Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 8 Dicembre 2021

586

MERCOLEDÌ 08 DICEMBRE – II SETTIMANA DI AVVENTO [C]

IMMACOLATA CONCEZIONE B. V. MARIA

Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio».

A chi viene mandato l’Angelo Gabriele? “A una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe”. Essendo Giuseppe della casa di Davide, Lui è erede della profezia fatta da Dio al padre suo mille anni prima. La vergine ha un nome. Si chiama Maria. Nella storia della salvezza il disegno di benedizione e di vita del Signore sempre è affidato a delle singole persone. L’Angelo entra da Lei, cioè dalla Vergine Maria e dice: “Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te”. Maria è invitata a rallegrarsi. Qual è il motivo di questo invito? Perché Lei è piena di grazia. Lei è colmata di grazia. Lei non è piena di grazia. Piena di grazia è il suo nome. Lei è la piena di grazia. La piena di grazia deve rallegrarsi perché il Signore è con Lei. Il Signore è in Lei e il Signore è con Lei. Dio abita in Lei con tutta la potenza della sua luce. La luce di Dio non solo brilla nella sua anima e nel suo cuore, ma anche avvolge Maria e le veste nel suo corpo. Lei è la donna vestita di luce, vestita di Dio. Dio le fa da muro di fuoco. Il male mai si potrà avvicinare a Lei.  Maria è l’opera delle opere di Dio. Lei supera per bellezza e per magnificenza spirituali tutti gli Angeli e l’intero universo. Di nessuna creatura si può dire ciò che si dice di Maria. Lei è creatura unica tra le creature del Signore.

Maria sa di trovarsi dinanzi ad una vera manifestazione soprannaturale. Il turbamento attesta la sua coscienza e la sua scienza di trovarsi dinanzi ad un Angelo del Signore. Dio per mezzo dell’Angelo è entrato nella sua vita. Quando Dio entra nella vita di una persona, entra perché su di essa ha un progetto da realizzare. Il progetto di Dio è sempre di salvezza soprannaturale. Mentre Maria si domanda, l’Angelo così continua il suo annunzio: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio”. Quando una persona trova grazia presso Dio? Quando Dio si compiace della persona per la sua fedeltà a Lui. Trova grazia, quando Dio si compiace della persona per la sua piena obbedienza alla Parola. Vi è grande differenza tra il trovare grazia di una persona presso Dio o presso altre persone e il trovare grazia di Maria.  Presso Dio Maria trova grazia perché Dio si riflette in Lei più che il sole in uno specchio. In Maria Dio vede tutto se stesso. Vede la magnificenza della sua bellezza, la sua onnipotenza, la sua sapienza e intelligenza.  Ecco le prime ragioni per le quali l’Angelo è nella casa di Maria: è per ragioni divine. Il Signore ha deciso di dare compimento alle sue profezie. Maria è chiamata ad essere la Madre del Messia, del Figlio dell’Altissimo. Ma ancora possiamo pensare che il Figlio dell’Altissimo sia solo il Messia del Signore. Infatti il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre. Si compie con queste parole la promessa fatta da Dio a Davide e confermata dai profeti. Possiamo pensarlo solo in questi primi versetti. Poi le parole dell’Angelo si addentrano nel mistero e siamo obbligati ad avere un pensiero e una verità nuova sul Messia del Signore.

- Pubblicità -

LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 1,26-38

Ora si rivela tutta la sapienza e la saggezza dello Spirito Santo che colma il cuore, l’anima, lo spirito della Vergine Maria. Maria ha ascoltato. Come si compirà questa profezia? Cosa dovrà fare Lei? Come dovrà agire? Quali opere compiere? La profezia dice ciò che avverrà. Ma non dice come avverrà. Non dice cosa dovrà fare Lei e cosa dovranno fare altri. È cosa giusta che l’Angelo le manifesti anche le modalità storiche del compimento. Sbagliare le modalità storiche è dare alla profezia un errato compimento. Anche Abramo ricevette l’annunzio della paternità. Sbagliò modalità. Anziché attendere un figlio da Sara, lo ebbe da Agar su consiglio di Sara.

Ecco cosa dovrà fare la Vergine Maria. Nulla. Nulla di nulla. È lo Spirito Santo che opererà tutto in Lei. Lei non concepirà come concepiscono tutte le donne della terra. In Lei avverrà l’opera più potente di Dio. Lei concepirà senza l’uomo. “Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio”. Il nome è l’essere. L’essere è il nome. Chi nascerà sarà chiamato Figlio di Dio, perché Lui realmente è Figlio di Dio. Lui è il Figlio Eterno del Padre. Nel seno della Vergine Maria il Figlio di Dio si fa carne. Il Messia è Figlio di Dio e Figlio di Maria.  È questo un mistero che è unico nel tempo, nella storia, in Dio, nell’eternità. Gesù è l’uomo Dio e il Dio uomo, è il vero Dio che si è fatto vero uomo ed è il vero uomo che in ragione dell’Incarnazione è anche il vero Dio.

Ora l’Angelo vuole ulteriormente rassicurare la Vergine Maria. Le dona un segno della sua veridicità. “Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio”. Perché questo è un segno per Maria? Perché Elisabetta è già al sesto mese e tutti sanno che essa era detta sterile. Lei era sterile. Dio è entrato nella sua vita con la sua divina onnipotenza e il suo seno è divenuto fertile. Lei ha generato un figlio con Zaccaria. Questo è il sigillo a tutto l’annunzio fatto dall’Angelo. C’è qualcosa di impossibile per il Signore? Nulla. Lui tutto può in cielo e in terra. È sufficiente che dica una sola Parola e ciò che non esiste diviene esistente e l’impossibile si fa possibile. È questa l’onnipotenza del Signore. È per l’onnipotenza che la creazione esiste. Ma è anche per la sua onnipotenza che la creazione vive. L’uomo invece pensa che tutto sia dalla natura. Non sa che la natura è da Dio. Oggi è da Dio. La Vergine Maria è piena di grazia, piena di Spirito Santo, piena di Dio. La grazia, lo Spirito Santo, il Padre, il Figlio di cui Lei è piena spingono mente e cuore verso di loro. Non può essere non di Dio Colei nella quale Dio abita. Quando un uomo non è spinto verso Dio è segno che Dio non abita in lui.

Maria, che è pienamente colmata di Dio, è spinta verso Dio e subito dona il suo assenso. “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”. Tutto Dio abita in Maria. Tutta Maria si fa dono a Dio. Quanto noi ci diamo a Dio? Ci diamo nella misura in cui Dio abita in noi. Se Dio abita poco, ci diamo poco. Se Dio abita molto, ci diamo molto. Il dono è nella misura della presenza. Chi vuole darsi interamente a Dio deve fare in modo di crescere nell’abitazione di Dio in lui. Meno Dio cresce e meno ci si dona. Più cresce e più ci si dona. Quando ci si consegna poco a Dio è perché Dio abita poco in noi. La missione è stata portata a compimento dall’Angelo. Ora è tempo che Lui ritorni da Colui che lo ha mandato perché gli comunichi gli esiti positivi di essa. Il Verbo Eterno del Padre può farsi carne. In questo istante tutto avviene. Appena Maria dona se stessa a Dio, il Verbo di Dio in Lei si fa carne. Viene concepito per opera dello Spirito Santo. È questo l’istante dell’Incarnazione: “Avvenga per me secondo la tua Parola”. Et Verbum caro factum est. La Madre di Dio e Madre nostra ci aiuti. Vogliamo essere parte di un così grande mistero.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.