Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 9 Settembre 2022

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VENERDÌ 09 SETTEMBRE  – VENTITREESIMA SETTIMANA T. O . [C]

«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.

Chi vuole che le sue parole siano pure, deve avere un cuore puro. Chi desidera proferire parole sempre nello Spirito Santo e nella più alta verità deve essere sempre colmato di Spirito Santo. Se il cuore è impuro, gli occhi sono impuri, la mente è impura, i pensieri sono impuri, le parole sono impure. Tutto è impuro per chi lascia che il suo cuore sia impuro. Ma quando il cuore è impuro?

Quando non abitano in esso la grazia e la luce del Signore, perché in esso regna ogni trasgressione dei Comandamenti e ogni vizio ha fatto il suo nido in esso. Chi vuole che il suo cuore sia puro deve osservare con piena obbedienza la Parola di Cristo Gesù. Deve camminare di virtù in virtù, lasciandosi muovere e condurre sempre dallo Spirito Santo. Quando lo Spirito Santo attraverso i nostri occhi vede un uomo, chiunque esso sia, non lo vede per giudicarlo, condannarlo, sentenziare su di lui sentenze inappellabili di condanna. Lo vede nella sua miseria spirituale per la sua conversione, la sua salvezza, la sua redenzione. Lo vede perché vuole fare di lui un vero figlio del Padre in Cristo Gesù.

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Questo non può avvenire se i nostri occhi sono governati dal nostro cuore impuro. Quando è il cuore impuro che ci governa, allora i nostri occhi vedono solo il male degli altri, non vedono mai la loro vocazione alla salvezza. Ma gli occhi governati dall’impurità del cuore neanche la nostra missione di discepoli di Gesù vedono. Qual è la nostra missione? Quella di annunciare nello Spirito Santo il Vangelo di Cristo Gesù invitando alla conversione per essere salvati. Chi giudica il fratello, lo giudica perché il cuore impuro ha reso la sua mente impura e questa è divenuta incapace di manifestare momento per momento qual è la vocazione del cristiano. Dinanzi al più grande peccatore sempre il cristiano si deve ricordare che lui è mandato per salvare quell’uomo.

Gli dirà parole di salvezza se il suo cuore è puro e in lui parla lo Spirito Santo. Gli dirà invece parole di perdizione e di condanna se in lui abita il peccato e i vizi che esso produce. La missione cristiana non può essere vissuta se non da chi ha il cuore puro e sempre lo custodisce nella più grande purezza. La purezza del cuore non è acquisita una volta per sempre. Ogni giorno essa è a rischio di essere perduta. Per questo è necessario che sempre si cresca in grazia e in sapienza e che venga ravvivato lo Spirito del Signore in noi.

Quando il cristiano lascia che lo Spirito si spenga, all’istante la tentazione penetra nei pensieri, la volontà si lascia conquistare, si cade nella trasgressione dei Comandamenti, si diviene dal cuore impuro. Cuore impuro, mente impura, bocca impura. È sufficiente che il cristiano dica una sola parola e il suo cuore si manifesterà sia nella sua purezza e sia nella sua impurità. Se esso è governato dallo Spirito Santo la parola sarà di luce, misericordia, conversione, perdono, pace, riconciliazione, invito alla fede nel Vangelo. Se invece esso è governato dal peccato e dai vizi la sua parola sarà un oracolo di falsità, menzogna, giudizio, condanna, accusa, lite.

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LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 6,39-42

Togliere prima la trave del nostro occhio è comando del Signore. Se il nostro occhio è nella cecità spirituale e morale, diviene impossibile vedere l’altro secondo verità. Chi è nella verità vede secondo verità. Chi è nella misericordia vede secondo misericordia. Chi vive il Vangelo vedrà secondo il Vangelo. Chi è nel cuore di Cristo Gesù vedrà con gli occhi di Cristo Gesù. Chi invece è dal cuore impuro sempre avrà una parola impura e sempre vedrà con occhi impuri e anche penserà con mente impura.

Da cosa ci accorgiamo che il nostro cuore è impuro? Dalla non visione dell’altro secondo verità. Quando noi vediamo che una persona vive nella trasgressione dei Comandamenti del Signore nostro Dio e noi non lo ammoniamo perché si converta e viva, ma giustifichiamo il suo peccato appellandoci al Vangelo, allora il nostro cuore è impuro. Usiamo la purissima verità del Vangelo per dichiarare non trasgressione ciò che invece è trasgressione.

Così facendo diciamo al mondo intero che il Comandamento non è più Comandamento, il Vangelo non è più Vangelo, la verità non è più verità, la giustizia non è più giustizia, la malvagità non è più malvagità. Questa dichiarazione attesta che la nostra mente è impura. Se la mente è impura, impuro è il cuore, impura è la parola che esce dalla nostra bocca. Quando non distinguiamo la luce dalle tenebre, la Parola di Cristo Signore dalla parola degli uomini, è segno che i nostri occhi sono impuri.

Occhi impuri, valutazione impura, discernimento impuro. Guardare una persona con gli occhi impuri della carne e guardarla con gli occhi puri nello Spirito Santo non è la stessa cosa. Con gli occhi impuri della carne si giustifica il peccato e si lascia che esso possa condurre alla morte eterna. Madre Santa, facci dal cuore puro. Saremo dagli occhi puri.

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