dโIsraeleโ
Nella prima lettura tratta dal Libro del profeta Ezechiele, il profeta si presenta come sentinella a guardia del popolo di Dio. Deportato in Babilonia sulle rive del fiume Kebar in un villaggio chiamato Tel Aviv apprende la notizia della distruzione della cittร di Gerusalemme e la devastazione del Tempio. Tuttavia, pur dinanzi a cosรฌ grande rovina, Ezechiele non si perde dโanimo e si consacra totalmente ad alimentare la speranza del suo popolo. Ed รจ proprio in ricordo di lui che la capitale dโIsraele moderna porta il nome di Tel Aviv che significa โCollina di primaveraโ. Per circa ventโanni Ezechiele si batte su due fronti: da una parte aiuta il popolo a sopportare la durezza della deportazione e in secondo luogo mantiene viva la speranza del ritorno nella terra promessa.
Essere sentinella dโun popolo in difficoltร ! Ecco la missione che il profeta indica oggi a coloro che a vari livelli hanno la responsabilitร nella comunitร cristiana: non solo i capi ma ogni membro della comunitร deve sentirsi โsentinellaโ uno dellโaltro. Essere vigile sentinella esige restare in ascolto della Parola di Dio e saper cogliere i segni della speranza anche nelle notti piรน oscure; comporta saper avvertire il popolo di catastrofi in arrivo e al tempo stesso assicurare che la condizione per non essere travolti รจ tornare a Dio.
Chiaro il legame con il vangelo di oggi: Gesรน chiama i discepoli a unโanaloga missione: in nome dellโamore fraterno comanda di vegliare sugli altri al punto da esser in grado di richiamare allโordine quando qualcuno prende una strada sbagliate. La correzione fraterna รจ forma eloquente dellโamore vero perchรฉ consiste nel cercare il bene dellโaltro e se necessario fermarlo sullโorlo del precipizio. Ogni critica positiva fa crescere lโamore e il compito della sentinella รจ proteggere e salvare la cittร .
- โDove sono due o tre riuniti nel mio nome, lรฌ sono in mezzo a loroโ
La presenza di Gesรน nella comunitร cristiana รจ garanza di speranza per tutti. Il testo dellโodierno vangelo รจ tratto dal quarto discorso di Matteo dedicato alla vita della comunitร ecclesiale e lโintero capitolo diciottesimo analizza vari aspetti delle relazioni fraterne nella Chiesa. Due in particolare i temi messi in luce: dare prioritร ai piccoli e ai deboli e rendere effettiva la pratica del perdono scambievole. Il testo del vangelo odierno รจ preceduto dalla breve parabola della pecora smarrita e la gioia del pastore nel ritrovarla. Lโimmagine del pastore era allโepoca facilmente comprensibile e pure oggi noi facciamo ad essa riferimento.
In ogni comunitร i responsabili, come questo pastore, dovrebbero andare alla ricerca di quanti rischiano di perdersi. Il primo loro compito รจ quindi la vigilanza imitando il profeta Ezechiele di cui parla la prima lettura. Tuttavia non solo i pastori sono responsabili del cammino ecclesiale, bensรฌ tutti, gli uni degli altri, facendosi carico lโuno dei pesi dellโaltro. E Gesรน indica una vera procedura di riconciliazione ecclesiale: โla correzione fraternaโ. Per cui, soltanto quando avendo tentato ogni forma di dialogo non si arriva alla soluzione del conflitto, occorre affidare tutto nelle mani dellโassemblea considerando la persona come โil pagano e il pubblicanoโ.
Ma come interpretare questo? Guardando allโesempio di Gesรน nel suo tratto con i pubblicani e i peccatori non si tratta mai di un rifiuto definitivo, ma del rispetto della libertร di ognuno nellโattesa ad esempio che Zaccheo o il pubblicano Matteo si convertano. Nessuno pertanto va abbandonato, al contrario รจ necessario far ricorso ancor piรน allโamore, un amore paziente e perseverante. Quanto siamo lontani dallโattuale stile di tante nostre comunitร ! Eppure รจ questa la vera sfida: praticare un amore paziente e coraggioso che non tradisce mai la veritร , alla scuola di Gesรน che per amore della veritร non ha esitato a morire in croce.
Nelle situazioni piรน difficili e complesse, quando tutto sembra perso รจ allora che il ricorso alla preghiera diventa la risorsa indispensabile e inesauribile, animati dalla certezza che โdove sono due o tre riuniti nel mio nome, lรฌ sono io in mezzo a loroโ. E non stancarsi mai di essere pazienti sapendo che Gesรน non abbandona mai il suo popolo.
AUTORE: Mons. Giovanni DโErcole, Vescovo emerito โ Pagina Facebook โ Sito Web