Il commento alle letture del 4 Settembre 2019 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).
Per questo sono stato mandato
Col 1,1-8; Sal 51; Lc 4,38-44
L’uomo pensa Dio dal suo cuore, dai suoi pensieri, dalla sua volontà, dai suoi desideri. Vorrebbe un Dio a sua disposizione giorno e notte per risolvere tutti i problemi della sua umanità, intrisa di vizio, peccato, idolatria, immoralità, superstizione, ogni disobbedienza e trasgressione dei Comandamenti. Non li vuole risolvere alla maniera di Dio, ma alla maniera degli uomini. Dio vuole l’uomo nella sua Legge e sua Volontà. L’uomo vuole Dio nel suo peccato secondo il suo desiderio e le sue attese, le sue speranze terrene. Dio vuole portare l’uomo nel suo cielo. L’uomo vuole portare Dio nella sua terra, nelle cose di questo mondo. Se questo da parte dell’uomo vale per il suo Signore e Creatore, vale anche per tutti gli inviati di Dio e suoi ministri, per la Chiesa e ogni sua istituzione divina, compresi i sacramenti della vera salvezza. L’uomo tutto vuole portare nella sua umanità fatta di terra, per alimentarsi di terra, che è cattiva e malvagia. Anche la morale, la carità, la giustizia, la Parola, il Vangelo, vuole trascinare nei suoi pensieri umani. È questa oggi la spaventosa voragine che ci separa dal nostro Dio e Signore. Tutto deve essere portato nel nostro mondo secondo le regole del mondo. Tutto il soprannaturale lo si vuole usare per il naturale, anziché servirsi del naturale per elevarsi nel soprannaturale e trasformarsi da esseri naturali in creature spirituali, per la potenza dello Spirito Santo e la grazia di Cristo Signore.
Gesù ha una missione divina da vivere. Essa ha origine nel cuore del Padre. Il cuore del Padre ha un solo desiderio per ogni uomo: che abbandoni il regno delle tenebre ed entri nel regno della luce, lasci l’idolatria e ritorni nella vera adorazione, smetta di seguire tenebre e falsità e viva di luce e verità. Si liberi dalla schiavitù del peccato e della morte e divenga vita eterna. Nella vita eterna può entrare con ogni corpo. Può vivere da lebbroso, cieco, muto, sorto, storpio, paralitico, appestato. Non può però vivere con il peccato. Ecco perché Gesù è l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Con il peccato non si entra nella vita eterna. Prima va tolto il peccato con il pentimento, la conversione, la fede nella Parola di Gesù, l’immersione nelle acque del battesimo, e poi si può vivere di vita eterna. L’uomo invece vuole servirsi di Cristo nel peccato dell’anima, nel vizio del corpo, ma per liberare il corpo da ogni malattia, sofferenza, pericolo, difficoltà. L’uomo vuole un corpo sano lasciando l’anima dannata. Gesù vuole un’anima santa in un corpo crocifisso. L’uomo vuole servirsi di Gesù ad esclusivo uso per il bene del suo corpo. Gesù invece vuole servire l’uomo ad esclusivo servizio della salvezza della sua anima. Ecco il suo pensiero: “Che giova ad un uomo se guadagna il mondo intero e poi perde la sua anima?”. Dobbiamo riflettere.
Uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva. Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo. Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.
Le folle vogliono trattenere Gesù perché curi i suoi ammalati. Gesù dice loro che deve andare altrove. La sua missione non è quella di curare i corpo, ma di predicare il Vangelo per la salvezza e la redenzione di ogni uomo, per la liberazione dal peccato. Gesù non si lascia mai tentare né da Satana né dagli uomini. Lui sa qual è la volontà di Dio sulla sua vita e ad essa obbedisce con tutto il cuore, le forze, lo spirito, l’anima, con convincimento di purissima fede nello Spirito Santo. Conoscere la volontà di Dio su di noi è necessario se vogliamo vincere la tentazione. Senza la conoscenza della volontà del Signore, cadere in tentazione è più che facile. Anzi siamo già in tentazione.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci obbedienti a tutta la volontà di Dio sulla nostra vita.