Nella prima parte, il cardinale Ravasi approfondisce le letture tratte dal libro del Siràcide e lette – come sempre – dai giovani attori del Piccolo Teatro di Milano: “Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno; se hai fiducia, anche tu vivrai”.
Il libro del Siracide è chiamato così dal suo autore, che in 50,27 viene presentato come “Gesù, figlio di Sira”. Seguendo l’antica traduzione latina, esso viene anche indicato con il titolo di Ecclesiastico (“libro da leggere nell’assemblea”), perchè l’opera era molto letta nella comunità ecclesiale, a motivo del suo ricco insegnamento sapienziale, rivolto a ogni categoria di persone e valido per le diverse situazioni della vita. Il libro non ha uno schema preciso, ma si apre su un ampio orizzonte che abbraccia i molteplici aspetti positivi e negativi dell’esistenza umana: l’amicizia, la morte, l’avarizia, il creato e i suoi elementi, il prestito, il governo, le donne, l’uso della lingua, il giuramento, l’adulterio, la libertà, i figli, la salute, il vino, i banchetti, gli schiavi, i viaggi, il lavoro intellettuale e quello manuale.
In primo piano, nella seconda parte del programma, curata da Maria Cecilia Sangiorgi, la crisi e la rivolta in Nord Africa e in Medio Oriente.
“Urliamo, bruciamo e spacchiamo tutto, perchè é l’unico linguaggio che riescono a capire” spiega un ragazzo algerino.
La redazione di Frontiere ha incontrato il professor Vittorio Emanuele Parsi, docente di Politica Internazionale all’Università Cattolica di Milano, e ha affrontato con lui questi temi di stretta attualità.
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